venerdì 27 agosto 2010

-Vedi, questa è sborra, se la metti dentro una figa ci sta che tra nove mesi nasca un bambino-
-Sicuro?-
-No, non sempre-
-Ah...
... la mettiamo dentro una figa?-
-Guarda che è un casino, metti che poi nasce un bambino!?-
-Eh, dicevo apposta!-
-Ma devi poterlo mantenere il bambino, non è che puoi buttare della sborra in una figa così e poi lei caga fuori il figlio e bona!-
-Mh...-

martedì 24 agosto 2010

I sogni che faccio la notte non si esauriscono quando mi sveglio.
Mi seguono come se la veglia fosse un mondo strano nel quale sono capitato per sbaglio.
Il mio fisico segnala vari cenni di acciacco.
Lo stomaco manda lamenti al ritmo affannoso di un respiro ostacolato da polmoni provati.
Le formiche sono in processione sul mio lavello prima che io vada a lavoro, e sempre li mi aspettano quando arrivo a casa.
La valigia aperta con tutti i vestiti dentro fa l'occhiolino alla mia situazione provvisoria.

lunedì 23 agosto 2010

Road to ruin

Fin da piccolo sognavo di fare qualcosa di diverso dal vivere.
I primi pensieri sono venuti alla scuola media.
Ricordo lo sgomento della mia insegnante di musica nel vedere un mio disegno raffigurante molte persone stese a terra nella via da casa a scuola con un ago piantato nel braccio.
Fa davvero dispiacere invece quando la roba la usano le persone vicine a te.
Per me speravo in un gran finale, un overdose dopo essere divenuto immortale per qualche cosa:
un disco, un libro, o qualche quadro di merda.
Dispiace invece vedere scomparire nell'anonimato persone a te care.
In alcuni casi arrivano solo voci di avvistamenti.
In altri speri che la persona si fermi prima di continuare su quella strada di distruzione.
Cerchi di fidarti quando uno ti dice che smette, e vorresti vedere invece quelle persone che non smettono ma non vogliono neanche più farsi vedere.
Questa è un estremo del sistema, dall' altro c'è il lavoro strapagato, e le escort e le pippate.
Nel mezzo ci sono le fabbriche con gli operai a 800/1000 euro al mese.
Te la puoi barcamenare come vuoi tra questi estremi. Anche diventare disonesto il più possibile, lo fanno tutti, dal bar sotto casa che non ti fa gli scontrini. Bar di cinesi, che evadono pure, oltre a mandare soldi in Cina togliendoli dalla nostra economia.
Hanno ben capito come funziona in Italia, d'altronde. I disonesti sono le colonne portanti tarlate del nostro sistema economico.
Più si è importanti per l'economia, più si ha necessità di rubare. Il sistema economico stesso è il tarlo del nostro codice etico e morale. Il nostro codice etico marcisce, divenendo il tarlo delle nostre relazioni interpersonali, così l'uomo diviene il tarlo dell'uomo, e tarla se stesso e il mondo.
Noi, l'apice terrestre della natura, non illudiamoci di essere tanto bravi da creare un artificiale completamente distaccato dalla terra.
Così l'umano, già inscindibile parte integrante dell'universo, ha creato nuovi sistemi di cui divenire schiavo.
Nuove dipendenze oltre al cibo e all'aria.
Non più animale sociale ma sociopatico in cattività.
Non più bestia ma perversione di un animalesco mutato.
Non più persona.
Gli uni odiano gli altri e l'intolleranza diviene l'unico motivo di aggregazione.
In un momento di tremendo sconforto politico ed etico, durante una crisi economica e sociale, se prendessimo tutto meno sul serio, probabilmente ci renderemmo conto di quanto le stupide divisioni che creiamo tra noi ci allontanano da una semplice verità: siamo tutti la stessa cosa.
Preferiamo invece dividerci e suddivederci e risuddividerci nuovamente, così da avere l'illusione di essere parte di un qualcosa di più piccolo, come se questo ci rendesse parte più grande, quindi più importanti.

lunedì 2 agosto 2010

Poste

-Bella, allora ci vediamo alle poste, solita ora...-
-Belha hamigho-
Riattacca.

Carla non può non mangiare un altra fetta di torta prima di uscire di casa, i suoi 170 chili vanno nutriti. Così anche stamattina ha finito una crostata all'arancia, un paio di belle bicchierate di latte coi cereali e qualche cioccolatino al caffè che ingurgita sempre al mattino.
Arriva al lavoro tutta sudata, anche se ha parcheggiato la macchina proprio davanti alle poste, quei 10 metri a piedi la sfiancano.

Luca arriva con anticipo, per queste cose non si fa attendere mai. Lo spaccino è il solito fottuto ritardatario.
Ha una brutta sensazione addosso, e non sono le bolle sulla schiena o che altro... se la sente proprio dentro, nelle ossa.

Carla vede un tossico in astinenza li davanti agli uffici ancora chiusi.
-Via da qui, tossico dimmerda!-
Lei, la titolare dell'ufficio postale, non può certo sopportare questa feccia davanti all'entrata.
Lui risponde:
-Zia, dieci minuti e me ne vado... aspetto un ragazzo...-
Lei gli dice di spostarsi, almeno di una decina di metri, senò chiama gli sbirri.

Luca si allontana aspettando il suo salvatore magrebino. Vede quella budria intollerante entrare tutta affannata nell'uffico, Manca poco per l'incazzatura scoppia, quella cibo dipendente.
Nell'attesa lui riflette che qualche spada le farebbe mica male alla grassona, butterebbe giù qualche chilo.

Arriva Rashid, Luca mica ce la fa troppo bene ad aspettare, quindi si fa una spada bella bella carica al volo, li accanto alle poste, ad agosto, chiccazzo lo caga...

Carla vede il fottuto tossico sdraiato li davanti, inizia a mangiare caramelle per il nervoso, il suo cuore sussulta.

Ore 9.30, al centotredici Marco ancora assonnato risponde, poi manda un ambulanza all'ufficio postale.

Flusso di coscienza notturno

-A pack of camel... no, no, the yellow one..-
-Can I have your id?-
-yes, can i pay with this debit card?-
-There isn't your name here...-
Sta rincoglionita dimmerda Came on!I'm Italian! We don't need that
-Diocane, sto pagando dieci euro con la scheda un pacchetto di cicche e c'hai da rompermi il cazzo...
It isn't a chip card, you know, it is a debit card, you have to pass... -
Risposta non del tutto pertinente con gesto della mano.
Fingo di non capire le sue ulteriori stronzate, che già ti ho dato l'id, merda, c'ho ventidue anni. Siete proprio dei palle mosce qui.
Diomaiale, ti pare che cerco di fotterti con una scheda non mia senza comprare almeno uno stecca?! Qui per certe cose proprio non sono sviluppati, ricordo la mia coinquilina che manco ce l'aveva la firma sulla scheda, gliel'ha dovuta fare li per li, sti palle mosce (che è politically correct, che in italia si dice direttamente froci) Sta ragazzetta rincoglionita... che poi dico, neretta quanto c'hai? due anni più di me?Fai la boss, sei pure cessa.
Ho le cicche.
Un minuto e sono in un tunnel vorticoso di danza.
L'uomo nero che fa il buttafuori dice qualcosa da stronzo, io pago a una signorina il cocktail e la possibilità di stare in quest'area privè, è come una ragazza delle sigarette di quelle che c'erano fino agli anni '70. L'uomo nero non può farmi alcun che, lui, vestito integralmente di nero, con la pelle nera e gli occhi ombrati, assunto apposta per le sue caratteristiche fisiche.
Cero il mio amico, urlo:
-Marccccc... marcccccòòòl!-
Lo cerco anche fuori dal locale, poi ai soliti omosessuali benvestiti e mal guardanti che stanno all'entrata faccio vedere un biglietto da visita di un mio amico che lavora al tenax, un biglietto da visita che avrò nel portafoglio da 6 anni.
-Sono... ho già pagato il privè, torno dentro-
Salgo le scale a chiocciola e risono dentro, è tutto un vortice qui, circolare.
Me lo vedo già, lui, sbronzo cionco che sbrozza da un lato, o che fa il coglione, mi viene da pensare che forse non ha la faccia giusta per l'imbrocco, nè l'attitudine, dovrei andare a figa con tizio che fa il modello, quello di cui l'altro giorno caio ha detto:"quando è entrato lui, si sono bagnate tutte", ma se vado con lui, diocane, poi la faccia poco giusta ce l'ho io, o no?
-Marccccc... marcccccòò!-
Non si trova, scavalco due fregne e le sorrido, loro sorridono. Dovrei andarci con un mio pari, con un amico stretto, con Emo, o Simo, o Bojo, ma vestirci bene, e avere almeno 50euro in tasca, non vivessi qui, in questa città di porci e leghisti, che chi si salva ha la peste, o è cosparso di pesto, verde, come la padania. Magari poi ci fosse qualche stronzo qui, perdio!
Mi ricordo che marco manco ha detto beve più i superarcoli, che l'ultima volta mica s'è quasi ammazzato con una caduta di faccia!? Dove cazzo é!?
Apro gli occhi, e sono nel mio afoso monolocale milanese.
Mi è passato or ora quel filo di sbronzetta che avevo raccattato a cena con una bottiglia di Morellino.
Penso che mi ributto a ballare, che è un sogno quindi raccatto il mio compare e rientro nelle danze...
What'z americans.. hey girl...girls!... diomaiale, che tanto è un sogno, e non si scopa manco stavolta. Tantovale dormire! Ma dormire serio, senza sogni. Guardo l'ora dal pc, segna l'una meno 20, poi si aggiorna, le tre e mezzo.
Diocane, che domani lavoro. Sveglia alle 7, devo pure passare prima in posta, e prima ancora correggere due file...
Da quanto tempo non vado a ballare? Una botta.
Da quanto tempo poi non ci provo con una ragazza? Di più.
L'ultimo approccio è stato londinese, giorno finale mondiali, dove noi italiani manco c'eravamo in finale, tifando per gli olandesi e ritrovandomi sbronzo marcio poi con spagnole vincitrici raccattate dal mio compare, non reggendomi manco bene in piedi, il massimo che ho saputo dire a questa figa tanto compassionevole di me (che ero nella merda peso) è stato: "Can I Kiss you on your guancia?"
-What!?-
-Non fa niente, non fa niente...-
Certo, sempre meglio del "vuoi scopare" , daje, vabbe... che ha pure funzionato quello..
Mica c'ho così tanto sonno ora, e mi gira pure il cazzo, mi sono svegliato per sapere che fa caldo, che sono nuovamente sobrio, che non dormirò una sega e soprattutto che scopo da una certa.
Perchè tutto questo? E pensare che scopare sarebbe così facile... che fine hanno fatto i miei rapporti sociali? Le mie frequentazioni? Dove sono le persone? E' solo milano d'esate, o da quando ero bimbo ho iniziato ad allontanarmi sempre di più, sempre di più... cazzo, non potevi pensarci prima al fatto che avresti sviluppato!?
La batteria del pc è come me, fottuta, sta per lasciarmi dopo così poco...
Quel corrado malanga pensa che gli alieni ci vogliano rubare l'anima, e che non tutti abbiano un anima. Mi fa poco serio immaginare serpentoni o rettiloidi, ma io di sicuro ho sviluppato abbastanza, ho evoluto l'evolubile e sto cercando di farlo ancora tuttora, i'm doing diamerda. And I'll do
Ahhhhhh avviso /babing/ stai usando l'energia di riserva della batteria. Solo in questo momento sono sicuro di essere sveglio sul serio.
Segno che non mi riaddormenterò così facilmente. In questi giorni passati sulle nuvole, nuvole vuote e umide. Dopo la tragedia della mia amica ferita la cui amica morta - love parade, Alice si è fatta sentire e mi ha detto di stare attento, che ha paura muoia anche io, dice che sogna che io muoio.
-Come muoio?-
Le ho chiesto, lei dice che mi impicco, o d'infarto.
Lo vedo un metodo poco plausibile, molto più probabile è che mi esplodano i coglioni, inondando il mio appartamento di sborra.
Come cazzo faccio a riaddormentarmi?
Mi faccio una sega? Un altra?
Se la mia ultima ragazza si facesse risentire... invece che stare nella sua merdosa città del cazzo, si facesse sentire con quel suo modo da quattordicenne mai cresciuta. Che si fanno sentire tutte, tutte con questo affetto, che manco fossi un ritardato. E io, che gli vogliono bene a tutte, anche se non sono state in grado di scopare in maniera decente.
Questa loro ideologia che la donna sia un pezzo di carne fermo nel quale si infila un pene, non so da dove cazzo venga, perdio, un minimo di nervi all'interno! Muoviti, girati, prendilo in bocca, checcazzo! Se te la lecco, ricambia! E poi come minchia farò ad arrivare a sborrarti in bocca se hai difficoltà ad allargare le ginocchia con naturalezza?
Credi che i tuoi gemiti siano la maggiore partecipazione che mi aspetto da te? Che poi guarda che sei figa quanto vuoi, ma se stai ferma così ti si nota pure quel filo di cellulite che c'hai sul culo!
Ceffoni sulle chiappe, tentati soffocamenti, ancora un pò e lego da qualche parte, così poi ti scopo direttamente la bocca, un irrumatio. (non con accezione latina, sia chiaro!)
Anche se ora come ora mi chiaverei la porta, non per questo quelle chiavate risultano migliori.
Pensare che mi ero addormentato pensando a un amica, dopo averlo fatto con lei posso dire che è la più brava in assoluto con cui io abbia mai fatto sesso.
Le scopate migliori a 14/15 anni, o chiavate da una volta e via.
Che delusione di merda, quando provavo a dare di anche durante i primi pompini che mi facevano, e pensavo che in futuro sarebbero state fontane di sborra in bocca, ora invece è già tanto se non fan sentire i denti.
Ora nel senso di fino a qualche tempo fa, fino a che scopavo.
Sarà la differenza tra ragazze del centro e del nord? Ricche e povere? Oppure tra qualche anno dovrò sperare che abbiano i buchi giusti?
Pensare che voglio sempre bene...
Sono diverso dalla gente che vive qui, in effetti non è gente che frequenterei se avessi i miei soliti amici. Dislessico o meno, strambo o quel cazzo che vi pare. Questa città va bene giusto per lavorare, o per scopare a pago, tutto fatto di bamba.
Sembra che manchi calore, quel calore vitale che hanno le persone che si mettono in discussione.
Quella freddezza di gesti, gli sguardi impauriti, di chi difende quello straccio di vita striminzita che si è ritagliato, quando potrebbe dire:" venite pure, qui sto io, non è molto, ma insieme abbiamo il mondo"
La paura si prova per mancanza di conoscenza. La gente terrorizzata non vuole ascoltare, si gira. Senza ascoltare o guardare, non si impara.
Che siano di destra o di sinistra, fa uguale. Hanno imparato la divisione, e si sono arenati.
Sono le 4 e mezzo quasi. Devo pensare un pò al mio futuro me stesso che domani con la sveglia delle sette inizierà a bestemmiare.
Diocane.

domenica 1 agosto 2010

Hanno cambiato i colori delle ringhiere, al palazzo qua di fronte.
Grande news per tutto l'isolato.
L' ultima canna e poi resta solo un pezzo di cellophane.
-Lo sai che gli altri ti ritengono pazzo?-
-Pazzo?-
-Si, cioè, non pazzo, strano, rimasto, leso..-
Rido. -In che senso?-
-Cioè, strano... il fatto che le tue giornate non hanno una logica fissa, che non mangi, che dici sempre quello che pensi, senza pensarci, sembri leso, capisci? La gente non dice effettivamente quello che pensa, così di botto, c'ha un personaggio, è come se tu parlassi col subconscio, o meglio, non hai quella parte di io che è l'immagine di te, di come sei visto dagli altri...-
-Non mi interessa, comunque io mi sento sempre distante da questa gente, cioè, non sono come i miei amici che ho da tempo, capisci? Non sono veri amici. Apparte il punto di vista affettivo, loro sembra che non vogliano condividere loro stessi, se ci parli te ne accorgi, io sono sempre stato molto selettivo sugli amici, qui a Milano è stato diverso, non dico che non gli avrei mai frequentati, ma quasi...-
-Il gioco delle maschere-
-Sai, ripensando ai miei amici, persino mia madre, è tutta la gente che ho frequentato scegliendo di farlo, non interpreta personaggi, è e basta, così mi è sempre stato insegnato, trovo stupido a livello di crescita personale crearsi un personaggio, che sarà comunque più stupido dell'originale.-
-Boh, i tuoi amici non sono un campione identificativo del mondo; comunque tornando al discorso di prima, io penso solo che sei più aperto di mente di chi pensa che sei leso e non capisce... cioè, poi loro non si fanno le domande esistenzialiste che ti fai te-
-Sai cosa, non ho proprio quella parte del giudizio degli altri, cioè, poco sviluppata, non me ne frega già un cazzo di quello che hanno detto di me-
Mi perdo un attimo nei miei pensieri, poi ritorno all'argomento, sembra che buona parte del loro tempo venga speso a giudicare, sapendo questo mi dispiace un pò per loro, che così facendo decidono di limitarsi, non posso fare a meno di prendere consapevolezza della loro attuale situazione bigotta di inferiorità a livello di concezione della vita.
Mi da quasi fastidio questa presa di coscienza, ma non è un giudizio basato come il loro sulla non coerenza nello svolgimento standard delle operazioni vitali all'interno del sistema, bensi sulla dimostrazione di barriere mentali bigotte che non ha neanche mia madre (un bel pò di generazioni fa). Non per questo li giudico migliori o peggiori di me, penso
solo che la rivelazione ha delucidato ciò che a intuito mi appariva palese: non sono "belle persone" ovvero persone che si ha il piacere di frequentare. Non che siano ostili nei miei confronti o che ora voglia esserlo io, è come se visiti cinisello balsamo, non è che ti viene voglia di ritornarci. Rappresentano uno stagnamento che mi pareva impossibile potesse essere presente in ragazzi poco più che ventenni. Se questi sono i migliri giovani, quelli neanche poi così stupidi, grazie al cazzo che la società continua a far cagare.
Il fatto che l'italiano sia ancora disposto a sopportare tutto il sistema palesemente ridicolizzante nel quale vive è incredibile.
Forse questo è il prezzo per poter portare avanti bigottismi sopravvissuti a tutti i movimenti etici e di buon senso dell'ultimo secolo.
In effetti è sempre più evidente che il popolo merita la continua umiliazione a cui è sottoposto e di cui spesso neanche si accorge.