Una fastidiosa sanguisuga....

Gonfia piu che mai, piena di tempo, inutile, consumato, ormai andato. Nuovi stimoli, eventi rivoluzionari tardano a cogliermi, plasmando la routin come creta, sempre la solita, ormai secca. Son ormai prigione della mia stabilità. Qualcuno definisce incertezza questo stato d'animo? Magari...essa denoterebbe un obiettivo, un traguardo, temporaneamente assente. L' atesa mi divora, mi sbriciola interiormente. Reinventarsi continuamente, elaborare nuove maschere. Come dove quando? ronzii instabili in una coscenza negligente. Aprite quella porta!!! Causa probabile l'evoluzione di nuove e disparate esigenze. Mi vengono alla mente frasi come "la vita è una sola, goditela" oppure "vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi muorire mai". Carpe diem. Esperienza? Intuito?

Sono il solo a rendermi conto della fragilità del sistema, del sottil filo che separa la coscenza dei singoli individui da cio che ci impone la società? il solo a pensare che la pazzia può esser una miglior presa di coscenza di se? il solo a ritenere l'intera specie umana un intero ed inutile spreco di tempo? l'unico a reputare la vita cosi incompresibile ed immaginabile da eserne spaventato ed affascinato al tempo stesso?l'unico che camminando per strada vede la stupidità evolversi in ogni qualsivoglia dove? a credere che il vero pensare non sia dote umana? Ecco cio in cui noi tutti brilliamo: l'emulazione.

Non so più che dire, in quanto ritengo il mio pensare ed il mio scrivere superfluo.

Spero vivamente che un giorno entrerò in pieno nel meccanismo definito vita, cosi da allinearmi a quelli che sono gli steriotipi di felicità, dataci dalla completa soggezione di un'idea, di uno sport, di un mestire, di una zona pubica(eheh); di qualsiasi cosa che riesca a intrattenerci nei momenti bui del pensare, nelle falde che abbiamo, che almeno io ho.

La sigaretta è ormai finita, la musica s'è fermata. Orfeo mi chiama. A presto.

bojo%

P.S.____non ci sto rimanendo______