Antenne e Cavedani
Sembrerebbe quasi che la malinconia della vita prenda sempre il sopravvento... é difficile stare dietro a se stessi, figurasi al susseguirsi di eventi che richiedono la tua prima persona come fattore attivo di un'equazione chiara sino al 3 passaggio: il segiuto sono tentativi, sono ricerca di una soluzione che nasce dal bisogno di far tornare tutti i quesiti di partenza.
Quindi l'equazione potrebbe anche autorisolversi? mostrare spontaneamente i passaggi da seguire?
Forse piu che alla soluzione dovremmo pensare a giocare con cio che abbiamo in mano, saper godere di cio che è, lasciando al singolare Dio di ognuno la facoltà di presentarci il poi cosi come lo creiamo noi(ricordate, no, che siam oparte attiva!?)
Fino a qui tutto bene.
Purtroppo la statistica, scienza su cui si basa la nostra società(apparte evidenziare il concetto di :CHEMMERDA!! ricorderei che la soggetività viene ammazzata nella bisogno di standardizzare la possibilità di risultati, per ottimizzare il rischio di non cadere nei margini assicurativi di un qualche assicurazione sancita su sanità, vita o checchèsia), evidenzia il concetto di indeterminatezza: non è mai possibile stabilire con certezza assoluta(100%) un qualsiasi evento. rimane sempre una parte,minima, incalcolabile, di rischio.
Il rischio che qualche stronzo che credevi condividere i tuoi concetti, principi di libertà, diritto e rispetto ti regali tre giorni di "speciale" pernottamento e ti renda cosi famoso da rilasciare pure autografi...
un semplice esempio per dire che ogni situazione puo evolversi in migiaia di modalità inaspettate, variabili incalcolabili in un equazione; variabili di cui bisogna tener conto e cui dobbiamo esser bravi a saper rispondere prontamente.
Fino a qui tutto bene.
sul cio che è stato viene tutto facile. Gli elementi gli abbiamo, l'accaduto è accaduto, il passato è passato, il fatto è evidenza, le emozioni sono felicità o angoscia. Tutto vive ogni istante dentro di noi.
é cio che verra che noi non conosciamo; che incidanza ha questo beneamato futuro sul crearsi dei nostri sentimenti? con la divisione che regna oggi a giro per il mondo sembra un continuo scappare dalla paura: paura di ammalarsi, di non arrivare a fine mese, del tipo dall'altra parte della strada...
Ma dobbiamo essere in grado di mandare a fanculo tutto cio, noi stessi in primis, il nostro egocentrismo ci pone al centro di un mondo in cui magari non entreremo mai veramente a farne parte, non sino a che ne avremo paura...
Gioire dell'oggi aspettando impazientemente il domani? chissa se questa potrebbe essere la risposta di tutte le equazioni a 'sto mondo. Ovviamente a noi è richesta una non staticità, insita nel fatto che non siamo noi il mondo ma che siamo parte attiva della sua espressione e realizzazione.
Sperando solo che il vuoto ci accompagni dolce nella caduta della nostra vita...
_bj_
p.s.: SPLASHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Quindi l'equazione potrebbe anche autorisolversi? mostrare spontaneamente i passaggi da seguire?
Forse piu che alla soluzione dovremmo pensare a giocare con cio che abbiamo in mano, saper godere di cio che è, lasciando al singolare Dio di ognuno la facoltà di presentarci il poi cosi come lo creiamo noi(ricordate, no, che siam oparte attiva!?)
Fino a qui tutto bene.
Purtroppo la statistica, scienza su cui si basa la nostra società(apparte evidenziare il concetto di :CHEMMERDA!! ricorderei che la soggetività viene ammazzata nella bisogno di standardizzare la possibilità di risultati, per ottimizzare il rischio di non cadere nei margini assicurativi di un qualche assicurazione sancita su sanità, vita o checchèsia), evidenzia il concetto di indeterminatezza: non è mai possibile stabilire con certezza assoluta(100%) un qualsiasi evento. rimane sempre una parte,minima, incalcolabile, di rischio.
Il rischio che qualche stronzo che credevi condividere i tuoi concetti, principi di libertà, diritto e rispetto ti regali tre giorni di "speciale" pernottamento e ti renda cosi famoso da rilasciare pure autografi...
un semplice esempio per dire che ogni situazione puo evolversi in migiaia di modalità inaspettate, variabili incalcolabili in un equazione; variabili di cui bisogna tener conto e cui dobbiamo esser bravi a saper rispondere prontamente.
Fino a qui tutto bene.
sul cio che è stato viene tutto facile. Gli elementi gli abbiamo, l'accaduto è accaduto, il passato è passato, il fatto è evidenza, le emozioni sono felicità o angoscia. Tutto vive ogni istante dentro di noi.
é cio che verra che noi non conosciamo; che incidanza ha questo beneamato futuro sul crearsi dei nostri sentimenti? con la divisione che regna oggi a giro per il mondo sembra un continuo scappare dalla paura: paura di ammalarsi, di non arrivare a fine mese, del tipo dall'altra parte della strada...
Ma dobbiamo essere in grado di mandare a fanculo tutto cio, noi stessi in primis, il nostro egocentrismo ci pone al centro di un mondo in cui magari non entreremo mai veramente a farne parte, non sino a che ne avremo paura...
Gioire dell'oggi aspettando impazientemente il domani? chissa se questa potrebbe essere la risposta di tutte le equazioni a 'sto mondo. Ovviamente a noi è richesta una non staticità, insita nel fatto che non siamo noi il mondo ma che siamo parte attiva della sua espressione e realizzazione.
Sperando solo che il vuoto ci accompagni dolce nella caduta della nostra vita...
_bj_
p.s.: SPLASHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
2 Comments:
bj, ti vogliamo molto più spesso qui!
Blow Job-BoJola
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