lunedì 23 marzo 2009

senza arredo

Arriva il sole con un panino seguito dal thc.
Fondamentale il colore delle pareti esterne degli edifici.
Il cielo si mostra azzurro e le nuvole macchiano di bianco qua e là.
Colorare i contorni di questa figura morente con un pennarello bianco è lo sfondo su cui si inarca la mia botta.
Faccie amiche, varie e sorridenti al primo sole.
Suoni jazz estrapolati da produttori americani scandiscono la leggerezza della brezza nell'aria.
Passo il traffico e lo smog, rientro nella mia cupola in condivisione coi coinquilini, dover spartire questo a volte sempra improprio, inadatto per varie attività e poco adatto agli umori.
Un saluto mancato di altro genere, sibila qualche paranoia indifferente e poco udibile negli ultimi gradini del thc.
Sono allo stato naturale adesso:
Senza quel tocco di speciale che non lascia le malinconia, con al massimo un pò di thc che circola, ma niente di esterno da potermi tenere dentro per colorare gli interni di quello che la scimmia di far le cose ha fatto tunnel.Le finestre sono aperte, così come le porte, per entrare ed uscire a piacimento, così da sentirmi sempre lì anche quando poi lì non è rimasto più nessuno a parte me.