domenica 31 ottobre 2010

Se vado avanti così, va a finire che sarò costretto a disinstallarmi.

sabato 30 ottobre 2010

L'interspazio ormai include tutto, foto delle tue ex ragazze, iniziative a cui hai partecipato, l'invito alla serata di domani, il programma del festival di stasera.
Sui social gli amici, gli amici degli amici, i colleghi di lavoro, gli amici dei colleghi.
La società per cui lavori, l'univeristà che paghi, l'università che vorresti fare, la società di lavoro rivale alla tua, lo studio di quello che l'ha svoltata.
Può ordinare un nuovo paio di scarpe, il nuovo disco degli Autechre, chiamare una escort che magari pratica il bunga bunga.
L'interspazio ha al suo interno, senza che tu lo possa toccare con mano, tutto quello che puoi toccare nella realtà, o quasi.

Il futuro di oggi

Se è vero che la matematica è perfetta, allora è un metodo imperfetto di discrevere l'esistente.
Noi creiamo metodi di rappresentazione secondo quello che conosciamo.
Probabilmente le matrici di trasformazione globale sono più simili a linguaggi programmazione.
La tecnologia e la globalizzazione hanno cambiato radicalmente la società moderna, portandoci a un punto in cui il lavoro si fonde col privato, in cui la condivisione punta verso la totalità.
I momenti della vita di un individuo si fondono sempre più, arrivando a rendere difficile l'identificazione di attività o ambienti per il momento stesso.
Probabilmente in un possibile futuro la mobilità e la completa fusione degli aspetti vitali saranno tali da non rendere più necessaria una dimora fissa, così come un luogo di lavoro, probabilmente la necessità sarà quella di ambienti polivalenti intercambiabili tra loro.
Se questa completa condivisione da una parte minaccia la privacy dell'individuo, dall'altra rende sempre più diffusa la condivisione, e la condivisione genera comprensione, creando quindi una tolleranza per ogni aspetto degli altri e ogni suo comportamento.
Probabilmente però la comprensione totale è troppo prossima all'utopia, genererebbe esseri completamente responsabili e coscienti del mondo circostante, rendendo inutili i centri del potere e le leggi: Anarchia.

Il futuribile è incerto, e può riservarci di tutto, anche se è facile pensare a un prossimo controllo globale, è bello non dare per scontato che il posizionamento dell' individuo al centro del sistema stesso, può portare al reale controllo di tutti, questo chiaramente se il singolo sarà pronto.

sabato 23 ottobre 2010

Mi chiedo quanto sia la vita media di quelli come noi.
E' molto difficile il rapporto tra il fattone e la malattia.
Purtroppo se non hai troppo riguardo per la tua salute e fumi un pacchetto di sigarette al giorno, qualche canna, e appena puoi ti dai al bere, non è che puoi aspettarti di essere sempre in salute.
Il problema maggiore è gestire la malattia quando il richiamo dei vizi è forte.
Scatarri marrone ed hai la febbre, ma le canne o i bong li fumi lo stesso, e se ti rimetti un attimo, anche le sigarette.
Ci sono persone che non differiscono molto da me in quanto ad etica ed ideali, eppure non fanno uso di niente.
C'è una differenza sostanziale nell'approccio alla vita, come due materiali che sembrano simili ma sono stai creati con procedimenti differenti, la chimica è diversa.
C'è chi non vuole sfondare, e chi vuole e ci tiene tanto a godersi il successo, io vorrei solo ottenere risultati tali per cui potermi distruggere completamente senza rimpianti, come quando cala il sole in spiaggia e il bambino distrugge il suo magnifico castello di sabbia, frutto di un accurato e lungo lavoro.

Qualche riga per stasera.

Ho una bicchiere di vino non male verso il fondo,
La fronte calda e aspetto la drum & bass.
Non c'è niente di meglio della drum & bass, mi viene da pensare.

Cara, possibile che voglia ancora il tuo bene quando non riesco a non sputarti in faccia tutto il mio acido? Anche se è evidente che proprio non ci intendiamo... manco a letto sai... avrei voluto accennare alla cosa, per ferirti, ma non ne ho avuto modo.
Forse è questo malore che mi porto avanti da due settimane? Chi è che si porta la febbre avanti settimane? Cazzo...
Poi telefona mia madre, mi passa mia nonna, lei sta morendo, si sente tanto dalla voce, se non trovo il tempo di andarla a trovare probabilmente non me lo perdonerò mai.
Gli orrori passati del mio piano di studi si ripresentano in procinto alla fine, e anche fare ciò che più mi piace, diviene un peso.
Al lavoro sono assente da lunedì, motivi di salute.
Alla gente che incontro paio normale, sembrerebbe addirittura piacevole, nella mia socialità.
Oggi ho pulito tutta casa, incredibile. Incredibile almeno quanto la merda che ho trovato in giro.
Ho la gola come secca come se fosse morta, ma ci fumo sopra. Sigarette.
La ganja che gira in sti giorni è stana, ci buttano sopra una merda particolare.
Vai a vedere te il proibizionismo come ci ha rovinati...
Dico quattro cazzate e rifletto su come il governo italiano mi abbia peggiorato la vita.
Credo che i primi tagli sulla cultura siano stati quelli che hanno fatto fallire mio padre, e poi divago sul fatto che gli schiaffi per avergli rotto pacchetti interi di sigarette sono stati ben dati.
La fini giovanardi ha permesso la diffusione in ambito scolastico delle droghe pesanti, e tutta la merda di politica che hanno fatto negli ultimi anni, ha rovinato un pò tutto e tutti.
Lo stato nel quale sono cresciuto è il mondo che conosco, non so se sia così pure fuori, probabilmente la cospirazione è mondiale.
Inizio già a stare un pò male, sono combattutto tra il prendere una tachipirina o l'uscire a comprare una boccia di vino.
So che ho dei compiti precisi, e che non devo scialarla, almeno oggi, ma il mio flusso di coscienza mi porta altrove...
Accendo una sigaretta e vorrei andarmene a letto, perchè ultimamente i miei sogni sono misericordiosi.
Non capisco se sono già un pò brillo o se ho la febbre, forse il letto è davvero un oggetto buono, basta che sia progettato per dormirci bene.
(pè scopare credo vada bene anche il pavimento, ma senza uscire di casa è normale non battere chiodo)

Nel frattempo so che ho da finire questa prima parte per la tesi, e che stasera ho una cena, e dopo Hype, possibile che sia già nella merda ora?
Non è che sono trasandato, trasando costantemente.
E tutto questo con molta serenità, potrei fare finta di niente seduta stante.

martedì 19 ottobre 2010

Non sto affatto bene, sento che non sto affatto bene.
La temperatura del corpo sale, e l'unica cosa che vorrei fare in realtà sarebbe solo svegliarmi sano, ed andare al lavoro. Ma meglio così, lavorando da casa se sono abbastanza in condizioni, recupero quello che non ho fatto oggi per la tesi.
Gli imprevisti accadono sempre quando meno te lo aspetti, ma non è che io sia un tipo previdente.
Il fatto di non avere riguardo delle mia salute precaria è proporzionale. Se stessi da 10, probabilmente mi farei le pere.
Ci sono differenti gradi di sopravvivenza.

Non rispondo alle telefonate, metto su "music for airports" di Brian Eno

INCISO a milano.
relazioni(frasi random):
:

Ti sei vista in foto? Stai imbruttendo. Conciata così mi hai fatto mezzo schifo.
Non credo che riuscirei con te, adesso.
Fatti ricoverare, non sei normale.
Se non fai i pompini, come fai a scopare?dopo un rapporto.
Bella merda sto film eh! dopo essere stati al cinema.
Si, comunque sei una stupida. Avevi ragione a dirlo, sei troppo stupida.
...

amich(frasi a estrazione)e:

Sei sempre più grassa, fai cagare.
Senti, facciamo una gangbang qui coi coinquilini.
Se vuoi fare una scopata per me si può fare, ma finita li.
...

MI sveglio da un mezzo coma, pulisco dei piatti, faccio da mangiare e ceno.
Non sono lucido per scrivere una mail a lavoro, immagino di aver scritto merda.
Prendo una tachiperina, cerco di trovare qualcuno che mi porti del cibo a casa domani, delle medicine...
Credo che dovrei lasciar stare l'ultima ragazza, quando non so cazzo fare vado sempre a cercare di riallacciare con l'ultima ragazza. Quando mi dice cha ha da fare, penso che avrei anche potuto dirle che si, è tanto figa e le fanno tutti i complimenti, ma proprio non sa scopare, dovrebbe fare come sua madre, iniziare a fare pilates, che magari così si rende conto di avere qualche muscolo dentro la figa. Ma basterebbe anche solo muoversi un pò più convinta, tanto per cominciare... insomma, un disastro.
Poi ritorno al normale offuscamento degli occhi e dei pensieri, non capisco bene... la febbre resta li dov'è. Il disco di Brian Eno sarà già passato 4 o 5 volte.
Lo rimetto da capo.
Non ho apprezzato quello che è successo negli ultimi giorni, complicazioni riguardo la possibilità di andare all'estero, il lavoro che interferisce con la tesi, e un presente concretamente riduttivo che intralcia un futuro di possibilità. Nervi.
Probabilmente arriverò alla calma assoluta, prima o poi, lasciando nervosismi vari a chi ci tiene ad averli.
Per ora è la complicazione. Teso.
Chissà se questi sono i passi giusti, mi sono troppo incanalato o è solo un impressione?E poi, che vita voglio fare?
(ora e poi)
Guardo fisso, a volte proprio non capisco dove sto cercando di andare.

lunedì 18 ottobre 2010

Lunedì.
Qui a lavoro non c'è molto.
Esco per il pranzo, saluto amici che lavorano al bar.
Tutto sembra tranquillo.
Il tempo è grigio ma non piove.
Tutto tranquillo.

So che sono nel mezzo a una tempesta, ma oggi è tutto tranquillo.

giovedì 14 ottobre 2010

La "civilizzazione" del potere

In italia le persone vengono distaccate dalla politica grazie a fatterelli di gossip e cronaca nera.
In buona parte del mondo mediorientale invece la cronaca nera riguardo crimini in famiglia e uccisione di donne per adulterio o frequentazioni non apprezzate dalla famiglia, non è cronaca, ma tradizione.
L'inciviltà mediorientale del potere patriarcale è una barbarie che non riusciamo a concepire in occidente.
Le persone qui non accusano e lapidano, ma accusare e lapidare persone comuni per "peccati comuni" distoglie da un sistema di disuguaglianza che accumola il potere e giustifica in tal modo anche l'utilizzo della violenza da parte del sistema stesso.
Per questo motivo i nostri media organizzano lapidazioni verbali pubbliche in programmi di approfondimento sulla cronaca nera, così da far accanire le persone nel prendere le parti di qualcuno in disgrazie private di altri.
La civilizzazione però ha fatto molto di più, il processo pubblico è divenuto show, così come un giallo si cerca quindi di trovare il colpevole prima che lo scoprano gli altri, ci si affeziona alla vicenda e si prova compassione per la vittima, sentendosi così umani... commuovendoci della nostra umanità contro il male nel mondo.
Nel frattempo nessuno si lamenta del fatto che il nostro paese stia andando a rotoli, che ci sia una catastrofica crisi etica e morale.
Arriveremo al punto in cui si potranno comprare i cimeli degli omicidi, magari acquisteranno un certo valore, o faranno un bel museo a erba, con tutti i dettagli del delitto.
Nella civilizzazione quindi chi detiene il potere ha solo cambiato i metodi per mantenerlo, metodi più elaborati, e ci parla con una voce diversa, non una voce che incoraggia a mantenere l'onore della famiglia con l'omicidio, ma una voce che ci protegge dagli orrori, il messaggio però rimane lo stesso, ci sono tanti mali (disonore/omicidi)\ e ci vuole qualcuno che tuteli, perchè le pecore non fanno da pastori, e il lupo è sempre in agguato.
Così il pastore ha bisogno del suo bastone.

mercoledì 13 ottobre 2010

Critici naturali

Le seguenti righe trattano i pensieri di un potenziale critico di moda, un aspirante critico di moda. Un critico particolare, come un enologo che cerca la sbronza, e i vini buoni vuole berseli, perchè sputarli sarebbe come sputare nel piatto dove mangia.

Si, sto cercando lavoro come critico di moda.
Come un cane da tartufo che annusa annusa, poi un tartufo glielo devi dare...
Quindi vedi vedi figa e riconosci il vestito che tira... poi...
Ma i vestiti da donna non servono a fartelo venire duro?
Si, vabè, la moda da uomo è una cosa che esiste solo per simulare la parità dei sessi.
Così niente lavoro, questi stilisti presuntuosi... che poi una scarpa col tacco non è altro che un piedistallo per figa...
Queste donne così presuntuose... camminassero scalze.
Così me ne vado come un animale che cerca altri territori da marcare, perchè in questo ci hanno già pisciato tutti.
Cane.
Ringhio.
A stomaco vuoto cerco di stuccare a sborrate il mio articolo non scritto.
Jil Sander propone, tra le tante cose, un bel vestito con shorts incorporati e apertura sul davanti con un unico bottone a vista, il rilancio della sborrata frontale raggiunge notevoli livelli di classe, vestito da disintegrare nel primo cespuglio di rovi per valutarne a pieno le potenzialità. Altri vestiti a manica lunga, che finiscono sopra il ginocchio, vengono presentati con stivali neri da pioggia in gomma, per le scopate nelle foreste più impervie.
Marcata la contrapposizione con gli abiti di Joe Galliano, presentati in sfilate scenografiche ed indossati da passere di categoria superiore. Evidente nel trucco delle donne è l'impostazione a bambolina. Abiti per sfondarle tutte. Molto tessuto ma morbido sui corpi, così da far vedere e non vedere le forme delle modelle. Bamboline di tutti i colori, compreso il modello scolaretta.
Ottimi abiti da stupro.

domenica 10 ottobre 2010

grigio

Sempre meno speciale.
Non posso fare a meno di carburare dalla cena ed in serata.
Una volta fuori farei un mutuo per andare di fuori il più possibile.
La serata non è mai particolare. Fantasmi di entusiasmi deceduti.
In fine settimana sveglia tra le tre e le 5, per giornate che volano soffiate in qualche sigaretta.

venerdì 8 ottobre 2010

Dove sei?
Ah, eccoti qui... cara.
Possibile che ti bagnino sempre! Poi fai quella cenere dura... che cazzo ti buttano dentro?
Si, ora ti metto a letto nel tuo lenzuolo, ecco, così.
Cara...
Sempre bello come le prime volte eh... accontentarsi delle piccolo cose.
Tutto direttamente derivato dalla signora Flora, carta inclusa.

Sulla punta del tizzone anomali scoppiettii.
Non capisco bene cosa sia.
Cenere dura.

giovedì 7 ottobre 2010

All day long

Alessandro ha pensato:
"Si, cazzo si... tu sei la mia nuova droga"
Non si trattava di ragazze o cibo, o modi di dire... infatti non poteva che ridersela passando davanti a "l'ago magico_sartoria specializzata".
Questo accadde sere e sere fa.
Ora Alex ha le analisi al sert una volta a settimana e i suoi genitori lo tengono d'occhio spesso.
Stanco morto si ritrova al bar dove lavora un suo amico, si sbronza gratis.

Esco da lavoro e chiamo un amico per cercare di svoltarla.
-Che fai stasera? Andiamo a ballare?-
-Si dai, c'è anche un mio amico ok? Sono al bar, a lavoro, sentiamoci dopo-
Mentre torno a casa mi ferma una figa per strada.
-Lui lui lui!-
-Chiedigli prima quanti anni ha-
Rispondo 22.
-Perfetto, posso farti un intervista?-
-Va bene-
Mi chiedono un argomento a piacere.
-Brodway, brodway!- continua a ripetere quello che sembra il regista.
Gli dico -Bella macchina fotografica, riprendete con quella?Vi trovate bene?-
Lui mi batte il 5 e dice che in pochi conoscono la mark 3, poi mi spiega che sfuocherà tutte le luci della piazza sullo sfondo.
-Brodway!- ripete.
L' intervistatrice è una studentessa e il team è di non so quale scuola, non chiedo per paura che mi dicano mediaset school o simili.
Lei è tutta carina, mi fa dei complimenti, mi sta stretta e mi intervista con uno sguardo provocante, volto volto, pochi centimetri.
Sono socievole, faccio battute, vorrei chiederle il numero o qualcosa, ma a fine di tutto il regista prende il sopravvento.
Mi chiede il nome e ringrazia, faccio altrettanto e me ne vado.
Mi gira il cazzo non aver fatto un passo in più, torno indietro e chiedo da accendere, poi me ne vado definitivamente.
Rivedrò qualche giorno dopo la ragazza solo su un manifesto di una pubblicità nella vetrina di un negozio in via torino pensando "cazzo...".
A casa scongelo carne che ho in freezer da mesi e condisco con maionese, prima volta che la compro in 4 anni che vivo da solo.
Non ho alcolici e ho bisogno di carburare.
Arrivo con discreto ritardo alla serata.
Due amici e Alex, l'amico dell'amico.
L'avevo conosciuto l'anno scorso.
Aveva un buco in testa al tempo e lo stavano medicando: risultato di un tentato suicido cercando l'investimento, l'autista scendette per ammazzarlo di botte.
Andiamo a bere qualcosa in un bar di cinesi, ho bisogno di carburare.
Bevo molto più degli altri.
Giro di svariati amari per me.
Ho pochi soldi ora.
Il buttafuori fa lo sgarbato milano style, diciamo la lista ed entriamo.
La serata è deludente come da prospettiva.
Cerco di tirare su Alex il depresso cronico, che è un musicista, gli dico se gli va di suonare insieme, mi farebbe piacere...
Finito tutto ho il portafoglio vuoto e zero sigarette, un peruviano in sedia a rotelle senza gambe mi lancia quattro parole alla fermata dell'autobus.
La mattina dopo sono sbriciolato appena sveglio alle cinque del pomeriggio.
Ci sta che questa laurea in ballo e il lavoro, e tutto il resto, mi stiano distruggendo.
Non ho più il tempo per struggermi giornate intere dentro i miei pensieri.
Gli impegni e le prospettive mi affollano il cervello rubando la riflessione, che giustamente reclama.
Un paio di esami di merda indietro, roba di cui non mi fotte un cazzo e presentare la tesi, poi sarò fuori.
Parte la super iniziativa anti decreto gelmini e mi faccio carico di qualche sciocchezza, ma la nave che affonda la lascerò a breve.
Questo è quello che spero.
Mi hanno imbarcato che già faceva acqua, mi hanno ammazzato di botte e di sicuro non sono il benvenuto.
Questo fin dal liceo. Falliti e stronzi sono molteplici nel campo dell'istruzione. Gente che non ha nulla a che fare con l'insegnamento. Una persona in particolare nel corpo docenti speravo morisse nei modi più disperati.
Dopo essere giunto alla conclusione che il metodo migliore sarebbe stato infilargli una bottiglia nel culo e provocarle un emorragia interna con un calcio in pancia, ora penso che mi piacerebbe solo vederla con la vita rovinata.
Vederla ammettere di essere una stronza isterica che sfoga i suoi problemi sugli altri abusando del suo potere.
Non sono tagliato per il lavoro da otto ore al giorno in un ufficio, ma gratifica, meglio del macinamento progressivo dei sogni da parte della solita docenza di paraculati.
Voglio andare via da qui, ma non immagino più di volare fuori dalla mia finestra prima di dormire.
Ultimamente, stanco morto, cado in un sonno senza sogni.
Sempre meno tempo per me, e i pochi momenti che mi rimangono, o sono troppo stanco, o risale tutta la malinconia del dolore degli eventi di una vita ancora breve ma intensa, per la prima volta capisco realmente il significato di "mother" dei pink floyd; poi guardo aventi e vedo la salita, non so dove porti, ma ho bisogno di andare avanti.
Sudo.
Qualche sera fa alla fermata dell'autobus un ubriaco mi ha detto:
-Tu diventerai un grande-
E mi è presa mezza bene, poi mi sono sentito un coglione.
Voglio riconoscimento da parte della gente, come se un pò di attenzione distribuita fosse come un affetto.
Mi telefona mia madre e cerco di tenerla più del solito al telefono.
Non riesco più a vedere le persone come un branco di animali perchè sono sempre più dentro al sistema.
Animali indaffarati.
Prendersi troppo sul serio è la reale autodistruzione.
Quando nella folla tutto fatto il suono delle voci si fa simile a quello delle cicale, allora li finalmente te ne tiri fuori.
Come osservatore esterno capisci quanto sia semplice e piccolo tutto quanto.

Swzz mi ha chiamato e mi ha detto che dei ragazzi mi soprannominano in qualche modo strano, legato al chiavare e poi mandare in culo le ragazze, gli ho chiesto perchè e lui mi ha detto che sostengono ne ho la faccia.
Chiamo la mia ex via webcam e cade la linea, lei chiaramente scompare, vado dal vicino a farmi una canna e lavorare a un montaggio semplice che mi hanno affidato per sta cosa della gelmini.
Sono solo come un cane. Non ho neanche quel giro che suppongono i coglioni che non mi conoscono.
Il cinese al lavoro cerca di attaccarmi ogni volta che può, oggi lo fa dopo una mia affermazione sulla coscienza collettiva.
Mi attacca un mio compagno quando in università sostengo che l'università dovrebbe ruotare attorno all'individuo e non l'individuo attorno all'istituzione.
Il sistema per funzionare si autoprotegge.
Fino a qualche anno fa non pensavo che gente della mia stessa età potesse essere così chiusa.
Sono sicuro di non avere la forma giusta per restare mattone nel muro.
Due ore libere la sera tornato da lavoro, domattina me la sono presa libera. Mi metto a letto, chiudo gli occhi e immagino.