Sogno affetto da problemi
667esimo post, oltre il diavolo.
Svegliarsi, com'è faticoso svegliarsi, quando la realtà subentra schietta e fa partire la tua giornata.
"Diocane!" ti viene da pensare, voglio sognare un altra ora, un altra ora... e alla fine ti alzi alle undici, non vai a lezione e per di più devi fare quello che avresti dovuto fare il giorno prima.
Ma prima che queste cose si palesassero, prima del vivere di oggi c'era qualcos'altro:
Eccoci qua, nella nostra casa di campagna.Quale casa di campagna?Quella che abbiamo appena comprato!C'è l'orto, cazzi, mazzi e spazi enormi, con tanto di una stradina che porta verso la città (molto ma molto lontana).
Devo partire, andare lontano, ma tornerò, tornerò per questa terra, vicino alla terra, perchè sussurra consigli.
Suona la prima sveglia e mi riaddormento nella colonica, la stanza è uguale a quella che divido nella realtà col mio coinquilino, solo che al suo posto dorme mio fratello.
Sento un ronzio e mi sveglio nel sogno, dico a mio fratello di smetterla di farmi scherzi del cazzo, quando mi accorgo che mi stò tagliando un orecchio con un frullatore richiudibile tipo bicchieri da campeggio.
La cosa è palese, mentre dormo il mio subconsicio è libero di agire e lui mi vuole morto.
Per dare un taglio a questa cosa tolgo tutti gli oggetti taglienti dalla stanza, ma fuori ho un ampia collezione di oggetti per di più di design, taglienti.
Mia madre mi dice che devo stare più tranquillo per la vita e non stressarmi troppo.
Io sento i polmoni pesanti e incatramati, con quest'infiammazione maledetta, anche questo è uno sfogo del nichilismo autodistruttivo.Penso che una volta risolto il problema dei tentati suicidi notturmi forse smetterò anche di fumare sigarette.
Devo combattere contro me stesso, vado a letto di nuovo e mi ritrovo a svegliarmi nella casetta degli attrezzi prima di campi a coltivazione alta almeno un metro e mezzo.Ho un coltello piantato altezza orecchio, come a continuare il lavoro.
"Merda" mi viene da pensare, "non è bastato togliere gli oggetti di camera?Sono pure sonnanbulo e vago, cazzo!" poi vedo l'uomo di mia madre che lavora poco più in la a tagliare dei rovi, il posto è magico, i contadini che passano hanno la storia scritta tra le pieghe del volto bruciato dal sole.
Ed ecco che mi sveglio sul serio, coi polmoni accartocciati, a un orario improponibile, rincoglionito inspiegabilmente da qualche birra della sera prima.
Il frullatore richiudibile è un pò quello che mi farò metaforicamente se non finisco queste tavole del cazzo.
Se voglio davvero concludere qualcosa devo chiudermi in casa.
Dio, dov'è finita la ganja?
Svegliarsi, com'è faticoso svegliarsi, quando la realtà subentra schietta e fa partire la tua giornata.
"Diocane!" ti viene da pensare, voglio sognare un altra ora, un altra ora... e alla fine ti alzi alle undici, non vai a lezione e per di più devi fare quello che avresti dovuto fare il giorno prima.
Ma prima che queste cose si palesassero, prima del vivere di oggi c'era qualcos'altro:
Eccoci qua, nella nostra casa di campagna.Quale casa di campagna?Quella che abbiamo appena comprato!C'è l'orto, cazzi, mazzi e spazi enormi, con tanto di una stradina che porta verso la città (molto ma molto lontana).
Devo partire, andare lontano, ma tornerò, tornerò per questa terra, vicino alla terra, perchè sussurra consigli.
Suona la prima sveglia e mi riaddormento nella colonica, la stanza è uguale a quella che divido nella realtà col mio coinquilino, solo che al suo posto dorme mio fratello.
Sento un ronzio e mi sveglio nel sogno, dico a mio fratello di smetterla di farmi scherzi del cazzo, quando mi accorgo che mi stò tagliando un orecchio con un frullatore richiudibile tipo bicchieri da campeggio.
La cosa è palese, mentre dormo il mio subconsicio è libero di agire e lui mi vuole morto.
Per dare un taglio a questa cosa tolgo tutti gli oggetti taglienti dalla stanza, ma fuori ho un ampia collezione di oggetti per di più di design, taglienti.
Mia madre mi dice che devo stare più tranquillo per la vita e non stressarmi troppo.
Io sento i polmoni pesanti e incatramati, con quest'infiammazione maledetta, anche questo è uno sfogo del nichilismo autodistruttivo.Penso che una volta risolto il problema dei tentati suicidi notturmi forse smetterò anche di fumare sigarette.
Devo combattere contro me stesso, vado a letto di nuovo e mi ritrovo a svegliarmi nella casetta degli attrezzi prima di campi a coltivazione alta almeno un metro e mezzo.Ho un coltello piantato altezza orecchio, come a continuare il lavoro.
"Merda" mi viene da pensare, "non è bastato togliere gli oggetti di camera?Sono pure sonnanbulo e vago, cazzo!" poi vedo l'uomo di mia madre che lavora poco più in la a tagliare dei rovi, il posto è magico, i contadini che passano hanno la storia scritta tra le pieghe del volto bruciato dal sole.
Ed ecco che mi sveglio sul serio, coi polmoni accartocciati, a un orario improponibile, rincoglionito inspiegabilmente da qualche birra della sera prima.
Il frullatore richiudibile è un pò quello che mi farò metaforicamente se non finisco queste tavole del cazzo.
Se voglio davvero concludere qualcosa devo chiudermi in casa.
Dio, dov'è finita la ganja?
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