giovedì 9 luglio 2009

AI piedi della montagna

Prova a fare una chiamata ma trova occupato, poi si rivolge al ragazzo a fianco, un ragazzo come lui:
-Il punto è che qualcuno tra noi non ce la farà, vedi, siamo qui in sessanta ma di certo non arriveremo all'apice in sessanta, qualcuno si collocherà a metà strada, altri alla base della montagna e un paio daranno lo stacco a tutti centinaia di metri sopra, come nelle corse della moto gp, il gruppetto di testa e poi lo stronzo che vince quasi tutto, che sorride e si becca la laurea ad onorem per le pubbliche relazioni..-
-Insomma, è così che stanno le cose...-
Intanto gli squilla il telefono e risponde:
-Pronto!?-
-Si, ciao-
-Ah, ciao!Allora, per quella cosa, quello che dovevamo fare?-
-Eh, guarda, il fatto è che... insomma...-
-Si, avevo capito, diciamo che mi era giunta voce.. tagliato fuori , giusto?-
-No, vabè, è solo che...-
-Guarda, lascia la mia roba allora e vai per conto tuo, prendi il tuo zaino, e basta, lascia tutta la mia roba e buona scalata-
Poi si rivolge di nuovo al ragazzo li accanto:
-Vedi, non tutti arriveranno fino in cima, ma c'è bisogno comunque di raggrupparsi, la competitività è alta e se rimani solo sprofondi nella merda, bisogna fare gruppo, bisogna anche capire che essere amici è essere amici, limpidi e sinceri, poi si scala insieme o meno, ma la chiarezza e l'onesta, la trasparenza, sono valori fondamentali per non diventare vittime della montagna.-