domenica 12 dicembre 2010

L'Italia di ieri nell'italia di oggi

Torno a casa verso l'una dopo aver dormito da amici.
Loro hanno due case una di fronte all'altra, quasi una comune, una situazione più che ottima nella Milano che conosco.
"Abbiamo pensato tutti di andare a studiare all'estero, ma siamo tutti affezionati a questa casa... una situazione così è difficile che ricapiti"
Colazione al bar sotto casa, dove sono amici, talvolta lavorano.
Mi avvio verso il mio monolocale.
Alla fermata dell'autobus incontro una vecchina, inizia a parlarmi, a raffica.
Deve avere bisogno di sfogarsi, dice che non ce la fa con la pensione, e che dopo i 70, quando si rimane da soli senza marito, non si ha più voglia di fare niente. Il suo problema ora è che gli si è rotto il coperchio del water.
Le viene da piangere, un amica l'aveva invitata al teatro ieri, ma lei non aveva soldi e le ha detto che c'era qualche cazzata in tv.
Mi chiede cosa faccio nella vita, dico che studio e lavoro, lei mi parla di sua figlia, che ha un bambino di 9 anni, così non ha potuto fare il dottorato e ora non ha il posto fisso, fa supplenze, il suo uomo l'ha lasciata subito, è triste.
Mi dice "Se hai una ragazza prendi tutti i preservativi del mondo, non metterla incinta, è come tagliare un albero che sta crescendo"
Arriviamo alla nostra fermata, saluto la signora, in bocca al lupo reciproco, e auguri.