domenica 26 ottobre 2008

Imborghesimento facile, individualismo espanso.
I vizi sono proprio dell'accontentar se stessi, nel momento in corso.Prospettive zoppicanti buttando gli istanti al cesso uno dopo l'altro addentrandosi e scavando, seduti, solo nella propria testa.Uscire non ha senso nell'annichilimento, se fuori è tutto brutto, qua dentro tutto ride a denti stretti di domani e, chissà come, si spera di rientrare sempre in piedi.Magari saltellando.Per questo poi c'è tempo, per quello mi ci impegnerò, un'aura di ebitismo dalla mattina appena alzato, appena rinnovata, rincuora il non disperdersi.Il rimanere fermi, ancora per un altro istante.Poi con tutta la fatica del doversi alzare da seduti, che una volta in piedi non sembra così tanta, cammini come un coglione per proteggere i tuoi investimenti nel domani.Sperando che non sia già tardi.E ti vedi da distanze che forse non riesci neanche a concepire, nella tua piccolezza infinita e pensi al tuo sistema di riferimento individualista e tutto d'un botto sei enorme.I tempi di oggi ti spingono in una strada che ti eguaglia agli altri anche da solo, per il verso peggiore.