lunedì 28 febbraio 2011

la gente impazzisce.
ilyfvilygluhjvglufclvjy

sabato 26 febbraio 2011

il principio dell'evoluzione?

una delle migliori qualità di noi sconvolti è che siamo disposti ad ascoltare tutto, e valutare la possibilità che i fatti anche più assurdi siano reali.
la maggior parte delle persone non si informa su argomenti che ritiene assurdi per principio.
su questo si basa il controllo delle masse da parte del potere.
per noi è impossibile accettare che una sola visione delle cose sia quella giusta, e questo perchè se così non fosse, ci saremmo rimasti sotto.
non abbiamo la tendenza a prendere per vero tutto quello che sentiamo.
abbiamo però l'esigenza di una valutazione ragionata di più punti di vista rispetto a una a una certa questione, non riuscendo a chiudere mai le possibilità di realtà secondo un un:"le cose stanno esattamente, solo, e per sempre, così"

sacro graal

Questi vizi sono una costante.
L'unica, nella sfiducia.
Qualcosa che probabilmente ci porteremo dentro tutta la vita.
La passione per prendere il volo, e innalzarsi via da qui.
Lo puoi vedere dal brillare degli occhi.
Meglio di una scopata a volte, perchè te la godi senza doverla condividere, solo.
Non ci si può fermare, nella dissociazione.
Non siamo gente che percorre strade a metà, e più vado in la, più voglio allontanarmi.
Ora non resta altro che indurre la botta senza l'ausilio di sostanze, così da tutelare il corpo,
Poi,
mi allontanerò,
sempre di più.
Da lontano vedrò il vostro mondo come un puntino all'orizzonte,
e ricordandomi a malapena del marciume che rappresenta, respirerò un nuovo mondo a mia immagine e somiglianza, prima di venire annientato dall'alienazione,
non riuscendo più a comprendere
quella che sarà la mia pazzia.

mercoledì 23 febbraio 2011

Last chance

Grigi dorati sulle mie cartine.
Un torsolo di mela e un pezzetto di fumo da strada.
Le casse dicono:"...Country boy, ain't got no ills.
Country boy, don't owe no bills..."

Metto in tasca l'ultimo sbrillo con gli alieni e mi incammino.

venerdì 18 febbraio 2011

forse il problema è solo che si spera sempre di guarire.
La cura probabilmente è sfarsi e scopare, senza pensarci troppo.
Sesso droga e rock'n'rolla, come silvio.

una merda.

Sembriamo tutti un pò depressi.
Tutti inteso con noi, quei soliti stronzi depressi.
Neanche ci reputiamo tali.

Mi vivo addosso sempre di più, cerco sempre di smetterla, ma ho difficoltà a vedere le prospettive.
"E' un ragazzo intelligente, ma si applica poco", le frasi dei miei prof ai tempi del liceo.
Mi sembra sempre che le cose vadano in peggio, si sgretolano e si scuriscono, poi i pezzetti si allontanano l'uno dall'altro, e io non riesco a coprire le distanze per unire i pezzi.
Poi mi riprendo, cerco di fare il possibile, mi convinco nella svolta, questa volta cambia tutto, sarò valorizzato, felice, farò quello che mi piace fare etc et chiacchere.
Il mio costruito viene distrutto, ritorno nella mia merda, poi piano piano divento di umore medio, grigio, prima o poi ricontinuo a sperarei e il ciclo riprende.
Ogni volta che tutto cade rivedo le rovine delle altre demolizioni a cui ho assistito.
Ogni volta che mi riprendo ridefinisco gli obiettivi minuziosamente.
Il ciclo potrebbe interrompersi in due modi molto semplici:
Il totale fallimento,
La realizzazione.
Non vedo un fallimento parziale o una realizzazione a metà, questo farebbe solo continuare a girare la ruota.
La cosa che mi indispone sono quelle macchie che le canalature della mia personalità hanno assorbito.
Un pò come il catrame sempre più visibile sui miei denti.
Se non presto attenzione alla mia salute fisica ed emotiva, probabilmente proprio mentre sto per svoltarla tracollo nella merda.
E' questo il problema, oltre alla possibilità di non svoltarla mai, sentirsi una brutta persona.

Lo squallore intrinseco della sopravvivenza non deve sminuire la meraviglia della vita.
La cosa migliore sarebbe non passare da un punto di vista all'altro, ma essere contento di questa ambivalenza, senza annullare un fattore con l'altro.
Lo squallore l'ha creato l'uomo, senza di esso la sopravvivenza è solo meraviglia della vita.
La cosa da fare è semplicemente prendere le distanze da questo, dopo averlo conosciuto per potercisi difendere.
Devi raschiare le macchie, ridefinirle.
Prendere l'incertezza della casualità più serenamente.
Insomma, devo darci un taglio, tanta strada da fare senza pensarci.

giovedì 17 febbraio 2011

Antenne e Cavedani

Sembrerebbe quasi che la malinconia della vita prenda sempre il sopravvento... é difficile stare dietro a se stessi, figurasi al susseguirsi di eventi che richiedono la tua prima persona come fattore attivo di un'equazione chiara sino al 3 passaggio: il segiuto sono tentativi, sono ricerca di una soluzione che nasce dal bisogno di far tornare tutti i quesiti di partenza.
Quindi l'equazione potrebbe anche autorisolversi? mostrare spontaneamente i passaggi da seguire?
Forse piu che alla soluzione dovremmo pensare a giocare con cio che abbiamo in mano, saper godere di cio che è, lasciando al singolare Dio di ognuno la facoltà di presentarci il poi cosi come lo creiamo noi(ricordate, no, che siam oparte attiva!?)

Fino a qui tutto bene.

Purtroppo la statistica, scienza su cui si basa la nostra società(apparte evidenziare il concetto di :CHEMMERDA!! ricorderei che la soggetività viene ammazzata nella bisogno di standardizzare la possibilità di risultati, per ottimizzare il rischio di non cadere nei margini assicurativi di un qualche assicurazione sancita su sanità, vita o checchèsia), evidenzia il concetto di indeterminatezza: non è mai possibile stabilire con certezza assoluta(100%) un qualsiasi evento. rimane sempre una parte,minima, incalcolabile, di rischio.
Il rischio che qualche stronzo che credevi condividere i tuoi concetti, principi di libertà, diritto e rispetto ti regali tre giorni di "speciale" pernottamento e ti renda cosi famoso da rilasciare pure autografi...
un semplice esempio per dire che ogni situazione puo evolversi in migiaia di modalità inaspettate, variabili incalcolabili in un equazione; variabili di cui bisogna tener conto e cui dobbiamo esser bravi a saper rispondere prontamente.

Fino a qui tutto bene.

sul cio che è stato viene tutto facile. Gli elementi gli abbiamo, l'accaduto è accaduto, il passato è passato, il fatto è evidenza, le emozioni sono felicità o angoscia. Tutto vive ogni istante dentro di noi.
é cio che verra che noi non conosciamo; che incidanza ha questo beneamato futuro sul crearsi dei nostri sentimenti? con la divisione che regna oggi a giro per il mondo sembra un continuo scappare dalla paura: paura di ammalarsi, di non arrivare a fine mese, del tipo dall'altra parte della strada...
Ma dobbiamo essere in grado di mandare a fanculo tutto cio, noi stessi in primis, il nostro egocentrismo ci pone al centro di un mondo in cui magari non entreremo mai veramente a farne parte, non sino a che ne avremo paura...
Gioire dell'oggi aspettando impazientemente il domani? chissa se questa potrebbe essere la risposta di tutte le equazioni a 'sto mondo. Ovviamente a noi è richesta una non staticità, insita nel fatto che non siamo noi il mondo ma che siamo parte attiva della sua espressione e realizzazione.

Sperando solo che il vuoto ci accompagni dolce nella caduta della nostra vita...

_bj_


p.s.: SPLASHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ci arrivo sempre un po' dopo...

...e questo blog è entrato da un po' nel suo 6° anno di vita!
Onore a te, Force, che l'hai mantenuto in piedi nonostante il mio prolungato mutismo e la sparizione completa di Mastro Bojola e di Pippo.
Stiamo invecchiando, ci stiamo(o ci siamo) bruciando(bruciati), ci stiamo incasinando.
Ma alla fine ci si ritrova sempre, anche se siamo in posti diversi del mondo...
Un abbraccio al resto della banda inutile.

Simo

mercoledì 16 febbraio 2011

...a volte ritornano.

In punti diversi del mondo. La vita va, in sincro. Il peso delle responsabilità inizia a farsi pressante. Il peso che puoi sostenere, a disposizione delle dipendenze, cala proporzionalmente. Provo a smettere con i cicchini allora(ché magari smetto di tossire catrame). Incremento l'uso di thc. Per bilanciare, e mi aiuta a non sentire l'astinenza dalla nicotina.
Qui in spagna costa praticamente meno il fumo che le sigarette, mi sembra una scelta doverosa.
Ma è controproducente.
Ho una grande possibilità: qui in Spagna l'Università è seria, al contrario che a Firenze. Potrei realmente imparare qualcosa.
Dopo tre anni a studiare giornalismo in Italia, la prima volta che qui sono entrato nel set professionale all'interno dell'università, mi sono sentito un mongoloide. Tutti si muovevano, perfettamente a loro agio. Beh,in 3 ore mi hanno: -insegnato ad usare un mixer audio da cabina di regia, -dato le basi del mestiere di tecnico del suono, - fatto registrare un pezzo di trasmissione.
E questo è solo uno dei corsi. Avrei potuto seguirne altri, ma durante il primo quadrimestre sono stato veramente troppo gonfio per farlo.
Dovrei smettere anche con le canne.
Ma poi ho paura del riniziare a bere come un coglione, come ogni volta che la legge mi ha impedito di fumare per qualche tempo(Ser.T. dimmerda, dovreste eplodere).
Dipendenza scaccia dipendenza.
C'è da vivere, cazzo...
E porca puttana, mi vergogno di ripresentarmi su questo blog con cosi poco da dire, dopo tutto questo tempo. Anche se magari, di cose da raccontare, ce ne sarebbero.
Quello che latita è il cervello, annacquato come un cocktail fatto male.
E inizio a pensare di essere un disadattato.
Finedelletrasmissioni

S. (vi ricordate?)

martedì 8 febbraio 2011

Insonnia.

Si, ho il mio penultimo esame universitario dopodomani, non so un cazzo.
Magari fosse da studiare, quei fottuti esercizi... ho anche pensato di smollare, quello che dovevo imparare l'ho imparato, ma lasciare così la laurea a due parziali dalla fine...
Mi sento un pò un fallito, non riesco proprio a fare le cose di cui non mi fotte un cazzo, la gente che conosco in università è avanti a me in specialistica e quel fottuto esame l'ha dato da un pezzo.
L'esame che testa i miei limiti.
Dipendente dalle dipendenze o dalla dissociazione, non so, in situazioni come queste, finendo il fumo mi stecco un pacchetto abbondante di sigarette al giorno.
Inizio a sparami video su youtube, quelli degli albori della mia adolescenza, quando ascoltavo punk rock.
Rispunta quell' autodistruzione che rimane li fissa, di solito, in un angolo del cervello, alla penombra.
Rivedo davanti tutta la mia vita, e le cause del mio essere sconvolto, dissociato, non proprio a mio agio nel contesto sociale. Il punto di forza, la mia debolezza.
Nonostante io abbia sempre pensato alla "regina" di cuori delle droghe, anche prima di provare l' ebrezza dell' acol, per vari motivi ho finora lasciato stare.
Vorrei magari aiutare un amica in difficoltà.
Questi problemi a quest'età di norma sono da svoltare e non assecondare.
Se avessi il cash mi piazzerei in una villa con lei finchè non si disintossica, ma non è così.
Il rimedio da fattone si propone come un rito mistico purificatore, e dopo video su video di ex tossici, leggo ampia documentazione su questo nuovo metodo naturale disintossicante e legale(seppur difficilmente trovabile), boh, magari come prima cosa sarebbe bene riuscire contattarla.
Poi vabè, penso che devo andare a letto, che anche oggi non ho concluso un cazzo.
Cerco di prendere sonno e le navi fantasma del mio esame tornano a navigare nel mio mare tetro di pensieri.
Non dormo per mezz'ora, penso di studiare, poi mi alzo e continuo a leggere stronzate in giro, sul web.
Una mia amica ha pubblicato con mio nome e cognome una mia citazione riarrangiata in una sorta di discorso di poche righe.
Una cosa riguardo l'amore o l'innamorarsi.
A prescindere dall'immagine cinica che fa di me, veritiera o meno, penso che se vedo una persona che non vedo da mesi e ci cui parlo un ora, e questa mi cita subito, è perchè è rimasta colpita positavemente o negativamente da quello che ho detto?
Probabilmente la cosa è meno profonda, le frasi schiette e ciniche sono d'effetto, e ci sta anche che faccia figo scriverlo, senza neanche pensare al perchè qualcuno ha detto qualcosa.
Come al solito condivido i miei pensieri senza filtro, e gli altri non solo non abbattono il loro filtro, ma grazie a quello probabilmente non riescono neanche a percepire il senso di quello che gli si dice.
Arrivare dritti al punto non significa essere profondi come una pozza d'acqua.
Ricerca di semplicità nell'esposizione. Perchè il messaggio sia diretto al confronto, ma il confronto non avviene, al massimo quel messaggio potrà essere messo in una teca da qualcuno.
Così tiro altre due ore sveglio, dormire non ci riesco.
Fumo qualche altra sigaretta, e non studio, un esercizio di quelli dura almeno un ora, e non voglio fare ancora più tardi.
Non riesco comunque a dormire.
Domattina sveglia alle otto, di nuovo il quel luogo ostile di ambiguità commerciale che è la mia università.
Pensavo che avrei trovato un ambiente creativo quando sono entrato, invece ho trovato solo l'ultimo trend, che è anche essere sessualmente ambigui. Non solo questo, anche vestiti con colori a tonalità pura e molto saturi, poi la gente non sa neanche decidere una paletta colori in una tavola che non sia di quelle già fatte.
Certo, se non sei gay o almeno un pò gay, comunque resterai un pò fuori dal giro.
Puoi anche essere etero, ma basta che il tuo abbigliamento dica l'opposto.
Mi sono anche scopato la più figa dell'università, nonostante lo sciattume che porto addosso, però ambientarmi li è altamente incompatibile con la mia personalità, più che altro per l'impostazione da secchioni che ruota attorno a quest'istruzione mnemonica di merda che non da spazio all'individio.
VECCHIUME
Pensando ai problemi della mia laurea, rincuora la foto di Paul Arden della classe, dove il ragazzo "fuori dal coro" lavora già in grafica.
Doverosa la citazione "Le persone normalmente etichettate come brave a scuola ottengono un lavoro a seconda delle proprie qualifiche (il passato) e non in base alle loro vere ambizioni (il futuro)."
Però a me sta cazzo di laurea me la devono dare, poi mi levo dai coglioni, davvero, non vedo l'ora!
Me lo fate passare sto cazzo di esame di merda!?


p.s.
L'esame in questione è preso dalla facoltà di ingegneria, dichiaratamente a "scopo di conoscenza generale" e inutile in ambito professionale, come detto dallo stesso professore a inizio corso.
Ci fan fare ste cagate, poi non abbiamo neanche un esame di estetica...

sabato 5 febbraio 2011

Si, volevo farmi due ristate.
Tutto intorno ingiallito,
le casse sfrigolano,
deve esserci un contatto.

giovedì 3 febbraio 2011

Galline dalle uova nere

"sfotta ttuti cose fogli, dichiara Imps vengo qui, bene!?"
"Guarda, mi dispiace, cosa vuol dire "sfotta"?
Non capisco cosa vuoi... poi noi non c'entriamo, devi andare all'Imps..."
"Salve, lei aveva un appuntamento?"
"Si...alle 3"
"Si accomodi sulle sedie rosse"

"Dopo questa laurea ci starebbe bene una palletta d'oppio"
Dico ridendo, Rutz che so può procurarlo risponde "Nono, sul serio!"
Come non appoggiarlo...
"Una giornata sdraiato, cazzo!"

"No, comunque sai, ho deciso che non la prendo la cittadinanza italiana, mi vergogno, mi basta quella rumena"
"Ma hai già pagato, prendila, no?"
"E che me ne faccio?" ride.

Sul 5 siamo una trentina di persone.
Non conosco nessuno, neanche di vista, gente che va, dove?
Io a casa, ho voglia di svoltarla, rinfrescare il frastuono che ho nella testa.

La signora in ascensore mi chiede che cosa studio, le dico quello che studio,
"sei un misto tra tuo padre e tua madre, ti ho già detto che tua madre era molto bella?
era bellissima, ed educata... tuo padre era un pò più vivace, ma lei..."
E guarda sorridendo verso l'alto.
"Mi fa davvero piacere sentirglielo dire signora"

No, le uova nere non sono d'oppio, ma di fumo a 13 euro al grammo,
questa città non è più conveniente su niente.