Per fare arte bisogna andare fuori di testa, con o senza dr0ghe, poichè per capire le cose e quindi la realtà stessa c'è bisogno sia di viverla dall'interno che guardarla con distacco dall'esterno.
Così facendo si ha un'idea più completa della realtà.

Viene naturale quindi provare i vari metodi di distacco; l'esperienza conoscitiva dell'arte, che sia un testo scritto, un quadro o una canzone, non è altro che un' analisi di una qualche reatà o surrealtà.
L'analisi può essere dapprima una semplice rappresentazione, poi un interpretazione, per arrivare infine alla ricerca di una visione globale della vita e del mondo.
L'arte forse è solo il metodo di ulisse di far vedere agli altri le sue scoperte, per diffonderle, per confrontarsi.Per fare di queste la cultura dell'umanità.
Un'artista chiuso sempre in se stesso non ha senso.
Una visione aperta agli scambi nell'ambito conoscitivo è credo la più corretta e la più ricca.
Se tutti se ne rendessero conto, allora l'umanità coopererebbe, per cercare di capire il mondo e la vita.

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