martedì 18 gennaio 2011

Quel che succede adesso

Ho la febbre, purtroppo devo presentarmi in università lo stesso, pena un possibile imputtanamento della laurea, già ardua a causa del tempo ristretto.
Mentre misuro la temperatura corporea non posso fare a meno di guardare le ultime notizie.
I paladini di quel merdoso che si è preso il potere, continuano con la farsa, e compare un premier fidanzato che non l'aveva detto, perchè non voleva far sfigurare il matrimonio. (peccato che sia un divorziato con la reputazione del puttaniere)
Probabilmente sto giro non ce la farà a purgare tutta la merda che ha messo in giro.
Le storie delle puttane le ha già insabbiate altre volte, ma questo è l'ennesimo attacco, e vanno giù pesanti, o instaura una dittatura completa, o cade.
Incredibile che ci siano ancora degli imbecilli che lo sostengono, non dico che dovrebbero capire che è solo l'apice di una situazione mafiosa che ha preso il potere, ma almeno rendersi conto delle quotidiane mancanze di rispetto e prese di giro da parte del premier verso la popolazione.
In realtà ho talmente poca fiducia nella popolazione italiana, che confido in silvio, è riuscito fino adesso, e probabilmente continuerà a riuscire.
Partiti con nomi che sembrano una burla, ma nessuno se n'è mai curato, battute di cattivo gusto e palese disinteressamento degli interessi comuni.
Se riusciranno a toglierlo dalla poltrona che si è incollato al culo, probabilmente sarà perchè quegli italiani onesti e intelligenti sono davvero determinati, e simboleggiano la possibilità che l'italia divenga un paese dove un giovane si aspetta di avere anche un futuro.
Questa elite diligente che potrebbe sovvertire le cose, non è di certo della nostra generazione.
Noi siamo nati nella merda, e ci siamo abituati ad intripparci in cose che non hanno senso, pur di dissociarci dal reale, che ci nausea a prima vista.
Allora facciamoci tutti, ma nella maggior parte dei casi manco di eroina, perchè sarebbe prendere tutto questo troppo serio.
Sbottiamo con i nostri deliri alcolici, e coltiviamo la quotidiana assuefazione dal thc.
Regaliamoci ore oppiacee di felicità, e facciamoci prende da periodi di speranza lisergica.
Attimi di zen nella dancefloor, sensazioni di onnipotenza in aperitivi rileccati, distacco completo sottocassa.

Poi ci tranquillizziamo, noi giovani italiani over 20, riduciamo le eccezioni e manteniamo qualche vizio, con la stabilità torna a galla la situazione reale, l'assenza di prospettive future, decidiamo che in italia proprio non vogliamo più viverci, ed eccoci tutti a tentare la fuga.

Se riusciremo a svoltarla, l'idea è probabilmente quella che in un futuro questo stato torneremo a prendercelo, ma serebbe bello se qualcuno che può permettersi strategie più veloci non ce lo lasci levare completamente da sotto i piedi.