martedì 24 agosto 2010

I sogni che faccio la notte non si esauriscono quando mi sveglio.
Mi seguono come se la veglia fosse un mondo strano nel quale sono capitato per sbaglio.
Il mio fisico segnala vari cenni di acciacco.
Lo stomaco manda lamenti al ritmo affannoso di un respiro ostacolato da polmoni provati.
Le formiche sono in processione sul mio lavello prima che io vada a lavoro, e sempre li mi aspettano quando arrivo a casa.
La valigia aperta con tutti i vestiti dentro fa l'occhiolino alla mia situazione provvisoria.