giovedì 10 marzo 2011

Neuroni a caso.

Sono un gonfio.
Quando ritorno in casa perchè ho dimenticato il portafoglio.
Quando il viaggio nella insignificante ma per me totale storia della mia vita si fa cupo e introspettivo, e ho difficoltà a comunicare con gli altri.
Quando dopo giorni chiuso in casa esco e parlo a raffica con tutti.
Quando dopo il caffè l'amaro anche se non ho pranzato.
Quando meglio investire in bozze che fornelli.
Quando l' audio passa da king tubby a burial, ma anche durante king tubby.
Quando smetto di fumare.
Quando spero.
Poi...
Faccio tutto.
No, smettere di fumare ancora no.

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Il mio modo potrebbe definirsi particolare.
Le difficoltà a seguire gli orari di vita convenzionali.
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Mi ricordo quando i primi anni del liceo pensavo sull'autobus che questa è la piccola e insignificante ma al tempo stesso grandiosa poichè unica storia della mia vita.
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La realtà in cui posso percepire tutto ciò che posso percepire nel mio esistere.
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I suoni del mezzo, cigolii vento e motore, colonna sonora.
Davati a me questo videoclip interattivo.
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La possibilità di intervenire, di operare.
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Provare emozione in questo.
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Siamo solo numeri, mattoni nel muro?
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Dentro questa cartella col mio numero sopra io ci metto ciò che voglio.//Spezzare la serietà con barzellette originali di silvio b.
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Mentre oggi la porta dell' autobus rifletteva un mio volto stanco.*
Mentre scrutavo se salivano controllori perchè il mio biglietto forse era scaduto da qualche decina di minuti, ma non avevo l'ora.
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Mentre, pensieri.
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In cui ti rivedi fin dalla prima infanzia.
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Pensieri-stop-

Lavoro

//Domani non dormo//No, neanche oggi, ma forse domattina mi sveglio alle 5 di pomeriggio.
*Di testa attivissimo, resistente alla nebbia?
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Ma quali emozioni?
Puoi vedere le emozioni in quelle foto?
Prendi quella ad esempio, quella foto.
Se loro si vogliono tanto è bene è per due motivi.
Per lei, che è stata fregata dai suoi discorsi, perchè lui non ci può stare con quella, per lui per le sue tette, perchè lei lo sappiamo che ti racconta cosa ha mangiato a pranzo per filo e per segno.
Quindi in fin dei conti un brutto ragazzo pensa di essere un figo, e una demente intelligente.
Chiamiamolo amore.
C'è qualcosa di bello o di nobile in questa cosa?
Che poi ciccio, bella relazione che ti sei fatto su.
Pensa che la tua donna è venuta a casa mia a cena dopo che le ho detto da ubriaco che quando ci frequentavamo non sapeva scopare, ed è andata via dicendo che ora si è accontentata in quanto a ragazzi.
E che se non l'ho scopata, mi devi un favore.
E comunque bella soddisfazione devi avere da una relazione così.
Proprio enorme soddisfazione si.
Anche per lei, chiaramente.
E si che il gioco con una superfiga lo reggerei anche io, ma di certo non parlerei d'amore.
Anzi, probabilmente è accaduto, e infatti senza troppi sentimenti si è sgretolato tutto in merda.
Magari manco tu ne parli magari eh, di te poi mi frega proprio un cazzo.
Come è giusto che sia.
Quindi sconosciuto, anche il giudizio, è chiaramente superficiale, discorsi da bar che mi faccio da solo, senza andare al bar.
Il fatto di cui mi interesso è più legato a me, legato al mio disinteresse per questa roba da cuoricini.
Non riesco a non ricollegare la frequentazione a discorsi inutili che devo sorbirmi quando vorrei fare altro.
Ci sono sempre due fattori ricollegabili al genere femminile:
-Discorsi inutili.
-Primo piano culo vagina visto da dietro, a mò di film porno.
Che poi manco a dirlo, le donne possono fare tutto, chiaramente, come gli uomini, mica penso alla disparità dei sessi.
Questa visione è legata solo all'aspetto relazionale.
Bella visione, viene da pensare. Bel problema relazionale.
Forse sono stato traviato dall'epoca in cui vivo. Oppure è legato al fatto che l'80% della popolazione è merda?//Calcoli eseguiti secondo i recenti sondaggi NDR
Cinismo che si dissolve in qualche grammo di poesia, ma ora, il vero problema è che è finita la ganja, e probabilmente anche i soldi.
La poesia finisce lasciandomi sveglio, solo con il mio realismo, senza quella piacevole sensazione di confusione rassicurante.
Cazzo, cazzo, cazzo.