domenica 4 ottobre 2009

Legati

-No, mi scusi, credo di non aver afferrato il problema...-
Era intrato in quel cazzo di ufficio dopo essersi imposto il viso sorridente, i modi disponibili e l'intento di risolvere le cose in maniera intelligente, senza dare sfogo all'odio.
Purtroppo per lui e anche per l'impiegato allo sportello alla fine si era svestito delle buone maniere, questo di fronte all'incompetanza burocratica e alla generale mancanza di buon senso che gli avrebbe procurato non solo altri problemi ma nel momento stesso una specie di umiliazione del rimanere incastrato nel sistema organizzativo.Ora per controbilanciare questa assenza di intelligenza nel formulare la burocrazia di cui lui era vittima pensava che l'unica cosa fattibile era spaccare la testa dell'idiota che si trovava davanti.
-Le ho detto e le ripeto che valuteremo la sua richiesta, c'è una certa fila, se ora non ha nient'altro da chiedere...-
L'operatore allo sportello sembra scocciato, non ha la minima idea del fatto che l'uomo appena entrato ha intenzione di rovinare tutto, non si fida delle valutazioni sulla richiesta.
-Guardi, le ripeto che ormai i tempi sono strettissimi e non c'è modo di valutare niente, non sono mica un coglione, lei sta cercando di prendermi per il culo?Sono stanco di questa vostra mancanza di buon senso, ora lei fa quello che le ho chiesto, prende il telefono, entra su internet, non so cosa deve fare per adempire alle mie richieste ma lo faccia, subito-
-Lei non può permettersi di...
Basta parole superflue, il discorso viene strozzato in gola dell'impiegato allo sportello, le mani dell'uomo stringono forte, poi la faccia del mal capitato viene sbattuta ripetutamente sulla tastiera del computer.
-La prego di prendere più sul serio le mie richieste, faccia il suo lavoro-
Nell'ufficio tutti osservano, un paio prendono l'uomo di peso e lo portano fuori.Probabilmente nel pomeriggio verrà inoltrata la denuncia.