mercoledì 8 luglio 2009

droga per tutti, tutti per droga

"Cioè, il fatto è che se ti vuoi fare le canne, nulla in contrario eh, me le facevo anche io, poi non ho mai avuto problemi con la gente che si fa le canne... Però deve essere comunque illegale"
"Dai, ma se mi arrestano?"
"Vabè, lo sapevi..."

Alessandro gira su una canna di quelle da un grammo e mezzo di ganja, coltivata indoor, guarda il bigotto e fa per dire che accetta la sua condizione di quasi dipendenza, quando Luca lo guarda gelido e gli dice di non dire un cazzo, i due si allontano e appizzano.

"Hai letto che a Obama gli facciamo trovare un bel piatto di carbonara?"
"Il tg diceva che ci sono anche dei gruppucoli, così gli ha chiamati, gruppucoli che hanno dato fastidio, mentre sui quotidiani online leggi che sono stati caricati dei cortei pacifici, eh, ma ti ricordi qualche settimana fa, alla festa della statale, che gli sbirri ci hanno caricato?Allucinante, davvero... quei porci... e pensare che vai a una festa per bere una birra, fare due chiacchere, magari vedere se c'è un pò di fica e ti ritrovi questi imbecilli con lo scudo e l'elmetto che si mettono tutti in posa tipo impero romano di asterix e avanzano, poi indietreggiano, poi avanzano veloci, rompono il cazzo, rubano il sound.. cioè, sti figli di puttana... ma che si trovassero un lavoro serio!Sono come le zanzare, parassisti che vivono delle nostre tasse e rompono i coglioni ai nostri figli, ecco come la dovrebbe pensare mio padre, altro che.. eh invece vabè, lui evade le tasse..." fa Alessandro.
"Quindi fanno anche bene a scassarti il cazzo, no?Non lo scassano a lui e se la rifanno con te..
Ai miei che sono statali diomerda le tasse gliele scalano al volo tutte eh, poi mio padre è operaio, sai che salti mortali che faccio per fare quest'università dimmerda!?"
"Vabè, guarda che non è un bel periodo per i nostri negozi..."
"Cazzo, te ne rendi conto?Hai detto per i nostri negozi, cioè, per me non è un buon periodo e di negozi non ne vedo proprio, al massimo faccio la spesa all'esselunga, che chiceria..."
"Vabè dai, tieni, fuma"
"Eh, fumo che è meglio vai..."
"Comunque guarda, per tutte le droghe sono d'accordo con lui eh, ma per la ganja proprio..."
"Ma diocane, se voglio farmi una pera in casa, verresti a rompermi il cazzo?Cioè, la mia vita, la mia casa, i miei soldi e la mia pera!?Insomma, che ognuno possa fare quel cazzo che gli pare, no?Ma è il solito discorso, guarda, stasera voglio solo bermi una birretta e farmi due risate, quindi cambiamo argomento eh.."

Ne frattemo arriva Marco, sballone serio che si è fatto il jaiss, il periodo a spacciare bamba, il periodo Md ed il periodo keta, Luca lo guarda come un compagno ritrovato, anche se non si è mai drogato ai livelli, ha provato tutto ma ha più una passione per la psichedelia tendente hippie, per un ritrovare degli ideali che non h mai potuto vivere realmente, ma in questi periodi si sentono vicini comunque, per quanto possibile, di fronte a tutto il resto...
"Bella, come va?"
"Bene dai..."E subito Marco fa su una bozza, lui è di destra, estrema, razzista come una merda, però odia il razzismo dei rastafariani, quello per l'omosessualità e il disprezzo per le droghe sintetiche, perchè lui si, si droga sintetico ed è gay, e poi che cazzo ne sanno quei bongabonga di merda dei piaceri della vita ha sempre sostenuto.

La serata continua tra cannette e birre, quando poi si fa ora di andare.
Luca è un pò frastornato, apre la porta di casa e si trova il suo compagno di stanza leghista che dorme scoperto e puzza di alcol, a quel punto infastidito dal calore di Luglio inoltrato e dalle zanzare pensa se farsi una canna o meno... un ultima cannetta...Non ha un cazzo di sonno... poi guarda dentro al pacchetto di camel vuoto e decide che comunque non sarebbe servito a un cazzo, non gi avrebbe regalato quella sensazione magica che... un momento pensa, apre il cassetto con affanno e un ghigno sulle labbra, ne estrae una mutanda di sigaretta con una pallina scura all'interno.
La apre e l'odore di papavero lo inebria per qualche secondo.
Stacca un pezzetto e ne fa una palletta.
Poi aggiunge un altro pezzetto, lo riappallottola e lo guarda avvicinandolo all'occhio, nella sua testa compare la cifra 0.3 e pensa che è tranquillo, quindi avvolge in una cartina e manda giù.

Si sdraia e aspetta, col sorriso come quello di un bambino che corre in un prato.

1 Comments:

Blogger An Useless said...

La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore.
Voltaire

2:48 AM  

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