sabato 17 dicembre 2011

incubi da sveglio

CENERIERE PIENE.
CUPI ORIZZONTI DI SIGARETTE, TAPPI DI VINO E PEZZI DI CARTA.
TAVOLI DI ANGHERIE E SEDIE FATTE SOLO DI GAMBE, SENZA SEDUTA, COSì COME A DIRE:
SEDETEVI ANCHE VOI QUALCHE SECONDO, NON BADATE AL CONTESTO, APPROPINQUATEVI SU QUESTA COMODA SEDIA; POI, TUTTO AD UN TRATTO LA MUSICA CAMBIA E RITMA CUPO E DURO UN SUONO DA CINGOLATO METALLICO.
E' UN PATTERN RIPETITIVO DAL SUONO DI UNA VECCHIA DRUM MACHINE, UN Pò RUVIDO E UN Pò DI CARTA, FINCHE' NON SI SCIOGLIE TUTTO, COME SE UNO SMOTTAMENTO DEL TERRENO, O LE BASSE FREQUENZE NELLA CASSA TORACICA, AVESSERO FATTO
A GOCCIOLONI LA REALTà.
ODORI DI FUMO E CHIUSO, SPORCO E NEBBIA:
BENVENUTI IN QUESTO MINIMO SQUARCIO DI CITTA'.
INTERNI COLORATI E SMORTI, I PALAZZI GRIGIO FIERO.
IL SUONO DI UNA CAMPANA A UN RITMO CRISTIANESIMO DA FRA MARTINO.
MI SONO PIEGATO UN ATTIMO E SENZA ACCORGERMENE STO STESO AD AMMIRARE TUTTO DA LONTANO.
COME IMPRIGIONATO TRA COLORI, TROPPO SATURI DA METTERMI IN EVIDENZA.
DOPO TEMPO, DI NUOVO A TESTARE LA PARTE CUPA E BIECA, POI, SI ALZA IL VOLUME E I COLORI SI RINFRESCANO, QUASI PALPABILE UNA LEGGERA RUGIADA SULLA SUPERFICIE.
COME UN TESSUTO NATURALE CHE LUCCICA SULLE LE SUE FITTE TRAME SUPERFICIALI.
APRO LE FINESTRE E CAMBIO ARIA.
COME SE TUTTO QUESTO AVESSE UN SENSO, MI FACCIO LA MIA CONCLUSIONE E SPENGO LA SIGARETTA SOTTO LA SCRITTA CAMEL.

venerdì 9 dicembre 2011

Retroscena

Blob mi propina fiorello di continuo e non posso a fare meno di immaginare come sarebbe un programma così se lo conducessimo noialtri sfattoni. Inizierebbe con un invito, al programma suo.
Prenderei la parola e direi:" Chi è questo fiorello? Io non ricordo bene suoi programmi(mai visto uno), mi ricorda un film tipo quello di verdone sulla barzelletta del cinese. A dire il vero l'unica cosa che so su fiorello è questa qua:
Avevo circa 17 anni a casa della mia ragazza, con un nostro amico una quindicina d'anni più grande di noi.
Mentre dopocena ci passavamo il piatto con le righe stese, lui iniziò a raccontare di quando se l'è fatta la prima riga:
Avevo circa 26/28 anni, guidavo la macchina per (una starlette di cui non ricordo il nome...) e lei doveva andare la sera da fiorello, in albergo.
Arrivammo e c'era una stanza di accoglienza per gli ospiti nella suite, io rimasi li con l'autista di fiorello mentre lei e lui entrarono in camera da letto.
L'autista tirò fuori questa busta trasparente piena di polvere bianca e disse:"Ti va?"
Io che non l'avevo mai presa accettai e giù, una riga dopo l'altra.
Dopo 3/4 ore la starlette usci, e dopo di lei fiorello con la faccia ingessata paurosamente dalla cocaina.
In macchina lei mi disse che lui manco la toccò, stette tutto il tempo a parlare di se stesso e a stendere"
Dopo il discorso risate generali e "sniff.
Dopo il ricordo di questo episodio torno alla nostra immaginaria esibizione il tv, al programma di fiorello.
Non credo che crederebbero a questo fatto, o comunque non me lo farebbero finire di raccontare.
Eccomi di nuovo alla realtà di adesso, stretto coi tempi prima di dover lasciare casa per tornarci stramazzato stasera.
Ricordo i discorsi di gibber ieri sera: stronzate sulla democrazia e apprezzamenti governativi.
Ricordo che a suo tempo apprezzò anche di pietro, poi renzi e un altra serie di personaggi del cazzo e avvenimenti del cazzo...
Incredibile come certa gente si faccia fregare dalle apparenze e mandi giù valori spiccioli.
In realtà la cosa peggiore è l'ostentazione di questi pensieri come valori che fanno di loro persone giuste e differenziate dalla massa, perchè sarebbe molto più semplice ammettere che in una tale posizione conviene pensarla in un certo modo.
Detto questo, un'ovvietà:
Non siamo tutti uguali, ognuno ha le sue necessità,
la democrazia per come l'abbiamo conosciuta è solo una dittatura dalla faccia accondiscendente.
Senza condivisione e dialogo costruttivo l' uomo non promette niente di buono.
Immaginate che ci siano scritte tante altre cose e il volume della voce scende bla bla bla bla mela bla bla bla bla bla hard disk bla bla bla cowboys bla bla bla bla bal 32€ bla bla bla 29.90 bla bla bla Domani sciopero dei mezzi bla bla bla bla bla Panino o piadina? bla bla bla bla Completo? bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla

mercoledì 7 dicembre 2011

Discorso da ubriaco

Ormai l'avrai capito, che ho il passato quasi perfetto per fare la rockstar.
Le rockstar però sono morte tutte, ora è il tempo dei politicanti, per questo ho puntato ad altro.
Non devi biasimarmi se mi stecco le bocce di vino da solo in casa.
Domani è domani e stasera sto sbronzo.
Non ho manco capito bene la filosofia hippies, forse ci sarebbero voluti due cartoni in più, ma sarei rimasto pazzo.
Mi ascolto ancora i pogues, e su youtube mi sparano anche la pubblicità prima di ogni pezzo.
Drunken boat o summer in siam, ma so na sega: sono sbronzo.
Montepulciano d'abruzzo capitale di stasera e che cazzo, che quei figli di puttana clericali che paghino l'ici, anche perchè io pago le tasse dei miei morti dai diciotto, e l'eredità è una scusa che potete ficcarvi nel culo, poveri e ricchi.
Non c'è prezzo che tenga per il vissuto.
Mentre spero che il bar sotto casa mi faccia un amaro scrivo queste righe di merda.
Ai ricchi scrocconi e vermi solitari dedico solo questo biogas che neanche espello, perchè anche da solo mi schifo: AMMERDEEE!
Poi vedo gasparri che dice, e penso che sarebbe simpatico forse come compagno handicappato in un lavoro del minchia.
Ai separatisti vorrei solo fare un fisting, il trota invece manco quello si merita, due calci in culo e giù dal monte, come si faceva a sparta.
Mentre aspetto il mio "sunny side of the street" resto sbronzo e vi maledico tutti, perchè sono troppo spontaneo per vivere con questi cazzi in culo.
Magari il fumo mi metterei nel culo, ma niente di più, poi comunque mai fatto, ma l'unica cosa per cui possa valerne la pena.
Il vecchio shane è ancora vivo a dispetto di tutti, ed esco per una bevuta sotto casa, che più bevo e più mi viene sete.
Rieccomi a casa triste e rancoroso poichè quei cinesi di merda hanno già chiuso, ed è manco l'una, volevo scalare di gradi ma sanno na sega loro, manco capiscono un cazzo di vino o di italiano.
Il mio lato razzista prende il sopravvento ed insulta i maledetti musi gialli che si sono impossessati di tutti i bar di questa città di merda.
Avrei bisogno di un altro drink, il fantasma di un sorriso.
Il freddo randella le mie ginocchia e mi sento già carico.
Spaccherei la faccia anche a una donna bambino.
Di tabacco ne ho pieno il cazzo ed odierei anche la figa più spinta.
Vi prego, datemi una chance, società dei consumi, venderei l'anima per tutti quei soldi di sballo, che tanto nell'anima manco ci credo, ecco, pronto a tirare il pacco.
Suonano ancora i pogues, qui a casa, ed è un pò come se fossi andato al cinema, che volevo vedere malinchonia, quindi fa lo stesso.
La mia di malinconia riempie le casse e la stanza.
Domani mi maledirò, come al solito, perchè bere da soli è proprio fuori trend, dovrei darmi alle spade, almeno la cosa avrebbe una parvenza seria.
Questo mondo l'ho già trovato così, e non mi ci sono mai adattato...

martedì 6 dicembre 2011

Fastido

Per dirla fine, mi prudono le mani.
Non è colpa loro, dei parassiti, se sono delle merde che ci vivono addoso a tutti i livelli, dalla politica alla persona che ti trovi al fianco per un lavoro o in università.
Il problema è il sistema che non recide i rami secchi.
Certi coglioni andrebbero solo spenti a suon di botte, sono loro gli hadicappati di oggi, coloro che sparta avrebbe buttato in un burrone. La zavorra sociale, sganciandoli la crisi scomparirebbe in mezzo secondo.
La piaga della nostra società, gente abituata ad uno stile di vita eccezionale senza fare nemmeno il minimo sindacale.
Bisognerebbe smetterla di pagare e lavorare per loro.

Poi, per forza di cose, facendo ciò che devi per te, li nutri involontariamente e alzando il tuo capo rechino di fatica intravedi il loro sorriso distante.
Intravisto nella nebbia.
Basta, cambiamo discorso, propongo.
Poi un pezzo di carne cerca di evirarti lo scroto