mercoledì 7 dicembre 2011

Discorso da ubriaco

Ormai l'avrai capito, che ho il passato quasi perfetto per fare la rockstar.
Le rockstar però sono morte tutte, ora è il tempo dei politicanti, per questo ho puntato ad altro.
Non devi biasimarmi se mi stecco le bocce di vino da solo in casa.
Domani è domani e stasera sto sbronzo.
Non ho manco capito bene la filosofia hippies, forse ci sarebbero voluti due cartoni in più, ma sarei rimasto pazzo.
Mi ascolto ancora i pogues, e su youtube mi sparano anche la pubblicità prima di ogni pezzo.
Drunken boat o summer in siam, ma so na sega: sono sbronzo.
Montepulciano d'abruzzo capitale di stasera e che cazzo, che quei figli di puttana clericali che paghino l'ici, anche perchè io pago le tasse dei miei morti dai diciotto, e l'eredità è una scusa che potete ficcarvi nel culo, poveri e ricchi.
Non c'è prezzo che tenga per il vissuto.
Mentre spero che il bar sotto casa mi faccia un amaro scrivo queste righe di merda.
Ai ricchi scrocconi e vermi solitari dedico solo questo biogas che neanche espello, perchè anche da solo mi schifo: AMMERDEEE!
Poi vedo gasparri che dice, e penso che sarebbe simpatico forse come compagno handicappato in un lavoro del minchia.
Ai separatisti vorrei solo fare un fisting, il trota invece manco quello si merita, due calci in culo e giù dal monte, come si faceva a sparta.
Mentre aspetto il mio "sunny side of the street" resto sbronzo e vi maledico tutti, perchè sono troppo spontaneo per vivere con questi cazzi in culo.
Magari il fumo mi metterei nel culo, ma niente di più, poi comunque mai fatto, ma l'unica cosa per cui possa valerne la pena.
Il vecchio shane è ancora vivo a dispetto di tutti, ed esco per una bevuta sotto casa, che più bevo e più mi viene sete.
Rieccomi a casa triste e rancoroso poichè quei cinesi di merda hanno già chiuso, ed è manco l'una, volevo scalare di gradi ma sanno na sega loro, manco capiscono un cazzo di vino o di italiano.
Il mio lato razzista prende il sopravvento ed insulta i maledetti musi gialli che si sono impossessati di tutti i bar di questa città di merda.
Avrei bisogno di un altro drink, il fantasma di un sorriso.
Il freddo randella le mie ginocchia e mi sento già carico.
Spaccherei la faccia anche a una donna bambino.
Di tabacco ne ho pieno il cazzo ed odierei anche la figa più spinta.
Vi prego, datemi una chance, società dei consumi, venderei l'anima per tutti quei soldi di sballo, che tanto nell'anima manco ci credo, ecco, pronto a tirare il pacco.
Suonano ancora i pogues, qui a casa, ed è un pò come se fossi andato al cinema, che volevo vedere malinchonia, quindi fa lo stesso.
La mia di malinconia riempie le casse e la stanza.
Domani mi maledirò, come al solito, perchè bere da soli è proprio fuori trend, dovrei darmi alle spade, almeno la cosa avrebbe una parvenza seria.
Questo mondo l'ho già trovato così, e non mi ci sono mai adattato...