lunedì 31 agosto 2009

Lavoro

"Vendere tempo che non pesa vendere, vendere agli altri quello che per te è quasi divertimento mi sembra meglio che cercare di vendere il tempo il più caro possibile o vendere noia.
Se tutti scambiassero divertimento la gente sarebbe molto più divertita.
Se si potesse fare tutti un lavoro che piace, unendo il fare con la vita, senza doverla sacrificare,
chi vorrebbe diventare ricco?
C'è modo che la tecnologia possa fare tutto questo?"
-Carletto, allora! staccati da quei videogiochi e vieni a tavola, è tornato papà che è stato licenziato dal lavoro ed è di pessimo umore, poi tua madre è stanca e dopo cena deve aiutarti a fare i compiti, sennò da grande che speri di fare?-
-L'astronauta!-

domenica 30 agosto 2009

Esce di casa, si guarda intorno e pensa che un kebab no, cazzo no!non oggi, si dirige nella direzione opposta al solito, non trova gran che di negozi, entra a un kebab:
-Mi fai un kebab... si, con tutto-
Lo studio è rimasto fermo chilometri indietro, ha un malessere fisico addosso, probabilmente sta per morire, e un pò di morte la sente anche il tizio mentre mangia il kebab, a metà del busto.

venerdì 28 agosto 2009

Mio padre me lo ricordo che sorride, in una foto un pò sbiadita in mezzo a un prato, con un bel maglione addosso.Nella foto ci siamo anche noi, mia madre, mio fratello ed io.
E' difficile pensare a cosa direbbe se potesse vedermi ora, mi piace pensare che farebbe una battuta sul piercing al naso, poi mi abbraccerebbe.Mia madre in quella foto aveva trent'anni, e un bel taglio di capelli.Io e mio fratello eravamo solo dei bimbi.
E' strano che l'unica cosa che io riesca a fare nel giorno in cui morì è comprare la sua marca di sigarette, suscitando un attimo di scompiglio al tabaccaio che frequento da qualche giorno (a Milano è tutto chiuso, compreso il tabacchi all'angolo) che non si vede chiedere camel gialle.Il tabaccaio mi sorride sempre, probabilmente sono uno dei due e tre clienti che si vede spuntare in questo periodo.
Non credendo in dio, in niente, non so che fare, dico qualcosa ad alta voce nella mia vuota calda casa d'agosto, gli dico che gli voglio bene, e mi sento un idiota a non studiare manco oggi per gli esami.
Credo che pagherei un rene per farci due chiacchere, ma queste cose esulano dal ciclo della vita e probabilmente sono solo cazzate.
Un giorno probabilmente non esisterò più neanche io e mio figlio, se ne avrò uno, vorrà fare due chiacchere con me, è proprio una bella responsabilità la riproduzione.
E' proprio triste e ridicolo rendersi conto tutto d'un tratto di quanto senta io la sua mancanza e di quanto mi sia mancato in questi undici anni, pensare che vorrei solo chiedegli se sarebbe contento di me ma mi basterebbe anche un abbraccio o un sorriso.
Vabè, così è la vita.
-Non trovi che tutto questo vivere sia estremamente faticoso?-
-Boia!-
-Hai visto la luna stasera?E' sempre bella, ma ogni sera che ti siedi da qualche parte a guardarla sembra sempre di vedere una cosa bellissima, non si svaluta-
-Vai, scoppiala(*)-

ndr: *la canna

giovedì 27 agosto 2009

Agosto

Caldo, futtuto, per la stada passa un vecchio che sembra si stia scioglendo, la sigaretta che porta alla bocca lo prosciuga un pò, così da farlo sbiascicare, te attraversi che non passa nessuno e senti la botta fissa nella parte alta del craneo, combinata al calore ti martella giù fino alle tempie.
Entri in casa e ti schianti nel letto in pieno pomeriggo, ti risveglierai per fare un caffè e fumarti un bel pò di sagarette di fila, per poi insultarti a causa della tua inefficienza mentre ciancichi cazzate in giro per la casa.

mercoledì 26 agosto 2009

Psicologia per fattoni


Perchèèccazzo mi perdo sempre, dico che dovrei fare questo, quello, poi...

annichilisco.Pensi mentre apri la porta di casa.Forse è come se ci fossero due parti, una il padre di me stesso che dando le direttive ha partorito l'altra parte Accendi la luce dell'ingresso, e questa parte per una specie di motivo insensato o innato o dovuto a un trauma cazzo o che ne so, ribellione alla vita? chiudi a chiave la porta annichilisce.
Vai al cesso La parte partorita vive, scroooooosh ha roccolto l'esperenza e comunica con le direttive ma sarebbe il caso di unire le parti in maniera da fare solo quello che si vuole fare, apri l'acqua del lavandino senza annichilire e ti lavi le mani insomma, io non sono ne me stesso ne il padre di me stesso, ma me stesso e basta, unire... poi chiudi l'acqua del lavandino.
Responsabilità sarebbe forse riduttivo!?

lunedì 24 agosto 2009

Fenomeni di calcolo

Ale è chiuso in casa, fotte sega uscire gli viene da pensare mentre guarda la scorta di fumo, ancora un bel pezzo, una settimana di sopravvivenza forse, poi si spoglia che fa caldo, si passa le mani nervosamente tra i capelli e accende la canna che teneva tra le labbra.
Il pc è li acceso da giorni, fortuna che ha comprato una ventola in più, con questo caldo fottuto!
Se andrà tutto come crede darà le paste a tutti, ex professori, gente che lo faceva un coglione e i suoi compagni di corso, insomma tutti!
Ancora poco e avrà ultimato il suo incoffessabile progetto di ingegneria informatica, mancano poche pagine di righe di calcolo, ha calcolato tutti nei minimi dettagli, forse è impazzito, ma i tempi sono quelli, calcolati anche loro alla perfezione.
Guarda la schermata , gli cade una lacrima dalla gioia.

Sono passati quattro giorni ed Ale è ancora chiuso in casa, alla fine ha ceduto, il fumo è finito, è dovuto uscire, ha comprato un kebab, bevuto una birra, poi un altra, e un altra ancora, fino a che non si è reso conto che trovare il fumo ormai era impossibile, inzia a chiedere alla gente fuori dai locali, è chiassoso e inopportuno, finalmente un ragazzo gli da una canna, non vuole soldi in cambio, Ale entra nel pub, compra un altra birra e se la beve tornando a casa, quando ci entra va in cucina e nel silenzio sdruma, fa il filtro, aggiunge la sigaretta e gira la canna, la accende e la fuma sorridendo come un bambino.
Il computer è in crash nella stanza accanto, Ale guarda la tv, spenta, e continua a sorridere tiro dopo tiro, è sbronzo ormai, pensa che dovrebbe farsi una sega, ma si mette a letto, accende una sigaretta e guarda nel buio, sente lo scricchiolio del tabacco che brucia, a metà sigaretta bestemmia contro i due pacchetti che ha fumato oggi e la spegne nel portacenere che puzza di morte sul comodino; il suo progetto è mezzo fottuto, da qualche parte nell'hard disk, lui si rilassa, sa che comunque un coglione non è.

E' l'una e mezzo ed ale dorme.

sabato 22 agosto 2009

Insomma, ti ricordi quando ci siamo conosciuti?
Ormai guarda, è passato del tempo e io sinceramente, non dico di averlo rimosso, ma è emozionante quanto bere questo caffè con sigaretta.. cioè, amo il caffè con la sigaretta, dai, facciamo che è come bere un buon caffè con una sigaretta, non questo schifo, pur sempre un caffè con sigaretta però, una cosa da 3 volte al giorno.. sai com'è, un pò di magia la perde comunque... sarebbe diverso se non ne bevessi da mesi.
Poi come faccio a dire che sta andando tutto per il verso giusto, ma quale verso poi!
Ti pare che ci sia un verso?!

-Le dichiarazioni sulla purezza dell'LSD risalgono alla prima metà dei settanta, ma hanno fin troppi punti a favore, poi che ne sappiamo noi mi viene da pensare, insomma, sai bene che è l'antropina?Io no cazzo, poi fotte sega...-

Diomerda, sono al telefono, di quello se ne ragiona dopo, se c'è da ragionarne!Lasciami fare un attimo, comunque a metterli nell'alluminio hai fatto una cazzata ok, ne sono convinto!No, scusa, era solo il mio coinquilino che... ma lasciamo stare, ti stavo dicendo che questa situazione è degradata, insomma, come degrada la carne in frigo, chi cazzo è che vuole mangiare della carne andata a male?Meglio comprarne di nuova e buttarla nel cesso, no?Puttana, non ci provare a riattaccare, non ci provare, guarda che so dove abiti, troia!Ok, ok, scusa, scusa!Non sei una troia, no, ne una puttana, lascio stare la carne, ok, ok!Ma lasciami finire il discorso, ho le mie motivazioni.. grazie, si, si, sono uno stronzo, uno stronzo, devo ripeterlo ancora?UNO STRONZO, va bene?Si, sono uno stronzo!Adesso lasciami finire però..

-Qui parla di un tizio che ha bevuto da una borraccia in alluminio e dei crampi hanno sovrastato la botta, poi i trip riprovati erano buoni, o parla del retro marrone, se sono vecchi, ma il nostro retro sembra ok... "ci sono solo 2 o tre posti che producono i blotter che riforniscono tutto il mondo, data la necessità di processi industriali" vabè, di questo ci fotte sega... su altri siti dicevano anche che si, questa storia dell'alluminio...se ha ragione il tizio della borraccia però..-

Ti dicevo che la situazione è FOTTUTAMENTE deteriorata, sisi, ok, ti eri incazzata al paragone con la carne in putrefazione, no vabè, cercherò di spiegarmi in altro modo, hai presente quando compri una scatola di qualcosa, che ne so, caramelle?Facciamo caramelle, quando le caramelle finiscono, cosa fai, ti mangi anche la scatola?
"Ai cristiani non è permesso divertirsi nella vita e vanno in giro ad assicurarsi che nessuno si diverta a loro volta" (Terence McKenna)

venerdì 21 agosto 2009

-Quelli che... quelli che... quelli che la DROGA... lADDROGA!!!!LADDDRROOGA-
Stava rantolando una sorta di quota, ma non riusciva ad andare avanti, lì chinato a cercare una penna nei cassetti che aveva steso per terra.
L'altro ragazzo invece aveva la penna in mano e stava per scrivere:
-Ho trovato la soluzione!!! la soluzione a questo periodo dimmerda, la soluzione ai problemi della mia vita, la soluzione, solo che devo scriverla, devo scriverla... prima di addormentarmi, non posso dimenticare, devo ...-
Non riuscì a farsi più di una linea di penna biro sul braccio.. e cadde da un lato in un sonno etereo.

un viaggio come un altro

Sali sul treno tutto fatto, lo 0.6 personal te lo sei fumato nei primi 5 minuti del quarto d'ora che ti restava per fare il biglietto e prendere il treno, sei salito e ti senti come ad aver vinto la lotteria, una volta seduto si assesta anche la botta, tieni gli occhiali da sole per altri due minuti, poi ti rendi conto che non vedi un cazzo e li togli.
La vecchina davanti a te ti guarda un pò storto, all'incirca lo stesso modo in cui guarda lo schermo della biglietteria self service nei venti minuti che impiega per fare il biglietto, tu le sorridi ma non troppo.
Il tizio incravattato accanto a te è piegato su un portatile da mezzo pollice e ha alzato giusto la testa quando sei entrato nello scompartimento.
Entra una mezza fica un pò trasandata, la circonferenza delle sue cosce è inversamente proporzionale alla sua chiavabilità e per quanto fuori di poco, non è comunque appetibile, apparte per un tizio con la faccia da sbirro che gli si siede accanto al volo vedendola dal corridoio.
Troppa gente, troppo caldo, ti senti stretto, poi il treno parte e ti perdi nei rumori che genera.
Fortunatamente il posto al finestrino offre anche una scappatoia visiva.
Dopo qualche fermata il tizio incravattato scende, tu inizi invece un giro di telefonate per riuscire a trovare qualcuno che ti dia uno strappo dalla stazione a casa, la vecchia capisce che sei umano anche tu, nonostante il volto un pò risentito dalla notte prima.
Il tizio con la faccia da sbirro è effettivamente uno sbirro e da una decina di minuti si fa grosso con la tipa trasandata inchiavabile parlando di come ferma figli di papà di 18 anni sulla mini con le paste in tasca e gli fa il culo, poi inizia la filippica su come i valori dei giovani siano andati a puttane e su quanto facciano male le pasticche/pericolosità del fare lo sbirro che tratta coi drogati, perchè i drogati sono proprio persone imprevedibili; tu hai tirato fuori un paio di libri, uno di xeligrafie e l'ultima traduzione in italiano di hunter thompson, metti da un lato del sedile un saggio di grafica che volevi tanto leggere e quel fottuto libro per preparare l'ennesimo esame tecnico scientifico di cui non t'importa una sega ma va fatto anche quello.
Nello scompartimento sono tutti grondanti di sudore per la temperatura.
Come al solito ti rendi conto che potevi selezionarli prima i libri, che tanto tutti non li leggi, già è tanto se ne leggi uno, ma vabè.
Dopo una ventina di minuti passa il controllore "bilietti" "click" "grazie" e fa per andarsene quando la vecchia lamenta che non funziona l'aria condizionata, tu non dici nulla, perchè il primo impulso coi funzionari di trenitalia è sempre pessimo, poi fai le figure di merda e gli bestemmi a due centimetri dal volto come l'ultima volta... meglio di no.
Il bigliettaio assicura che si occuperà della cosa, poi la vecchia ti attacca bottone e ti mostri pacato nell'aver accettato l'inefficenza generale delle ferrovie italiane, poi iniziate a scambiarvi le generalità, e pensa un pò che lei da giovane lavorava a Milano e scendeva tutti i fine settimana a Bologna per provare con il suo complesso jazz.
jazz!Pensa un pò..
La vecchia poi saluta e scende a Bologna, anche lo sbirro logorroico fa lo stesso, un marocchino con la maglia nera e argento invece entra e si siede nello scompartimento, posto lato corridoio.
Vai in bagno e fumi una sigaretta, poi rientri e la tipa sfatta ti dice che hai dei bei capelli e si rivela estetista consigliando prodotti per i capelli e la cute, tu fingi di ascoltare mentre pensi che come si trucca proprio non ti piace.
Alla fermata dopo il treno si riempie di gente, la temperatura sfiorerà ormai i 40°, tiri fuori il libro di xeligrafie e inizi a guardare le figure.

sabato 15 agosto 2009

3 2 1 Azione

Non ce la poteva più fare,Luca aveva abbandonato quella che era la vita che gli era stata proposta, prima aveva deciso di ritirarsi dal liceo, poi era andato via da casa dei suoi, ancora minorenne.
Ogni volta che veniva fermato dagli sbirri veniva riportato a casa, andò così fino a che una mattina non entrarono cinque poliziotti in casa e gli perquisirono la stanza trovando un etto e mezzo di fumaccio di bassa lega.
Da quel giorno i suoi genitori smisero di farsi gli affari suoi, erano stanchi anche loro di lui come lui di loro.
Luca così agli arresti domiciliari decise di lasciare casa, visse un paio di giorni sul lungarno nelle zone a nord, lontane da Firenze, poi riuscì a fare un passamano nel suo quartiere, stando attento a non incappare negli sbirri che lo cercavano anche per la storia degli arresti domiciliari, ormai mancava in casa da una settimana; fù con quel passamano che tirò su i soldi per poter comperare un mitra.
Conosceva uno spacciatore di coca che subaffittava per qualche mese una stanza ad un trafficante d'armi di cui non aveva mai capito bene la nazionalità, ma non gli importava più di tanto, sapeva solo che aveva visto per la prima volta in vita sua un mitra , dal vero, aveva chiesto al tizio cosa se ne faceva e lui aveva risposto che lo vendeva.Il ragazzino lo voleva, da quando l'aveva visto se lo sognava la notte.
Ora Luca possedava la cifra adeguata per comperarlo, gli mancava qualcosa, ma spiccioli in confronto al prezzo, contava quindi di farselo lasciare a un filo meno.
Il trafficante all'inizio non voleva venderglielo, non voleva darlo a un bambino gli disse, ma alla fine Luca riuscì a convincerlo lasciandogli anche un certo quantitativo di fumo preso al chiodo da un tizio al quale sapeva ormai non avrebbe più reso una lira.
Fù il pomeriggio stesso di quella giornata che il ragazzo caricò il mitra e fece strage in piazza duomo, una sventagliata di fucile a cerchio tutto intorno a se, "Questo e proprio un oggetto ben fatto" pensò, poi sparò diretto verso la sua testa.
-Sono arrivate?-
-Non ancora... domani forse, entro fine settimana di sicuro-
-Maccheccazz... ciò, io ne HO BISOGNO, diomerda-
-Eh ho, è ferragosto, avresti dovuto farti una scorta...-
Marco esce dalla casa del suo pusher, sfavato, sente l'infezione alla trachea, respira a fatica, non ha idea di cose possa avere ma la sensazione di semisoffocamento è sgradevole, inoltre qualunque cosa sia si è aggravata notevolmente contando che è li nella sua gola da almeno due mesi.
Marco si accende una sigaretta, tira fuori il cellulare sperando di sentire una voce che gli piace, quella della sua ex ragazza, non ha intenzione di chiedere chissà che, giusto sentirne la voce"come stai" e tutto qui.
Cerca il numero in rubrica e chiama tuuu tuuu tuuu tuuuu tuuu tuuu tuuu tuuu tuu tuu tuuu tuuu tuuu tuuuu tuuu tuuu tuuu tuuu tuu tuu
non risponde, niente.
Nel frattempo si sente il fiato pesante, pensa che dovrebbe smetterla con le sigarette, ma il nervoso di non poter fumare per quello che per quanto ne sa lui potrebbe essere un cancro alla trachea gli fa accendere un altra sigaretta a ruota.
Arriva a casa, dopo mesi vede sua madre, lei gli chiede se vuole farsi una doccia prima di cenare, in maniera gentile si, ma lui intuisce solo che la prima cosa che gli dice dopo mesi è che fa schifo, che dovrebbe darsi una lavata, è trasandato.
Marco va in camera sua, non ha molta fame, guarda le cose da studiare per la miriade di esami che ha lasciato a settembre, si fa una sega, poi "si, vabbè" pensa "ora mi faccio sta cazzo di doccia, prima una sigaretta però", la accende, fatica ad ogni tiro "gola dimmerda" pensa, poi sente il caldo, come tutto d'un botto, il caldo fottuto dei trenta gradi di ferragosto, guarda la roba da studiare, presta attenzione all'appiccicaticcio della sua pelle nuda, alla stanza con la tapparella mezza abbassata, all'afa, al lieve odore di sborra diffuso, alla difficoltà respiratoria:
e' stanco, molto, più che mai,
quasi a fine corsa,
si sdraia nel letto, con un sorriso accennato, come se domani non ci fosse.

Proporre

Il Modello
Esiste un modello, non so se è stato creato da qualcuno o si è formato piano piano per fatto di cose, fattostà che c'è ed è qui.
Puoi fare le tue scelte e muoverti all'interno del modello, è fatto per farti sviluppare all'interno di esso, hai le tue opzioni di scelta e le regole, se fai per allontanarti dal sistema è fatto per farti venire paura, perchè non sai come andrebbe, poi non è fatto perchè che esistano cose che gli vadano contro, è fatto per limitare le possibilità e difendere le scelte che propone, non puoi proporre, puoi solo scegliere, questo è il modello.
Le persone ne sono parte, ne sottostanno e lo portano avanti, se tutti sceglieranno si chiederanno perchè tu non stai scegliendo e proponi, probabilmente non vorranno ascoltare le tue motivazioni dato che non sarebbero traducibili nel linguaggio del sistema.

La svolta
Il sistema avvolge quasi tutto, le soluzioni sono quindi o uscire dal sistema e rimanere relegati in una piccola parte autonoma rispetto al modello o arrivare dall'interno del sistema in una posizione che permetta di modificarlo, che permetta di proporre.