venerdì 26 ottobre 2012

"Grazie a dio mi drogo", ecco cosa mi viene da pensare molto più spesso di quanto io vorrei... e subito un attimo dopo mi accorgo del fatto che non mi drogo più! O almeno, lo faccio solo sporadicamente... Allora come fare a sopravvivere? Basta forse solo il ricordo? Non so bene come giustificare questa questione... già sembra stupido pensare ad una provvisoria salvezza dovuto all'utilizzo di sostanze... non parliamo quindi del fatto di pensare di farne uso, per rendersi subito dopo conto di aver smesso... Ma aver smesso come? In che modo? Per quale motivo? Quasi sicuramente non è una rinuncia definitiva, diciamo che è una rinuncia non voluta, dovuta più al fatto di non avere nemmeno il tempo di procurarsele o consumarle... Fortunatamente le droghe non sono più al primo posto del mio fabbisogno quotidiano, e quando si fatica anche a soddisfare i bisogni primari, come quelli igienici o nutritivi, per questioni di tempo, ecco che si smette magicamente di fare ricorso alle sostanze... per l'alcol ovviamente è un discorso a parte, data la facilità di reperimento... Quindi cosa pensare quando si incappa in pensieri salvifici non del tutto reali? Che forse l'uso per anni di sostanze abbia soppiantato la reale necessità di consumarle? O forse più semplicemente che nella situazione sociale odierna far valere gli interessi personali e cercare di ottenere consenso da essi capovolga la scala di valori? Come mi accorgo di non drogarmi più, se non per caso, mi accorgo di pormi domande sbagliate. La questione diviene talmente personale ed introversa da lasciare fuori qualunque fattore esterno. Questo è l'unico reale punto della situazione.