mercoledì 26 ottobre 2011

Un grosso paio di cuffie.
Lo sguardo dietro ai ciuffi di capelli segue la presenza appena entrata nella stanza, senza darle troppo peso.
"Quindi non è assolutamente così" riferisce ill nuovo arrivato.
L'altra presenza posa le cuffie e chiede di ripetere, poi scaglia un no secco.
Da dietro l'armadio della piccola sala, spunta una figura con un bicchiere in mano:
Ride.
La figura in piedi guarda la postazione audio, poi volge lo sguardo alla bottiglia dell'altro.
I due sogghignano giocosi, in un secondo momento l'audiofilo si incupisce nello sguardo.
I tre allora escono dallo spazio, sul pianerottolo del locale chiamano l'ascensore.
"Eh si che sembrava finito il tempo degli screzi reciproci..."
"E' una semplice riunione"
"Una riunione di quelle che lasciano il tempo che trovano..."
"Questa volta abbiamo dei fascicoli molto più forniti..."
"La rilevazione non è mai abbastanza completa..."
"Non abbandoneremo il progetto, dopo la fase c e la fase d c'è la fase e; poi avanti con le lettere e finite quelle c'è la stasi ricostruttiva, dopo quella proveremo a sostituire le lettere coi numeri o con delle forme, o curve... "
L'ascensore arriva al piano.
I tre entrano e premono il pulsante, poi l'elevatore si chiude ed inizia a salire.
"Ho ascoltato i messaggi sonori dal settore esterno, la situazione è da analizzare in fasi consecutive partendo dal minimo livello di complessità."
"Sul piano operativo non siamo in grado di gestire l' interpolazione esterna..."
"Io sarei per chiudere i battenti"
"Dovremmo far fallire tutto, la situazione è irrimediabile"
Uno dei tre, il più convinto, inizia a disegnare sulle pareti dell'ascensore una sala operativa.
L'ufficio stazione di elevazione continua a salire, si fora per lui il grattacielo, la cabina apre due nuvole per poi schizzare al suolo.
Qualcuno sembra uscire soddisfatto dal parallelepipedo ammaccato.