mercoledì 1 aprile 2009

messo oggi

"A volte ti vedo un pò perso.."
"Lo so", Sorrido sobrio al mio coinquilino.La cosa non mi tange.
Non tange molto manco il fatto che sbaglio giorno, o che a volte la vista mi gioca scherzi strani.O che dimentico impegni e il tempo sfugge dalle giornate.
Perchè la questione è riguardo a come siamo messi.Non c'entra molto la significativa dose di thc che accompagna le nostre giornate, o il vuoto che si palesa nel momento di dover scrivere qualcosa di concreto.Tutto è una continua scoperta e un continuo osservare, e non osservare, parlare per poi ripensare, pensare per poi parlare o pensare per poi pensare."Ho visto quella mostra oggi... di quel fotografo di guerra, molto conosciuto.. di cui cazzo, non ricordo il nome.." Capa, si, grazie.
Pensare di non avere paranoia alcuna per sfruttare al meglio e poter prendere senza rischi sostanze psichedeliche, invece di pensare di star bene per star bene, ecco il problema.Svegliarsi dopo sogni strani in ritardo per lezione e con la faccia giù, sempre più giù nell'arco della mattinata per ricordi impalpabili di qualche problema quotidiano manifestatosi nella precedente realtà onirica senza averne il fuoco ma solo sentirne la presenza, il problema; o ancora sorridere di gusto come se fosse merito nostro il nuovo umore, dopo la canna del dopo pranzo.Il problema.
Che poi comunque anche da sobri cazzo... veicoliamo, certo che veicoliamo le reazioni chimiche legate alle emozioni, insomma, magari un filo abbiamo perso o preso da qualche lato, paranoici, sbalzi di umore, però qualche cosa nella gestione delle parti di noi possibilmente sballabili e emozionali l'avremo pur capita, no?
Intanto continua il ballo dei sobri e tu ti ci butti dentro ridendo e scherzando, quando poi tutto si fa spento perchè sei nella tua testa ed emetti una parola a quarto d'ora, una che è un bluff, una che è una figura di merda, e magari anche una acuta dai, però questa la dici a sfortuna tra il bluff e la figura di merda, neutralizzandone il potere benefico; che poi magari ti trovi in casa di ragazze che frequentano tizi improbabili filo fashion milan droga leggera, bandane, silver etc e cerchi di non ridere nonostante la palata che avevi anche prima di entrare, e pensi di non dover manco giudicare dall'apparenza quando un "minchia zio, facciamo unabbomba" (dove bbomba sta per canna)interrompe bruscamente una canzone dimmerda che ripudiavi già a tredici anni, e allora l'apparenza si unisce al set, al setting, alla sostanza delle cose, comunque bene o male sai di chi si tratta, e per non ridere pensi alla drammaticità della loro situazione.Cela il silenzio.E prima di andartene dopo un insensata ora e qualcosa, fai in tempo a scambiare delle foto per dei quadri.
Ma tornando all'un pò perso.. "Si, facciamo un sugo a mezzo, buttiamo un pò quel che c'è, te ci butti quello?Io allora metto un pò di questo.."