giovedì 2 dicembre 2010

Il bene per mia nonna è una cosa che trascende un pò da tutto, come il bene per la mia famiglia in generale.
Ormai è passato un mese o giù di li dalla sua morte.
Credo che definire tutto con il tempo sia una cosa immorale, soprattutto in situazioni simili.
Avrei voluto vederla domenica, ero molto ipegnato col lavoro e lo studio, e non ho potuto.
L'ho sentita sabato, aveva la voce sofferente.
Faticava a parlare, mi disse: ti voglio bene, vi voglio bene, siete la mia soddisfazione, mi date tanta soddisfazione, ora scusami, non ce la faccio a parlare.
Le ho detto che le volevo bene, che ci saremmo visti presto, poi mi ha passato mia madre che mi ha consigliato di andarla a trovare appena possibile, prima che lei mi dicesse queste cose le avevo detto: Nonna, non posso venire questo fine settimana, mi dispiace, è che devo studiare, sto per laurearmi, a febbraio mi laureo!Vengo giovedì, te lo prometto.
Dopo aver riattaccato ho sentito come un brivido e guardando senza mettere a fuodo intorno a me, ho capito che forse sarebbe stata l'ultima volta che avrei sentito la sua voce, cercai di non pensarci, di pensare di sbagliarmi.
Mi nonna è morta la notte tra la domenica e lunedì.
La mia sveglia lunedì è stata una telefonata di mia madre.
La domenica passata a fare la tesi mi è sembrata come se non fosse nemmeno esistita, sentivo la voce al telefono di mia nonna come un ricordo vicinissimo.
Dopo mezza giornata di lavoro mi sono congedato.
L'ho trovata li, serena, nel suo letto.
All'inizio mi sembrava respirasse ancora, e non avevo coraggio di toccarla, per rispetto, riuscivo solo a parlarle o a stare zitto.
Entra mia madre, con una faccia serena e triste allo stesso modo, che solo lei sa fare. Lei le tocca le mani, parliamo, a voce bassa.
Tocco le mani della mia nonna, sono fredde.
La bacio sulle guance, l'accarezzo, è sempre fredda.
Poi noto la bocca, è aperta per uno spessore di un paio di millimetri.
Per un attimo percepisco una cosa che mi aveva detto mia madre prima, che non riuscivo a capire.
Vedo il corpo solo come un corpo.
Come il vestito più importante di mia nonna.

Non credo in niente, se non nella vita, e la vita finisce.