martedì 3 marzo 2009

Se mi rileggo quasi mi schifo, se mi riscrivo quasi mi perdo, se non faccio niente è sempre la cosa meglio interpretabile.Però alla fine sbocco sempre qualche stronzata.

Guardando i sassi penso che alla fine anche nel mio computer il metallo è un pò un qualcosa di vicino al sasso, almeno in natura i minerali sono contornati da rocce, quindi spaccate, sassi.
Poi la forma viene levigata dalle altre pietre, agenti di erosione vari, ed ecco la forma perfezionata, senza spigoli vivi.Ecco il sasso.Il sasso è saggio, è tondo.
Le botte hanno asportato le parti taglienti, addirittura la superficie a volte è liscia.
Ha acquisito un senso raccogliendo la volontà del circostante.
Non è ancora sabbia, forse un giorno lo sarà, a quel punto potrà volare nel vento.
Se fossimo sassi aspetteremmo di volare nel vento, essendo carne che si disfa invece ci sgretoliamo piano piano fuori e cristallizziamo dentro.