giovedì 2 ottobre 2008

Andando avanti scrauso.

Le riserve di preziosi positivi speziati sono finite nel filone di piombo di questa roccia dove scavo con le mani.
Un sonno mancato condito da fervore e thc mi ha accompagnato fino a questa ora di una giornata che ho iniziato svegliandomi nel suo culo.
Mi giro per chiudere la finestra che fa freddo e mi accorgo che è già chiusa.
Mi dirigo verso una salita e cado nel fossato.
Parlo e lo sguardo dei miei ascoltatori si muove da un mio occhio all'altro, uno rosso viola, sembra esploso e l'altro rosso solo un pò, poi la fatica del sonno e tutto il resto mi pesano sulle spalle e mi siedo, col collo mezzo molle; chiudo il rubinetto della parola.
Dovrei andare dallo speziale.
Talvolta butto alcol sul fuoco della mia immaginazione che tanto già si autoalimenta e mi manda affanculo quando provo a riallacciare il mio contatto col reale.
Penso che alla fine della fiera, la fiera non c'è mai stata, nè economica, nè animale.
Penso che tanto piove sempre se non hai l'ombrello e hai le scarpe bucate.
Penso che non dovrei più pensare.
Penso a un mondo dove a diciannove anni qualcuno muore per un tumore al cervello.
Penso che dovrei varcare il fossato e non pensare.
Mi abituo al fatto che sono un estimatore del thc.Mi piace il fatto che faccio quel che faccio.
Analizzo i miei disturbi comportamentali con disturbi comportamentali.
Mi schifo del mio egoismo nel pensare principalmente a me in questo momento e mi sento molto essere vivente.
Il mio subconscio taglia i fili dei legami con l'esterno.
Il cervello taglia i fili dei legami con il cazzo.
Taglio i fili dei legami tra le parti del mio corpo e non capisco più come ci si muove tra la gente.
Immagino una scenetta mentale di un me che dice" è da quando ho dieci anni che volevo farlo" e che ricorda disegni siringhe, ma quel me svanisce in fretta lasciando solo l'ombra.
Ricordo che anche oggi almeno ho fatto qualcosa.
Immagino che anche domani gli eventi cadranno come un castello di carte.Calcolo il valore delle mio buone stelle che hanno tasso di incremento quasi pari a zero ma valgono una somma importante solo pensando che tanto ad andare peggio c'è sempre modo e che comunque sono vivo.Svalutate a livello zero nel sociale in cui non mi trovo tra l'elenco dei partecipanti al gioco.
Vado, almeno fino ai fornelli, che devo alimentare questa macchina a impatto zero.
Vado a letto, che posso dormire, prima di dover consumare un altro pacchetto di camel.
Vado avanti e la mia mente mi precede non riuscendo a immaginare in maniera troppo zen.
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