sabato 27 giugno 2009

La bomba in testa

Non è possibile, le sigarette scorrono una dopo l 'altra, senza pausa, e i polmoni abituati manco se ne accorgono più, guardo le mie vecchie cose, e con loro scorro anche i miei sogni e i miei ideali, una sensibilità che si sta deteriorando, mi vedo già per l'industria a vendere idee che manco mi sembrano geniali, con sogni in un cassetto senza il tempo di essere aperto, o in depressione nell'angolo di una stanza mezza distrutta senza aver compicciato un cazzo nella vita.
Possibile che già adesso i miei sedici anni mi sembrino meglio dell'odierno, a soli 5 anni di distanza?
Il problema gira tutto intorno ai soldi e alla ricerca di una realizzazione per l'indipendenza, il diventare adulti in questo periodo sembra voler dire dimenticare i valori e i sogni, la voglia di protesta è stata addomesticata, così che qualcuno possa trarre profitto anche dalla mia fattanza un giorno, sempre che mi vada bene, sennò perire, questo è il punto.
Voglio mantenere la bomba, nutrirla, perchè a dire il vero il contorno delle mie giornate non mi piace, e per quanto mi addomestichi, poco me ne fotte di tutto il circondario commerciale.
Forse l'unico modo per non perire è prendere quel cassetto, aprirlo, e portare alla realizzazione tutto quello che c'è abbozzato all'interno, così da poter morire un giorno almeno soddisfatto di averlo fatto.
Rivoglio il mio tempo, e lo voglio adesso, voglio eliminare il superfluo, così da poter innalzare uno stendardo minimale, denso solo di passioni.

venerdì 26 giugno 2009

Flusso di coscienza marcio.

Esco dal laboratorio modelli con ancora residui di polveri polietileniche nei polmoni, non abbastanza da causare il malditesta serale, oggi, nel giardino dell'università suona un complesso jazz, non canta, suona.
Per un attimo rimango fermo a sentire in mezzo allo spazio verde, il sax mi strugge per un attimo, poi vado, sono pronto.
Una volta ritirato il mio laptop, protesi vitale, metto un pezzo di thelonius monk.
Sono sotto con lo studio, in ritardo, incasinato, e pensare che ho pure deciso di ridare un 23, mi sbriciolo davanti al pensiero di passare il giorno del mio compleanno in una classe a dare l'esame di economia, e poi due giorni dopo ad aphex, per poi tronare al volo e dare un altro fottuto esame, si, quel 23.
Chi se le cerca, alla fine se le cerca e non può lamentarsi, questioni di priorità, penso.
In questi giorni vedo sempre lei col suo nuovo colore e taglio di capelli, è sempre in giro, la incontro ovunque e mi fa segno di ok col pollice, o ci fumiamo una sigaretta insieme, poi mi sfrega il braccio con la mano, in segno di affetto.Ora mi sta simpatica, tutto qui.
La mia testa è segnata dall'ossessione di rimediare a un periodo brusco in cui gli esami sono stati sopraffatti da bonghetti e panini a tarda notte con occhi che spaventano le paninare di fiducia, le quali una volta presi i soldi eseguono senza problemi il loro compito lanciando guardandomi in un modo che non sono mai riuscito a interpretare.
La mia vita mi vede unico protagonista, mentre nel mondo le cose sembrano andare per versi affatto divertenti.
Finire le sigarette mi spinge spesso fuori casa.Ogni mattina dalle 8 alle 9 sono convinto di smettere per i dolori ai polmoni coi quali mi risveglio.
Un senso di serenità mi avvolge al pensiero di esaurire tutti gli esami di luglio e poter mettere le mani su quel pezzetto di carta colorato chiuso in un pezzo di stagnola nel freezer.
Mi trovo a rivedere le mie frequentazioni quasi per caso, e senza computer ero praticamente uscito dal mondo della comunicazione; per non parlare della voglia di tornare a Firenze.
Dico le cose che mi succedono alla gente che vedo di rado, loro le sanno già, le voci girano.
Mi manca quella sensazione inebriante della canna senza pensieri.
I miei interessi mi portano a divagare e già mi rendo conto che devo fare una selezione.
Ok, rifletto schietto, scremo.
Quello che mi interessa in fin dei conti non è nient'altro che la percezione.(Questa riflessione parte dalla mia fantasia da bambino, ai motivi per cui ho voluto sballarla, la percezione, fino alle scelte di studio, e al modo in cui mi piace vedere le cose.)
Si, percezione e applicazione della percezione, per questo c'è immagine suono, tatto, insomma, arte, design, musica, cazzi, mazzi, troppo.In effetti degli oggetti non me ne frega proprio un cazzo, mi piace pensare, mi piace progettarli magari, o usarli, ma di certo non me ne frega un cazzo se li distruggo, le considero solo incarnazione di un idea e l'idea è il vero valore, sempre che possa permettermi di ricomprarli una volta rotti, mi viene da pensare, e talvolta mi gira il cazzo per la mia incuria, quando non ho da sborsare.
Un fascicolo sugli studi a proprosito della luce mi attende sul tavolo di cucina, così come i piatti sporchi, casa libera, e fumo sigarette dove cazzo mi pare, senza coinquilini.Devo tirare fuori i libri di storia, focalizzare l'attenzione e la mia lacerata memoria.
Ho bisogno di uno spazio mio.
Senza soldi la libertà ce la possiamo cacciare nel culo; più ne hai e più sei libero di fare ciò che vuoi, questo è il punto.
Devo già rimettermi a studiare, avrei vogli di un succo di frutta tipo, o un qualcosa di fresco, ma mi sa che andrò a comprare le sigarette che sono già finite, poi mi dico che dormo una mezz'ora, mi sveglio per cena, vado a manifestare per l'Iran, e sono già sotto per svegliarmi domattina, ecco come andrà la mia giornata.
Ho mille progetti e mi viene rinfacciato di non portarne a termine uno, che sono sconclusionato, e poi mi rompono il cazzo se non esco!
Non esco perchè provo a portare a termine qualcosa, cazzo!
Comunque vabbè, questa storia ha rotto il cazzo, poi non faccio niente e bla e bla.
Che faccio?Mi masturbo in sala?Ormai non scopo da un pezzo penso, quanto sarà?Una settimana e mezzo?Forse due?
Il braccialetto del boom festival mi rincuora, riesco quasi a capire Novembre che dice sempre "Amore qui, amore lì..." poi penso che cazzo, il mio concetto d'amore è diverso, fossi in lui anche io direi "amore e amore", fossi in me invece direi qualcos'altro, ma non so ancora cosa.

giovedì 25 giugno 2009

Stanze

Fisso le pagine di questo libro. Con aria impegnata, per giunta. Come se fosse la cosa più importante al mondo. C'è tutta un infinita gamma di attività, di stimoli, di vita, fuori da questa stanzetta di 3 metri per tre, ingombra di libri, enciclopedie e volumi vari. Puoi respirare un profumo di fiumi di parole e claustrofobia, qui. Di solitudine e cultura. Posso sembrare una specie di asceta. Un recluso totale, in nome del sapere.
Una sola lampadina ad illuminare il piccolo tavolo sommerso di carte, posizionato al centro della stanza. Ed io, esile e gobba figura, seduto al tavolino, su una vecchia sedia di vimini.
Alzo lo sguardo dal libro e fisso un imprecisato punto sopra la porta davanti a me. Mi fermo a riflettere. Roteo leggermente la testa, guardo i volumi che mi circondano, tutte quelle persone, migliaia, che attraverso un foglio e una penna nel corso di questi miei anni di esistenza mi hanno detto qualcosa, mi hanno narrato storie, mi hanno raccontato il mondo. Hanno cercato di farmi vedere fuori da questa stanza, fuori dalla mia testa. Voglio dire, conosco a menadito i riti tribali delle culture maya, ma non sono mai stato a più di 20 km da casa mia. So tutto sull'antica Grecia, sui miti e gli dei, ma non sono mai uscito dalla provincia del mio paese. Eppure so cose che la gente "normale" nemmeno immagina. Ho tutto nella mia mente, parola per parola, descrizione per descrizione, immagine per immagine. Ho "visto" tutto.
Apro il cassetto del tavolino, ne tiro fuori un flaconcino arancione. L'etichetta dice "Ritalin. Metilfenidato". Ne tiro fuori due pasticche bianche, rotonde, perfette. Le mando giù con un bicchiere d'acqua.
Torno a fissare il nulla. Ma mi sento già un po' più carico ed attento di prima. Rifletto da un altro punto di vista ora. Possibile che io stia perdendo qualcosa, così? Esisterà qualcosa che queste migliaia di teste a convegno che formano la mia personale biblioteca non riescano a spiegarmi? Qualcosa che le parole non possono descrivere? Ne le fotografie?
Un ondata di panico viene fermata all'altezza dello stomaco dall'avanzare dell'effetto del Ritalin.
Chino la testa sul libro. Non lo voglio sapere.

S

domenica 21 giugno 2009

cerco..

Cerco una via. Solo una, o magari mille. Per arrivare in fondo a questa camminata sconnessa che è la vita.

Cerco un indicazione. Per la realtà, o forse per la mia immaginazione. Per arrivare in fondo a questa camminata e poter dire di aver capito qualcosa.

O forse non cerco niente. Per stare fermo esattamente dove sono.


S

giovedì 18 giugno 2009

ok...Ributtiamoci nella giga, fratello

E così succede. Una mattina vieni svegliato da una voce amica, e tutti i problemi sono scivolati giù per lo scarico del cesso nella nottata. Ti tiri su dal letto, dopo aver usufruito del regalo per te stesso, confezionato la sera prima in una rizla argento. Vai verso la cucina per farti un indispensabile caffè, con la testa acquosa e ancora la sua voce nell'orecchio. Strano, il caffè c'è, nonostante il resto della cucina abbia le sembianze da deserto del Gobi dopo un incidente nucleare. Prepari la moka, non vedendola nemmeno troppo bene.
In sottofondo alcuni pezzi ska corrono sul vinile. "I'm the only one who's the best for you" gracchia una voce rauca dalle casse. Vibrazioni di pace in un oceano di disperazione. Le puoi proprio percepire. Sarà che sentire una certa voce appena sveglio riesce a predisporti bene alla giornata? Questa vacanza ci vuole proprio....
Vieni riportato alla realtà dall'odore della guarnizione di plastica della moka, che sfrigola senza pietà sul fornello. Carbonizzata. Fanculo, ma non ti lasci buttare giù. E' una bella giornata, l'hai deciso. Anche se sai che dovrai passarla a studiare. Deve essere una bella giornata. Alla fine stà tutto nel come-vedi-il-mondo. Affrontalo positivamente, e nulla ti potrà fare male. (ci credi davvero?quante volte sei stato ferito, nonostante tutta la positività del mondo? eh?) (zitto idiota...oggi DEVE essere una bella giornata).
Il vinile ora canta "among the dead we will rise" e tu ti butti addosso una maglietta presa a caso nell'armadio, i pantaloni sono gli stessi con cui sei collassato ieri sera, ma te ne fotti. Spegni l'impianto e lo sostituisci seduta stante con l'mp3. Scendi le scale, inforchi i classici occhiali da sole, a mascherare gli eccessi della sera prima, ed esci a testa alta nel mondo. Il bar è giusto dietro l'angolo, il più vicino paradiso dove lasciarsi alle spalle la moka andata. Ordino il caffè, resistendo all'impulso di chiedere la correzione. Il liquido bollente ingaggia subito una rappresaglia con le ceres di ieri sera, ma i succhi gastrici, ormai ben abituati a questa dieta sana, dominano il tutto in men che non si dica.
E ora...Ora si, sei pronto ad affrontare questa fredda ed insensibile puttana che è la vita.
Se solo ci fosse lei...Lei, già...Così vicina e così distante, è solo un concetto relativo la distanza. Dipende da che accezione le dai. Lei, la ragazza a cui dedicare la canzone che in questo momento ti scorre nelle orecchie. "Let's get moving into action" invita il vecchio Tim.
Ci sei?
S

(ps: Dio, se ci sei, fatti un colpo!)

martedì 16 giugno 2009

Mole

Ci siamo fatti così, costruiti coi detriti delle cose che abbiamo conosciuto, assimilato, inglobato e infine distrutto.
Oggi sono stato bravo, il fumo aspetta silenzioso in un pacchetto di sigarette che senza lui sarebbe vuoto.
Economia è una materia dalla quale il mio cervello cerca di allontanarsi più mi avvicino all'esame.
L'idea di studiarla è rimasta una costante fissa nella mia testa fino ad oggi, ma senza risulati.
Nel frattempo mi sembra che tutto scivoli via, così come la politica nei confronti delle reali necessità degli elettori.
Mi fumo una sigaretta mentre cerco di spegnere quella parte del cervello che vuole portarmi a contare i petali dei fiori nel giardino della fattanza.Lei mi dice:-Vabè, poi studi, disegna qualcosa, esci a fare la spesa, fai questo, fai quello...-
Tra le proposte non c'è economia.
Non faccio un cazzo, immobilizzato da due parti della mia coscienza in antitesi.
Mi chiedo come facciano i miei coinquilini ad averlo come corso di studi..
Vorrei avere qualche perla da tirare fuori, e un pò di tempo in più per farlo, ma non c'è tempo, come al solito.Il tempo è sprecato.
Cit. qual'è la più grande paura dell'uomo, la paura o la pigrizia?
Questo momento è indubbiamente stabile sulla seconda.Mi dico che anche stavolta è arrivata l'ora.L'ora di finirla.L'ora di inziare a far qualcosa; raccogliere queste reminiscenze di cazzeggio adolescenziale e buttarle nel cesso, perchè ormai dovrei essere in grado di gestire la mia vita, di gestire il mio tempo..
Ho cercato di fare le cose semplici, perchè fare le cose semplice è difficile, ma una volta fatte funzionano meglio, quindi ho ridotto la mia sfera di pensiero.Ho cancellato l'emotività condizionata per lasciare spazio alla costruzione di me stesso.Nell'era degli ambigui, faccio volentieri a meno di un emotività con la quale non sono mai andato troppo d'accordo.
Allora dico che ci sono, ho anche lasciato la tipella così che non perdo tempo in dialoghi inutili come quelli che ci facevo.Sto cercando anche di non uscire la sera, è una sera che non esco!Un fallimento sotto questo punto di vista.
Mi dico che comunque ci serei quasi, lo stesso, basterebbe tirare fuori la voglia, non voglio mica fallire per pigrizia, non fallire per paura e fallire per pigrizia è ancora più deludente, no?
Allora, ok, questi sono i piani: Studio.
Prima una sigaretta?

domenica 14 giugno 2009

fluidsoul

Succhiami via l'anima,
comprimila fino a farne una pallina,
cullala per un po'
finchè non si ammorbidisce,
dopodichè...
...prendi la mira, e sparala via...
...Non sento più dolore,
solo rabbiosa sconfitta
che brucia dentro,
proprio li, già,
dove una volta avevo l'anima.
S

sabato 13 giugno 2009

La peggio milano è il trend in camicia pert a porter

Entra nella stanza, accende un altro bong e poi lo passa, viene caricato il braciere monotiro e risturato un altra volta, poi si arriva a un ragazzo:"Devi sturarlo fino in fondo... in un solo tiro, al massimo respira dal naso.."
Intanto il tiro dopo entra nello spazio cibernetico a causa di una rotazione improvvisa di una webcam, tre ragazze dall'altra parte che osservano, il tiratotore di turno scoppia in una grassa risata tra i gluglu del tiro.
Alla fine il gruppo viene trascinato da uno degli elementi ad una serata di merda, di quelle che gli altri elementi sapevano essere di merda ma merda merda.
L'abbaglio di una ragazza di una qualche sera ics smuove però l'unico intenzionato ad andare e tirarsi dietro gli altri con scuse del cazzo come dovere favori, tra lo scherzo e il fatto che comunque il posto è pieno di figa, la ciurma si muove verso la serata.
Uno dei ragazzi è costretto a farsi persino un pezzo di similtangenziale in bici, e stava per mollare, quando un gruppetto di 5/8 di ciclisti è stato visto andare nella stessa direzione.
Dentro la musica è più merda della merda e mancano i soldi per bere, se non per un negroni della peggior specie offerto dal capitano della spedizione, l'ambiente è la peggio milano, camicette un pò da checche e un tizio ambiguo che canta spompinando il microfono su musica ovattata e poco incisiva.
La tipa tanto cercata viene vista all'uscita e si scambiano due saluti, manco un bacio e se ne va.
"Maccome!?" fanno gli altri due compari.
Panino e a letto che è già l'alba.
Domani salterà una giornata in piscina sui colli per questo posto trendy fuori dalle nostre vedute di divertimento e inglobato nella visione dei posti di merda.

Lezione:
Ci sono certi posti che con l'esperienza capisci che fanno proprio così cagare che picchieresti una persona su due dei presenti, ma nella maggior parte dei casi 2 su 2, fighe a parte.
In realtà lo sai di base che sono posti di merda, ma per fare un favore a qualche amico abbagliato dalla figa facile e non del tutto contrario alla musica di merda, ti troverai in questi posti, e ti sentirai anche dire che c'è di peggio, per la musica.
Il problema di questa musica pessima, è che non è pessima senza pretese come una britney o un spice girls, è pessima ma la gente che è li crede sia il top del top, la cresta di un onda inesistente, i veri fighi trendy musicofili di sta minchia, sfigati impomatati del cazzo con una cultura musicale/gusto pari a quella/o di un tappo di sughero del lambrusco da 1 euro, estimatori di tutto ciò che è sessualmente ambiguo.Gente a cui piace prendere gli scarti di ciò che ho sempre reputato importante.

venerdì 12 giugno 2009

Inizio adesso

Guardo il sito delle specialistiche che potrei fare qui nella mia università, poi penso che dovrei fare delle magliette per una stamperia che sta inaugurando l'apertura, poi penso al mio possibile stage del prossimo semestre, poi penso ai miei futuri sei mesi a londra, e intanto per i miei progetti non sto tirando fuori un cazzo, due sono saltati e non sto studiando per l'esame di economia, sono fuori tutte le sere.
Lei poi dice che non fa i pompini,
basta.

Ci vuole serietà.

martedì 9 giugno 2009

Incu lesi mo

Eccoci al servizio notturno di informazione digitale, trasmettiamo le interessanti notizie del giorno:
Alle elezioni probabilmente è successo qualcosa, vi basterà però sapere che chi non ha dato il voto utile molto probabilmente non è riuscito a farsi valere, probabilmente a causa della mancanza di par condicio nella propaganda?penso di si.Va bè...!Pensano molti.
Non è da dirsi che non abbiano ragione, infatti c'è tanta gente furrrba che ha votato per i ladri... poi vabè, anche i giovani padani possono essere contenti.
Ma queste sono notizie futili, così come i processi di berlusconi, la realtà è così e ce la teniamo, perchè gli squilibri sociali che ti vedono processato per dieci grammi di fumo sono gli stessi che vedono archiviare una tentata strage (berlusconi 92/93), quindi ecco che stanno per arrivare un paio di conversazioni da ascensore, clima mite e ciel sereno, parlare di politica cazzo, e di lui poi, cazzo.
Come si fa a dimenticare che alla fine ha sempre ragione Bukowsky su questi temi?

Se la gente non ha il pane, cerca carrellate di brioches, no?
Il sogno che uno solo, possa farcela e inculare tutti, che vede tutti trafigurati dalla scatola delle immagini al grande trono, lascia scivolare via il modo di arrivarci, facendo giustificare al fine i mezzi, il sogno del potere lascia sognanti gli italiani che guardano verso quel trono di bugie.
Buona notte 9 giugno duemilanove

lunedì 8 giugno 2009

gole tagliate

-No, ho sbagliato...c'era un protocollo per cui dovevamo separare le schede tra quelle con la preferenza o meno. Dovete ricontrollarle tutte.-dice la puttana presidente del seggio. L'orologio segna l'1 e mezza di notte. Le schede sono appena state suddivise in base al voto. Ci è voluto più di un ora. Una coltellata alla gola mi parrebbe il minimo, no?
Sospiri e bestemmie sottovoce da parte dall'altra scrutatrice. Almeno ad alta voce la facciata va mantenuta, quindi piega la testa e pedala. E zitta, puttana!
-Ma come???E quel protocollo quand'è che sarebbe sbucato fuori? Ora se ne accorge???- sbraito io, soffocando in extremis un "diahane".
-Eh,che vi devo dire? Non l'avevo visto...- la sbriga la puttana. La guardo e sogno la sua gola trafitta da un ombrellino da cocktail. Vedo la trachea squarciata dalla punta metallica dell'ornamento da bar, appositamente modificato con il gambo d'acciaio affilato, appena scagliata dalla mia mano mentre con aria indifferente inizio a ricontare le schede.
Nella realtà, lascio partire un moccolo leggero, e mi ributto davvero a contare le schede per la 30° volta in due giorni.
Il carabiniere, che teoricamente dovrebbe stare a presiedere il seggio FUORI dall'aula, se l'aggira baldanzoso attorno a noi indaffarati. In meno di 48 ore ha snocciolato all'altra scrutatrice centinaia di aneddoti sulla sua obesa figura all'opera nell'arma. Su ingenti sequestri di fumo, atti eroici contro punkabbestia in santo spirito et altre amenità. In questo momento sogno di arrivargli alle spalle, sfilargli il coltello d'ordinanza dalla fodera, e piantarglielo a fondo in quel cazzo di collo lardoso che si ritrova. Un po' come lui ha fatto con i bonghetti di alcuni festaioli in santo spirito. Il paladino della giustizia. Microspiami un po 'sta minchia, bavoso bastardo!
Lo guardo e fingo un mezzo sorriso forzato. E me la ghigno al pensiero dei miei due grammi di nero in tasca. Bello vedere come sia facile fottere un caramba. E' un po' come scoparsi un americana ubriaca allo Yab. C'è gusto, ma è troppo facile. -Ma una casa nun l'avete? A quest'ora ancora qua state?-spiritoseggia il minorato.
-Pensa per te, coglione, che qui ci dormi da due giorni...-medito tra me e me...Il mio rispetto per le forze dell'ordine imbocca in picchiata verso il magico mondo dei Numeri Negativi. Immagino di sfilare da sotto il banco una katana, saltare in piedi e con un rapido fendente, anticipando la reazione dello sbirro, trapassare da parte a parte poco sotto al pomo d'adamo il povero idiota in divisa. "Vedo" la sua faccia mezza sorpresa, con gli angoli delle labbra contorti in un espressione strozzata, mentre il porco emette sinistri gorgoglii incomprensibili, finchè i suoi occhi non si chiudono per sempre, e il suo flaccido corpo finisce lungo disteso portandosi dietro una cabina elettorale.
Tranquillo...tra un oretta sarai qui fuori a rollarti un cannone, tutto passa. E questo è solo un servo, non può che farti pena. Rientro di testa nel mio lavoro, compiacendomi del fatto che un monte di gente ha votato Pannella...Magari non raggiunge il quorum, ma un po' di gente l'ha votato.
-Allora, sono pronti i plichi per Palazzo Vecchio?- esordisce dall'ingresso dell'aula un addetto della municipale. La sola vista della divisa da pinguino mi scatena dentro un flash, in cui mi vedo tipo film: primo piano del municipalotto, e sullo sfondo io che appaio con in mano un ascia. Dopodichè slowmotion di io che carico il colpo. Poi esplosione di rosso, e la testa del coglione con tanto di caschetto d'ordinanza che rotola via fuori dalla stanza.
-No, un attimo solo- gracchia tutta sorridente e ammiccante la puttana(leggasi presidentessa) del seggio, in evidente astinenza da cazzo. Ha importunato svariati ignari elettori durante il corso della giornata. Come se votare non fosse abbastanza deprimente di per sè. Almeno nella situazione attuale....
Finiamo il conteggio e le schede spariscono nei pacchi. Le ultime verbalizzazioni e possiamo andare. Altri 4 o 5 quaderni da firmare pagina per pagina. Almeno ho imparato a scrivere il mio nome alla perfezione. Se dovessi diventare famoso non avrei problemi con gli autografi...
Mano indolenzita, umore sottoterra e un sottile senso di colpa per essermi assoggettato a questa merda. Ma sono soldi, e in questo momento di quelli ce n'è bisogno. Mi immagino con la testa fissata in una ghigliottina. Inno francese in sottofondo. E la mia stassa mano che tiene la corda che aziona il meccanismo mortale. La musica si stoppa, viene sostituita da un silenzio assordante. Voci strozzate in gola, e la mano che si apre. Esplosione di luci e colori.
Riapro gli occhi e, purtroppo, sono ancora qui. Maledizione!
-MA FOTTETEVI TUTTI!VOI E LA VOSTRA MERDOSA BUROCRAZIA!!!" sbotto, girando sui tacchi e imboccando l'uscita...meditando attentati kamikaze...In sottofondo si sente l'eco de "Il bombarolo" del Faber...

S

Un giorno per votare.

La mattina dopo il rapporto non posso fare a meno di chiederlo, se sono le sue prime volte, insomma, scandalizzato dalla completa mancanza di partecipazione, preliminari e soprattutto sesso orale, tutte mancanze che tendo a classificare come "paura del cazzo", alla risposta "odio i proliminari" le chiedo come faccia a fare sesso, dopo il vuoto sugli argomenti in comune anche questa completa incorrispondenza sessuale, praticamente l'ho già lasciata, ma non glielo dico subito, certe ragazze danno molto peso al fatto che si sono lasciate penetrare la sera prima e vedendo il tipo... certo, non avrebbe il coraggio di dire nulla, ma lascio stare,verrà chiamata più avanti e gli dirò che gli devo parlare, la vedrò e gli spiegherò che manca feeling, ma per ora esco, compro due brioches alla crema, facciamo colazione, poi inevitabilmente mi masturbo, pranzo, perdo il treno, sto in stazione e lo prendo tardi./
La sera prima una persona col mio stesso sangue è in questura, anzi, ce ne sono un paio, avevo letteralmente perso la testa, stavo per salpare col primo treno verso l'isola delle ingiustizie giuridiche, verso l'accanimento poliziesco nei giruardi dei ragazzini, invece finisco semplicemente, dopo aver dato buca alla conferenza che volevo sentire e dopo mille telefonate dove insulto "quei porci" e chiedo consigli ad amici e sento i diretti interessati, in un bar a bere caffè corretto e brancamenta, poi china per la birra, poi centro sociale, poi nessuno che voglia cazzo vendermi del fumo, poi porto e poi birra, birra.../
Arrivato alla stazione di S.Maria novella mi accoglie e ci baciamo sulle guance, entrambe, al solito, fratelli, mi chiede come va e poi mi tira fuori i suoi problemi, dopo mi dice che c'è la sua ragazza a casa che lo aspetta per mangiare ed è innamorato, piove a dirotto ed io vorrei finire la mia sigaretta che sinceramente sono un pò troppo disilluso sull'amore da essere solo spaventato da questo suo esser preso bene con un processo a breve, perchè le cose si sa, finiscono, e non sono ancore di salvezza, ma ring di pugilato, a cena mi incazzo un filo, ma poi tutto apposto/
Una settimana e mezzo prima prima torno a casa stonato, con un insolita nausea, il coinquilino è malato, dissenteria, nel bel mezzo della notte mi sveglio e inizio a vomitare, così a distanza regolare di 40 minuti per tutta la notte rimanente fino a metà mattina, il giorno successivo niente uni, infattibile, e pensare che ogni martedì ho avuto problemi allucinanti, ho perso il treno, mi si è rotto lo schermo, e questo vomito, olè!
Il mercoledì sera la febbre a 39 e mezzo e una mia amica con le pezuoline oltre a mio coinquilino in via di guarigione (gli altri ci hanno lasciato in quarantena) mi spingono a chiamare la guardia medica, giovedì comunque a casa con la febbre.
Il giovedì successivo dopo aver fatto un finesettimana a genova colle sperone e un mercoledì notte svegliato alle tre per andare a fumare due bozze sui navigli in camper col suono dei pink floyd a ricordo della domenica, mi ritrovo in facoltà con una buona ora - due di ritardo, il prof, solito rottinculo che non ha le frequenze obbligatorie ma ti obbliga ad andare mi chiede il certificato medico, no dico, il certificato medico!poi avevo dimenticato a casa il modello 3d allora mi faccio prestare il motorino e sono dall'altra parte di milano e al pelo consegnamo uno schifo da rifare.Già che ci sono chiedo informazioni sulla mia situazione e sulla famosa telefonata alla guardia medica, modalità, cazzi e mazzi e faccio vedere che ho già gli occhi che pulsano bile.
Il giorno successivo condito dalla magnifica telefonata che riporta l'incursione degli sbirri in casa mia. e ci ricolleghiamo a prima-./
Mio fratello mi ha salutato dicendomi che gli è dispiaciuto, di tutto.Ma mi taglierei un braccio se ne avesse bisogno.
Domenica sera, sono in treno, appena svegliato con la bocca piena di biscotti al cioccolato, ultima parte della mia cena, se avevo residui di thc assunti con gli amici veri, ormai se ne erano andati, così come la vista dall'alto di firenze e del cupolone. vado al bagno e mi sciacquo la bocca, due tizi sono li a fumare, gli chiedo una sigaretta e me la fumo.
Poi uno dei due mi chiede se ho da vendere da fumare, se i miei amici, è coi capelli corti rasati e del sud, il suo amico bassotto ha la faccia dello sbirro, e anche lui.C'è da dire che dopo l'incursione in casa mia, sabato sera ho anche saputo dei loro simpatici modi illegali di piazzare microspie e insomma, non mi posso dire proprio non diffidente, comunque non ho un cazzo e glielo dico, non ci credono, la pressano un sacco, fanno commenti sui miei occhi, capelli, addirittura mi chiedono chi ho votato e dicono che il mio voto è proprio da uno che si fa le canne, rido e gli do di carabiniere, più ci scherza e più mi sembra lo sia, ma in fondo sarebbe uguale, poi chiede a un vecchio dismesso se avrebbe fumato e lui dice di si, vado a sedermi e li saluto.Probabilmente non erano carabinieri.
Arrivo a casa verso l'una nella città di silvio e chiamo la guardia medica per avere sto stracazzo di certificato, in un giorno a firenze ho fatto in tempo a vedere anche mia madre, piangere.
Basta poco tempo per concentrare tanti eventi.
La guardia medica mi risponde, ma io faccio per tagliare corto, così come alle ferrovie quando parli con quei rottinculo di trenitalia, come ad esempio per le informazioni sbagliate che ho ricevuto all'assistenza clienti per avero lo sconto per le elezioni, non ho per niente fiducia nel prossimo, questo medico invece è davvero disponibilissimo e la sorpresa di disponibilità, oltre alla sua voce un pò gaia che dice "mi dispiace davvero moltissimo" me lo fanno quasi sembrare checca.Comunque non può farci un cazzo, mi consiglia anche lui di sentire il mio medico e ...
comunuqe frocio o no, davvero troppo gentile; c'è talmente tanta gente di merda che ti dimentichi che qualcuno non lo è.
Gli influssi negativi degli sbirri entrati in casa e le torte, del certificato medico per il professore probabilmente oppiomane che frantuma il buonsenso, con economia da ridare, con altri esami e laboratori a breve scadenza,vacanze a puttane, bocciatura dello scorso semestre a causa di rottinculo in gruppo e conseguente ricerca di impegno extra di non so che tipo per il prossimo secondo semestre, con l' andare a rimettere le robe che ho ereditato, coi soldi che mancano e mia madre che piange anche sta volta perchè sull'orlo dell'esaurimento dato dalla goccia ultima per far traboccare il vaso :è rimasta un ora fuori casa con noi che dormivamo (il tutto utile per farmi notare che non è ho tutti voti buonissimi, oltre a scoprire nella stessa sede dopo aver richiesto per un anno che spendo una cosa come un terzo degli incassi mensili della mia famiglia); mi metto qui al computer e tiro dall'una e mezzo dopo aver sentito il medico, le due.Così per andare a letto portandomi a casa un altra favolosa settimana di vita.
Citazioni da segnalare:
Riguardo a 10 grammi e lo spaccio, sbirro in questura:" questi non li fumi manco in un mese"
Joe Bong riguardo all'utilizzo di microspie e tecniche per la lotta al thc:"Cioè, capisci che cosa potrebbero fare se si occupassero di cose serie!?"

giovedì 4 giugno 2009

-Quello è un fottuto cane a zero teste, capisci?Zero teste, non abbaia, non perde bava, non vede, non nangia, non sente, non annusa-
Intanto arriva al tavolo un tipo, si stacca dalla stagnola e con un filo di voce inizia a raccontare:
-Non so voi, ma a me la realtà così non mi garba, ho bisogno di condirla in qualche modo..-
Attacca sugli sbirri che erano arrivati prima, lui era appena uscito dal bagno dopo aver fumato crack trovandoseli è davanti, la sua voce un filo teso:-Cioè, non potete capire..-
Al tavolo accanto un tizio tranquillo in camicia e con una faccia per bene istruisce:
-Dimmi i nomi di 5 pornostar... cioè, vedi, hai bisogno di guardare più porno, perchè danno tanti spunti, poi si vede, che hai la faccia da buono, cioè, lo sono anche io eh, però la tipa, dopo che hai finito di scopare, zac, ti prendi l'uccello e gli sborri in bocca, le prime volte addosso, e si incazza, poi gli dici: che cazzo!Hai 24 anni, e come lei si aspetta messaggini, cazzi e mazzi, insomma, è normale che tu abbia delle esigenze.. però deve un pò amarti, sennò non lo fa, a meno che non sia una troia di quelle che non è facile trovare in giro..-
-A me piacerebbe un pompino a due, due tipe che ti fanno un pompino insieme- Risponde l'altro.. -Eh, ma quello è un pò il sogno di tutti, e poi cazzo è davvero difficile trovarle, cioè, due che vogliono farti.. cioè, magari anche sorelle?-
Al tavolo a fianco una ragazza mostra mezza tetta al tipo, la cosa è fugace e impercettibile, ma un anziano al banco che sorseggia spuma( se continuava a bere bianchini gli restava mezzo mese di vita ha detto il medico)nota anche che sotto al tavolo il ragazzo ha già mezzo braccio sotto alla gonna.
Dall'estremo opposto c'è uno scambio di una bustina bianca ricavata da un sacchetto della spesa per un pò di banconote, il barista nel frattempo esce e accende una sigaretta:
-Signori, dopo questa si chiude..-

martedì 2 giugno 2009

Mezzo a testa

"Mi annoio guardando delle fotografie dove fai la sgargiante, anche tu hai annoiato da un pezzo, prima delle foto.Hai arrancato fino al momento in cui hai forse deciso che era irresistibile per te il posto dietro, o forse pensavi di andare nei posti avanti, quando ti sei trovata tra le ultime file.
Te invece che sei qui, mi carezzi il braccio e fai uscire mezzo metro metro di lingua tra labbra morbide, quando parli mi chiedo per quale motivo spendo così il mio tempo, perchè potrei fare qualcosa di molto più interessante, e mi chiedo anche come tu faccia a non rendertene conto.
Ho provato a spiegarti la situazione sperando che tu prendessi la scelta giusta da sola, ma non l'hai fatto, ora dovrò farlo io per tutti e due.Probabilmente ti importa anche poco, e sono io che sopravvaluto, però è degradante ascoltarti mentre parli, o lo è solo pensare di fare qualunque cosa in più rispetto allo scopare, ma probabilmente anche a quello potrei rinunciare.Il problema è che non ho mai pensato di fare qualcosa in più oltre a scopare, è solo successo, e scopare è stato davvero poco in confronto, questa cosa deve chiudersi"
Questi erano i pensieri del mio coinquilino mentre entravo in cucina, lo li capì al volo mentre guardava le foto sul portatile facendo il punto sulle sue relazioni fallimentari e cianciava mentalmente sul fatto che ha ben altro da fare nella vita, a quel punto gli chiesi:-Lo bevi un caffè?-
-Si grazie-
Allora metto su la macchinetta, metre introduco la mia questione:-Non c'è più un cazzo da mangiare... no eh?Anche tu agli sgoccioli?-
-Eh si..-
-Ti ricordi del pasto speciale?-
Un brillio negli occhi indica verso il freezer:-No, ma dici adesso?-
-Abbiamo dato un esame ieri io e tu uno settimana scorsa, abbiamo un paio di giorni di tregua, e tu hai bisogno di lasciare da parte le cose, che tanto sono cose in cui non ti intorti, dovresti solo smollare la tipa e poi per il resto?Studiare...-
Non avevo ancora fatto a tempo a finire la frase che era già arrivato al freezer, aveva scartato l'involucro ed ora era in cerca delle pinzette, una volta trovate procede con l'operazione:
-Mezzo a testa..-