venerdì 18 dicembre 2009

Mezzi alternativi

"Il punto è che la questione è davvero grave"
Pensa Staaassss con una mano sporca di sperma dopo un video estremo.
E' fermamente convinto del fatto che il rapporto coi genitori abbia in qualche modo definito questo rapporto di amore/odio nei confronti della donna, una ricerca d'amore estrema fino a una negazione di tale vedendo nel corpo femminile solo un oggetto, da Dio a meno di zero.
Staaassss come avrete capito è definibile secondo i canoni della socialità in vigore una brutta persona, un malato per i più accondiscendenti.
Il suo squilibrio è inevitabilmente estremo verso il bianco o il nero, ha abbandonato la poesia che risiede nel mezzo, solo in alcuni momenti trova un armonia che non ha riscontro nel mondo a lui circostante.Per questo la affonda via in una colata di cinismo.
I suoi pensieri vanno verso il centro della terra, vorrebbe averne l'essenza per trovare la sua collocazione all'interno dell'intero ciclo del sistema vita, o forse è una palla che si sta raccontando da solo?
Staaassss accende una sigaretta e apre la finestra per vedere il cielo, non ci sono stelle e il freddo gli fa ghiacciare le ossa.
Guarda il muro nella stanza, e coglie ogni minima venatura dell'intonaco, ormai non è più bravo ad argomentare, a trovare le parole giuste, un tempo lo era, ma ora non è più in grado di dare forma verbale alle sue sinestesie sensoriali e concettuali.
I significati si fondono nelle sensazioni dentro di lui, e sa di essere sempre più distante da una socialità che gli appartiene sempre meno.
"Sempre più vicino al fulcro, al nucleo" Pensa.
Ha la sensazione di iniziare a far girare i neuroni nel verso giusto, benchè arrugginiti e con evidenti danni di connessioni.
Staaassss non è più stanco, e non gli importa molto dei fallimenti che colleziona in ogni ambito del suo agire, ad altro livello lui sta lavorando molto, a un livello impercepibile alla materia, inutile alla socialità, e lontano dalle logiche che portano a guadagnarsi da vivere.Questo non gli costa fatica, è una reazione istintiva, viscerale, quasi involontaria, come le contrazioni del suo cuore."Vivo involontariamente" gli passa tra le sinapsi "E anche se volessi vivere di mia spontanea volontà, non potrei, si può solo scegliere di morire di spontanea volonta, e senza poter semplicemente decidere di non far più battere il cuore, se questo non è assurdo... cos'è che è assurdo?"Ridacchia, come un pazzo.
Poi la sua attenzione vola su qualcosa di indefinito, non lo capisce neanche lui.
"Che due coglioni" pensa, con l'aspetto serioso concentra l' attenzione sulla sua costante tranquillità.
Anch'essa involontaria.
Saranno forse strascichi di un apatia non del tutto esaurita?
Si perde tra le trame delle mattonelle e gli scherzi che sempre più spesso gli gioca la vista.
"Sono sempre più allucinato, e non mi sto drogando" gli viene alla mente, dando a vedere il divertimento in un leggero spostamento degli angoli della bocca.
C'è un foglio di carta davanti a lui.
"Stanotte non dormo, analizzerò ogni dettaglio di questo foglio bianco, come se fossi un obiettivo macro."
"Dal micro al macro, per trovare le connessioni..."
Dopo mezz'ora è a fumare una sigaretta guardando il vento che muove gli alberi fuori dalla finestra, poi i suoi occhi si chiudono e cade in un sonno profondo dai sogni zootropici e ripetitivi.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

bello..

5:13 PM  

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