giovedì 29 aprile 2010

Vacanze Alternative

Evvai, cazzo!
Era ora... Quei fottuti esami sembravano non dover più finire. Sociologia poi è stato particolarmente pesante, ci ho sbattuto la faccia per più di un mese. Dio Cristo se te li fanno sudare, 9 ridicoli crediti...
Vabbè, non me ne sbatte più nulla. Ora è passato. Ora è vacanza!
Quest'estate l'organizzazione delle ferie è stata particolarmente confusa: duemila ipotesi diverse. Duemila ipotesi sfumate per questo o quel motivo. Sud America? Troppo caro il viaggio. Europa? Cazzo, preferirei spararmi ad un testicolo piuttosto che passare un altra settimana in una città afosa, circondato da turisti e amenità varie. Australia? Vedi Sud America... Oriente? Idem... Bah, vita grama...
Alla fine, con l'aiuto del mio agente di viaggi marocchino, la svolta l'ho trovata lo stesso. E in culo a tutto!
Eccomi a casa, in partenza. E' quasi tutto pronto. Manca solo lo zaino da preparare.
Lo farcisco con un maglione(non si sa mai...nemmeno d'estate...), un paio di jeans,una cintura e un sacco a pelo. Poi merendine e scatolette di robaccia chimica da scaldare sul fornelletto a gas da campeggio. Un paio di cucchiai, una forchetta, un coltello...
Bella. Sono pronto!
Scorro un ultima occhiata alla casa, meditando se ho dimenticato nulla... Aggrotto la fronte, mormorando tra me e me un "chissenefotte".
Esco di casa e mi chiudo la porta alle spalle. Doppia mandata. Non si sa mai...
Scendo le scale del mio condominio. Proseguo giù per le viscere di quest'enorme costruzione lego in cemento, fino al garage.
Ecco il mio box. Apro la saracinesca ed entro nella mia auto.
Posiziono lo zaino sul sedile del passeggero, accanto a me. Accendo la radio. Le note di una vecchia canzone dei Velvet riempiono l'abitacolo.
Sono pronto per partire!
Dalla tasca dei jeans estraggo la bustina con il biglietto, "gentilmente" procuratomi dal marocchino. Dovrebbe bastare per una settimana.
Apro lo zaino, prendo la cintura e me la fisso sull'avambraccio. Poi prendo il cucchiaio. Dal portaoggetti nello sportello tiro fuori il kit di prontosoccorso, per l'accasione svuotato da garze, bende e stronzate varie, e farcito di siringhe sterili da insulina. Mi piazzo il fornelletto da campeggio sulle ginocchia. Rovescio il necessaire nel cucchiaio e inizio a scaldarlo sulla piccola fiamma.
Cotone. Ago. Piccoli colpetti sulla vena. Ah.
Il flash mi coglie come la partenza di uno shuttle, dal petto fino ad ogni terminazione del mio corpo, fino ai piedi, fino al cervello.
Rivolto gli occhi, e respiro in un rantolo.
Guardo davanti a me, oltre il parabrezza.
Partito! A tra una settimana, mondo...

J'n'B

mercoledì 28 aprile 2010

Terra[Vision]

Guardi il pullman che se ne va.
Guardi il pullman che se ne va, e vorresti inseguirlo.
Guardi il pullman che se ne va, vorresti inseguirlo, fermarlo e sgozzare il conducente.
Guardi il pullman che se ne va, e pensi che quel bastardo ti sta portando via un pezzo di te.
Guardi il pullman che se ne va, ma alla fine non è nemmeno colpa dell'autista.
Guardi il pullman che se ne va, e la malinconia sovrasta tutto.
Guardi il pullman che se ne va, prendi il lettore e metti su un pezzo incazzato.
Guardi il pullman che se ne va, canticchi una strofa che fa più o meno "remind me the story, 'cause I won't get insane".
Guardi il pullman che se ne va, sgommando nella città addormentata.
Guardi il pullman che se ne va, e il freddo ti coglie alla sprovvista.
Guardi il pullman che se ne va.

Il pullman è sparito.

L'angoscia no.

J'n'B

lunedì 26 aprile 2010

Per ora l'abbiamo scampata.
Tutto sommato abbiamo un cervello piuttosto integro.
Per guanto mi riguarda la cosa più danneggiata sono i polmoni, queste però sono cose di cui uno non si preoccupa subito.
Nel tessuto sociale in cui mi ritrovo buona parte dell'anno, molta gente parla della droga senza sapere praticamente nulla in merito, grazie al sentito dire e a preconcetti basici come canne e alcol si, tutto il resto no.
Questo porta a riflettere sulla mancanza di conoscenza riguardo la cultura della droga.
Credo che la cultura della droga renda possibile un utilizzo più consapevole, certo non evita gli abusi.
La disparità con cui viene visto l'alcol rispetto alle altre droghe pesanti fa si in effetti che tutti (io compreso) ne abusino in maniera smodata.
La risposta a questa affermazione di solito è che "noi italiani abbiamo la cultura del bere", cosa veritiera, anche se ci manca la cultura (di massa) dell'alcol, infatti la cultura del bere è legata all'utilizzo della sostanza e non a riflessioni su essa.
Credo che se si diffondesse la cultura della droga come conoscenza, si eviterebbero molti casi di abuso.
L'abuso cosciente è comunque una scelta, la disinformazione e la preclusione dell'uso non sono invece segno di una civiltà libera e intelligente.
Veniamo trattati come animali che non sono in grado di scegliere da soli per la loro vita. Il caso della droga è solo uno dei tanti in cui lo stato crede che l'individuo non sia in grado di decidere autonomamente.

Pausa

E' inutile stare tanto a filosofeggiare, a cercare la poetica delle cose.
Quella in realtà è evidente, nei colori e nelle luci. E' la realtà stessa.
Inutile stare nel letto un giorno intero, quasi a cercare di rinascere. Come a sentire il mio Andrea Pazienza personale che urla dalla finestra.
Non so che cosa stessi aspettando oggi in realtà, nello sporco di queste quattro mura o sotto le coperte.
Di certo non ho pensato nè a poetica, nè a filosofia.
Osservandomi attorno, in questo disordine che conosco a memoria, forse ho escogitato questo modo per lamentarmi?
Rimandando qualunque cosa, in una sorta di condizione zen placebo, indotta dall'immobilità del mio intorno.
Ho visto la luce venire ed andare, fuori dalla finestra.
Sperando in un contatto, a ricaricare le batterie sotto il dominio di questo mal di testa, smaltendo la mia intossicazione.
Aspettando con pazienza un cambiamento, senza sapere bene quale.
Uscire di casa per passeggiare soltanto, sperando di incontrare qualcuno rientrando, magari le vicine fiche, mi sembra di aver fatto l' ora d'aria.
Aspettando un contatto. Una telefonata? Perchè poi?Non avrebbe senso...
Forse mi sarei aspettato che uscisse una soubrette dal cesso?
A questo punto il contatto avviene con me stesso, che mi palesa l'altro punto di vista delle cose.
Senza averlo capito, ho praticato vittimismo. Io su di me.
Ormai queste manifestazioni sono così prive di concetti da essere poco riconoscibili, come cariche emozionali bianche.
Bisogno di tempo, di quiete.
La continua ricerca del contatto però palesa la verità.
Quella che per me è adesso la verità.
L' utilità di questo tempo è stata semplicemente quella di capire la necessità dell' azione.
Sentendomi ridicolo di fronte a me stesso, per non averci nemmeno pensato prima.
Come se non ne passassi di tempo stagno...

venerdì 23 aprile 2010

Ricordi recenti

Sei dolce, mi piace vedere la tua pelle da vicino, come un macro obiettivo.
Gli occhi raggianti mezzi chiusi come un gatto che fa le fusa e le mani affusolate ed eleganti che poggiano su me.
Sembra quasi incredibile che con tutte le tue gambe tu riesca a starmi in collo.
Questo è quello che penso quando ricordo la tua figura, questo e il modo in cui cammini, come i bimbi.
Una dolcezza infantile, che non stucca.
Non ho nostalgia, non perchè non mi sia trovato bene, sappilo, questa è una parte di quella che è la mia storia fino adesso, parte anche della tua. La storia personale è come un blocco solido di sensazioni e concetti da pensare al presente, che va oltre il tempo, per questo mi piace il modo in cui ci siamo intrecciati naturalmente, senza bisogno di collanti che facciano perdurare la cosa forzatamente.
Bello come l'istante in cui un petalo cade da un fiore.
Un ritratto intenso che sa di eterno, seppure fugace.
Penso che l'eterno stesso sia fatto di questi attimi, inconsistenti nella logica temporale.

Se ti dicessi queste cose, non so cosa potresti dirmi, ma sarebbe comunque inutile dirtele.

Incongruenze

Staaassss è ancora un pò incredulo riguardo l'atteggiamento di certe persone, fa per entrare nel portone di casa, quando una famiglia esce, lo squadrano dalla testa ai piedi, la madre gli guarda le chiavi che tiene in mano.
Come se non credesse che un tipo tale può abitare nel suo palazzo.
A lui viene da chiedersi "Un tipo tale come?", li saluta, e questi rispondono goffamente sibilando il saluto tra i denti.
Entrando Staaassss commenta ad alta voce la loro educazione.
Una famiglia di cafoni.
Pensare che la casa è anche di sua proprietà... e manco è un vero privelgiato a livello sociale.
Lui vive nella merda ultimamente. Ha addosso il sudore di un migliaio di persone agitate sotto il palco della sera prima.
I vestiti per casa sono sparpagliati insieme a cartacce sulla superficie del pavimento.
La minuscola cucina è un incrostazione unica.
La spazzatura esce dal cestino come per liberarsi dallo stato di rifiuto.
Il lavandino ha macchie di catarro scuro e cenere insieme a biocchi di dentifricio.
Lui dorme circa 15 ore al giorno, divise in due fasi.
La veglia per lui è circa dalle 13 fino alle 19 e dalle 22 fino alle 3 del mattino.
I suoi rapporti sentimentali praticamente sono una sorta di tappeto slavato.
Poco importa se veniva definita dagli amici "Venere" la sua ultima frequentazione.
Per contro i pensieri sessuali occupano buona parte del suo tempo. Guarda le fighe in maniera analitica e ossessiva(oltre che ovviamente, funzionale).
E' stato contento di leggere i vantaggi dei disturbi psichici in campo creativo su un settimanale, questo il motivo per cui non avrebbe mai sperato che quella cromoterapeuta commentasse le sue macchie di colore dicendo "Sei perfetto così".
Questa affermazione ha per lui giustificato ogni sregolatezza nel vivere fuori dagli orari e dalle comuni norme che dovrebbero regolare la vita personale. Anche se è convinto che ordine e igiene gli gioverebbero molto. Si vive un pò addosso in effetti, stano che la sua psiche risulti così. Quasi gli verrebbe da pensare "Sarà il thc" ma sa che sarebbe una risposta semplicistica e stupida, oltre che parziale.
Ultimamente si è reso conto di sapere ben poco del mondo circostante, per questo ha iniziato a raccogliere informazioni riguardo politica, possibili cospirazioni, tecniche meditative, nuove frontiere della scienza e si, anche di quella parte malsana e poco credibile riguardo gli alieni e stronzate simili. Non che ci creda davvero, vuole solo sapere il più possibile, per poi trarre le sue conclusioni, questa è la parte che preferisce.
Mentre caga, distrutto, gli viene da pensare alla biancheria in balia della pioggia, la farà asciugare e chissenefrega, poi gli cadono gli occhi su questo articolo "Josè Arguelles, il profeta dei maya", inutile dire che i suoi pregiudizi su maya e 2012 non possono compensare le simpatie per il passato psichedelico e l'alcolismo del tizio.
Una cosa però gli rimane impressa: "Fine del materialismo". Un concetto concreto minuscolo tra i tanti ed enormi visionari.
Se il 2012 fosse la fine del materialismo, allora l'etica riacquisterebbe il suo posto?
E' una cosa plausibile? Così a breve non ci spera minimamente. Dato il fatto che è provato scientificamente che i pareri delle persone pessimiste sono più lucidi realisti e obiettivi di quelli degli ottimisti, quasi si rincuora da se nel suo stato di rassegnazione, eppure questa parola "Etica" gli riecheggia nella mente.
Lui, sicuramente una persona non adatta a molte cose come ad esempio il contesto sociale, spera che il buon senso possa diffondersi, così che l'umanità stessa lasci libero l'individuo nella sua formazione e crescita (spirituale e non), valutando in maniera approfondita soprattutto il fattore scientifico e umano. E poi fanculo la partitocrazia, che rovina la società.
Questi pensieri lasciano spazio al quotidiano, sega e pomeriggio a dormire.
Sicuramente non è una persona apposto.

giovedì 22 aprile 2010

-Ahgo,m mannaggiattè!-
-Te avevo dettoo no?"IL proibizionismo fa male, anvedi heppoi te ritrovi con la bottiglia sotto braccio fisso, come un bamboccetto...-
Il vecchio mastrita stringeva i sifoni mentre parlava, segno di enorme rispetto. Il giovane bastingo non era stato vittima di un sistema di controllo dimmerda, ma della sua scarsa fiducia nella sue stesse capacità decisionali.
Non è un problema di leggi, quelle le fanno per gli stupidi, sono pensate contro la libertà personale e mica a favore dell'etica. Il problema è arginarle. Far capire alle persone il perchè delle cose, il problema è la mancanza di cultura, he fa comodo ai potenti. Eppoi la sfiga fa sempre la sua parte se non stai con le leggi, ma oh, capita.
Nel mondo descritto dagli anziani, ogni cosa ha la sua funzione, così come la tristezza e la felicità, bisogna imparare a utilizzare e interagire con quello che la natura ci dona.
Per questo l'anziano mastrita pensava tra se e se: w la droga, e saperla usare.
Il giovane intando era li che si era formulato le sue idee in testa e fece per aprire le fauci scarlatte. Ma l'anziano tagliò sul nascere.
-Ancor mi vengono alla mente i trippici ricordi dell' escursione pelago terrestre, taci bastingo!-

sabato 17 aprile 2010

Sogno solo porno hardcore.

Eccheccazzooo, entro nella sala, tutto è apparecchiato stile gran galà. Mwwhaa, fiche come se piovesse.
I lampadari finto cristallo e *** ed altre del porno che nella vita vera... manco la metà delle cose che sa fare una di loro hai la possibilità di ricevere. Cazzo, la manovra culo bocca/gola e cattiveria.
Deephtroath con sborrata da 66(cl).
Sul retro è la tipica casa americana con giardinetto, due di loro si muovono a 4 zampe, cavalcabili.
Una delle due ha le tette grandi quanto la mia testa. Ma anche l'altra non scherza.
Scene di fiche così, anche immobili e vestite, non si vedono mica nel mondo quotidiano.
Roba che si, ti infilo volentieri anche la lingua nel culo, cazzo me ne frega, tu saprai farmi di molto meglio.
Di certo non vi scandalizzerete di un cazzo, anzi, dovrò oltrepassare un pò la mia soglia.
Certo, ti strozzo mentre scopiamo, mi pare il minimo, si può tentare. Si, poi una volta fatto sborro su di lei, non su di te, logico, poi fate i giochetti sputandovi in bocca la sborra. Un classico.
La conclusione... ci sarebbero mille diverse conclusioni possibili.
Una delle più quotate è sicuramente la sborrata finale con circa una decina di tipe in ginocchio che ti ronzano attorno al cazzo, ma è quasi troppo scenografica e poco immediata. CI vorrebbe più qualcosa come...



Passano due tipe col culo stretto nei pantaloni aderenti, alla fermata dell'autobus, un gruppo di maschi inizia a fare i classici versi di apprezzamento: uh-uh-uh

venerdì 16 aprile 2010

Il bar è vuoto.
Il barista si gira come se qualcuno gli toccasse la spalla.
Non ce la faccio più, gli viene da pensare.
Come una primordiale insoddisfazione lo riempie.
Si sente così pieno e allo stesso tempo così vuoto...
La roba che è sedimentata sul fondo della sua coscienza è l'unico appiglio, anche se ha bisogno di un riammodernamento.
Un punto da cui ripartire, ma prima c'è da spalare tutta la merda che ti ritrovi a dover mandare giù.
La sera ad una festa possiamo vederlo in un angolo che ciarla sbronzo.
A casa sua fino al mattino presto, che beve e fuma trombe dopo trombe, non c'è nessuna svolta. Ore simili a qualunque ora.
Bisogna prendere a spalare... spalare... spalare, poi canna? No, canna, poi spalare...
Cazzo, cazzo ... cazzo...

giovedì 15 aprile 2010

-Ooooo-
-Laaaaa!-
-Com'è?-
-Buono-
-Dai, facciamoci sta bozza online-
-Bozza online-
-Che c'hai?-
-Ganjollo!-
-Ah, anche io!-
-Che bello-
-Eh.. le cose semplici...-

mercoledì 14 aprile 2010

Siamo una razza strana, elaboriosa per costruire armi, per poi usarle con rigore.
A scannarci tra di noi, e ci piace bagnarci nell'acqua del mare. Stare li a mollo, senza scopo.
Staaassss pensava queste cose, mentre smaltiva il doposbronza.
Non aveva ancora capito bene, che ci sarebbe stato di tanto grande, che evento?
Mbho.
Ieri è rimasto fuori da un posto, questa era la sorpresa?
Staaassss è un pesce rosso in un acquario di granchi.

martedì 13 aprile 2010

Incontro.

Passa un roitilus, di quelli che hanno anche le branchie.
Affanna sotto gli strati di eccesso corporeo muovendosi goffamente.
I vestiti succinti portebbero spingere al suicidio qualche passante di buon costume debole di cuore.
Staaassss le passa accanto indifferente, poi una macchina si ferma e inizia a sclacsonare.
Roba stramba, ma fa verso proprio a Lui di entrare.
Alla guida che una fica che mezza basta.
Lui chiaramente entra. Inutile dire che è stato fin troppo facile adescarlo.
E' un tipetto furbo, e nonostante le precauzioni che abbiamo preso, intuisce che c'è qualcosa di stano. La portiera è bloccata. L'ha potuto notare da uno strano "click" successivo alla chiusura. Ecco che nota subito le scarpe aperte della donna.
Fa quindi finta di chinarsi e lascia cadere nella scarpa della nostra collaboratrice quattro cartoni. Staccati al volo da una pagina che teneva nella tasca.
Con le scarpe di finta pelle, mezzo plasticone, è fin troppo facile.
Il sudore fa assorbire l'acido alla donna, che per fortuna ci porta Staaassss negli uffici prima che gli effetti inizino a manifestarsi.
-Salve, signor Staaassss, siamo i suoi relatori-
Gli dico.
-Quelli che fanno si che queste storie avvengano, per quanto di minchia. E se sono tanto di minchia ci sarà pure un motivo... veda lei...-
Allora lui rimane a bocca aperta.
-Scusate... sarebbe a dire...?-
-Nulla di che, guardi... noi facciamo in modo che quello che le accede, accada.-
-Ma non mi accade mai un cazzo!-
-Lei è sempre stato un tipo drastico eh! Poi scusi, è il nostro lavoro, e noi non viviamo per lavorare, ma lavoriamo per vivere... Abbia pazienza...-
-Ma pensavo di avere una minima scelta, insomma.. Ahh! Lo immaginavo comunque, il complotto planetario, mille storie, dal signoraggio fino alle più piccole raccomandazioni di amici, certo che avete il controllo!-
-No, lei si sbaglia! Ci sta attribuendo meriti enormi... noi siamo solo una piccola redazione di merda, dove gestiamo solo la vita di uno stronzo qualunque quel'è lei, uno di quei lavori che fai per pagare il mutuo, per nutrire la tua famiglia. Mica siamo ricchi sa?! Siamo degli stronzi quanto lei, solo che siamo saliti un piccolo gradino sopra. Per questo le caghiamo in testa.
Ma veniamo al dunque, il motivo della sua convocazione è chiaramente legato alla sua vita. Stiamo per mettere a segno qualche colpo nella sua storia. Qualche colpo basso. Che per lei però potrebbe essere una , come dice?, "Svolta". Volevamo avvertirla che ha tutto il diritto di divertirsi, perchè le proporremo grandi eventi. Se li goda!-
Poi l'assistente in acido più totale punzecchia Staaassss con un ago colmo di tranquillanti, e ordino a un altro autista di riportarlo a casa. C'è costato caro questo gioco. La nostra assistente si ritrova il cervello in pappa, per questo ora la teniamo sotto le scrivanie a succhiare i cazzi dei dirigenti come me, è l'unico compito che svolge ancora alla perfezione. Ormai manco esce dagli uffici. Dobbiamo farla lavare dalla signora delle pulizie, e tenerla chiusa in qualche stanza a chiusura uffici. Mica si può far saltare fuori questa roba...In più ci costa di alimenti, almeno ci da una valvola di sfogo, sta nuova zavorretta economica.
Staaassss comunque se ne torna a fare in culo in casa sua, quando si sveglia non ha ancora capito niente della questione e continua a domandarsi perchè l'abbiamo convocato.
Era una di quelle cose che non si aspettava di leggere manco su Internazionale.
Qualcuno che disponeva degli eventi nella sua vita... mah... pensa per un attimo sia stato un brutto trip, ma capisce al volo che è stato tutto più che reale.

lunedì 12 aprile 2010

Vorrei una canula, di quelle da ospedale, piena di zucchero di canna.
Anzi, piena di canna e basta. Per addolcirmi dall'interno e struggermi in una glassa mortale.
Fortuna che certe cose non si possono fare. Evito quindi l'oblio e continuo a parlare col dott. Pepper.
-SIsi... la questione mi sembra interessante... ma questo caffè? Lo fate importare appositamente per voi dall' Italia?-
-Cerco diocristo, cosa credi, di trovarne simile la fuori?-
-Sei proprio unammerda d'uomo, da quando ti conosco, però devo ammettere che a queste essenzialità tu ci badi sempre.
Hai migliorato la mia permanenza qui, amico- Ed è un amico sul serio.
-Era logico, spero tu non abbia iniziato a sottovalutarmi... coglione-
-Ma figurati, il buon vecchio Giovanni "pepper" 'Sto cazzo, come potrei...-
Intanto sta rincoglionita che mi porto dietro continua a mostrare inutile iperattività.
Prendo una palletta marrone e la avvolgo in una cartina.
-Toh, mangia- e a bassa voce -Troia-
Le voglio bene eh, ma mi costa un occhio della testa.
Dottor pepper fa quasi lo sconvolto perchè le do di troia e lei manco sente, lui che proprio dovrebbe starsene zitto, che le frequenta a pago. Se potesse le userebbe come oggetti per appoggiarci sopra i drink mentre guarda il campionato, e non è detto non lo faccia.
-Insomma, sono d'accordo sul progetto, ma penso che ci vorrebbe più brio, cazzo, più verve, siamo ancora giovani! Diomerda!-
Sono euforico, così come il vecchio Pepper.
Incredibile che in questo posto siano in grado di servire cocktails così buoni a qualunque ora.
Chiaramente Pepper è un mezzo pappone, qua c'ha costruito il suo impero, con due lire.
-Sent'un pò, ma la senti ancora la vecchia compagnia del pruneto? Cercte fiche la in mezzo...-
Mi vengono alla mente i tempi passati.
-Guarda, è una certa che non frequento la zona, però Carla è morta, come, è brutto da dire, ma c'era da aspettarsi.-
Pepper si fa serio, sotto i suoi occhiali fumè.
Quasi sembra che gli sia morta davanti in questo momento.
-Poraccia...-
Poi si ricompone in un attimo e usciamo in terrazza, indosso al volo i miei occhiali ultima tendenza, e rido mettendo in mostra qualche dente marcio. Dio, che vita qui.
A Claudio piace fumare.
Ci ha messo un pò a capirlo, ma non è che gli piace fumare in se, si, il gesto... e tutto il resto... ma è quella sensazione di mancanza di ossigeno provocata da due o più sigarette di fila che lo droga.
Certo, non sempre ne fuma così a ruota, con gli altri no di certo.
Da solo però steccherebbe un pacchetto in due ore.
Ed eccolo la, nell'angolo della stanza che consuma tabacco.
Dall'altro lato c'è Ambra, ragazzetta bene rimasta mezza sotto dalle paste.
Ancora molto bella, i segni si vedranno sul volto col tempo.
Ora come ora sembra di porcellana, con la faccia un pò segnata, ma nulla di tragico.
-Dobbiamo uscire a comprare dei limoni! Sono l'unica soluzione!-
Nessuno si cura degli sbazzi del ragazzo che è convinto di dover disinfettare tutta la parte interna del suo corpo.
Lucinda tocchiccia Ambra, così come se nella stanza non ci fosse nessun altro.
A Claudio fotte poco, praticamente è in acido da ventiquattro ore filate.
Non ha assunto niente, è stato un lampo, un richiamo, un apertura delle porte del sè.
Una sperimentazione di qualche tecnica particolare di concentrazione o roba simile che probabilmente non è stato in grado di gestire.
Cose che non ci credi quando te le raccontano.
Eppure è la, che nega di aver mangiato qualunque cosa, e le altre due che fingono di credergli.
Lucinda mette su Limonare dei Crookers.
Claudio si riprende per un attimo:
-Togliete questammerdaaaaa!-
Si alza e sfascia il computer a calci.
-Testa di merda! Che cazzo fai?Scherzavo!-
-Non capite!? Non capite l'insulto continuo al nostro cervello!!! L'insulto cazzo, l' insultoooo! Stupide rincoglionite da due soldi AHHHHHH-
Lo guardano avvilite, senza dire nulla per non farlo rimanere più sotto di quello che è.
Le due lo butterebbero fuori di casa se non fosse casa sua.
Casa sua così come il computer.
Ambra, che è principalmente una bella figa, mette sui fornelli dell' acqua.
-Ti scoccierà domani del computer, coglione-
Una volta pronta la camomilla esce Renzo dal cesso, nessuno si era ricordato della sua esistenza.
Nessuno lo conosce manco bene a dire il vero.
Sarà stato nel cesso almeno quattro ore.
-E tu? Dove cazzo eri finito?-
-Nel cesso...-
-La vuoi una tazza di camomilla?-
-No, grazie... telo... grazie dell'ospitalità, ci sentiamo!-
Esce un pò malmesso.
Lucinda prende la sua tazza e beve a piccoli sorsi, guardando i pesci morti, nell'acquario, che galleggiano tra la melma.
-Dì un pò Cla, ma stammerda la vuoi tenere ancora per molto? Guarda che se vuoi un giorno io e la Cami gli diamo una pulita...-
-No, no... farò io... farò io...-
SI siedono sul tappeto e mettono alla stereo una canzone di percussioni e suoni stroboscopici a 20bpm, guardandosi nelle palle degli occhi, i sorrisi lievi e pacati. Roba che non credi se te lo raccontano.
-Ci vorrebbe un caminetto qui, ragazze... sarebbe tutta un altra atmosfera-
Dice, un pò ripreso dopo lo scatto isterico di prima.
-Hai ragione, ma anche così è confortevole-
Sono circa le tre quando anche gli occhi di Claudio si chiudono.
Lui comincia a sognare, nel sogno di accorge di stare sognando, per questo decide di fare le cose che più gli piacciono.
Forse è un pò intontito, ma non ha il sogno nero di Ambra o le paturnie di Lucinda.
Sogna come se fosse vivo, perchè in fondo lo è, in fondo a tutto questo, in fondo al sonno, alle giornate, in fondo all'arredamento di casa sua, ai problemi e le malattie. Non solo in fondo a tutto questo, ma in tutto questo.
Ed è il motivo per cui la sua botta trascendentale non potrà mai più calare, vive ogni attimo come tale, osservandone la sacralità e il pathos con troppa consapevolezza. Come se l'eternità fosse già qui. Perchè in fondo lo è.

domenica 11 aprile 2010

La casa di Staaassss in quei giorni aveva le finestre aperte, il vento faceva muovere la porta d'entrata e venir dei versi dalla serratura sotto sforzo.
La fragranza dell'aria quasi primaverile diffondeva un aria di rinnovamento quella notte, così come il suo letto senza copricuscino o piumone.
Bianco. Come neve. Però più sul giallo, crema, per via dell' illuminazione. Soffusa.
Vedeva tutto sfuocato, a causa del computer e del thc.
Si sente leggero, come se il suo letto fosse galleggiante nell'aria, e non al sesto piano di un palazzo.
La porta continua a sbattere, si immagina allora la casa che ruota nel vento. Il suo appartamento e basta.
Un dinamismo vitale che sfuggirebbe a chiunque in quella camera degradata, a parte a lui.
Li, steso sul letto.
Con gli occhi in una fessura fugace.
Quanti pensieri si sbriciolano in questa condizione di consapevolezza della realtà?
Immobile osservatore e osservato, senza giudizio.
Parte dell'appartamento quanto i mattoni, parte della terrazza quanto il vento.
Più che altro poi parte del letto, dove è sciolto.
Tra se e se ha questa mania di collegare i suoi stadi all'apatia.
Questa in realtà è vita da 7 e 1/2.

sabato 10 aprile 2010

minchiate

Staaassss ha un infiammazione alla lingua, forse una reazione al suo scellerato strafottimento riguardo il corpo, continuando a fumare, nonostante un infiammazione alla gola e gli antibiotici. E' una questione di limitare le limitazioni.
Si muove per la città, un pò intronato dalla febbre e il resto lo lascia alla botta.
Adi gli racconta una telefonata.
-Quindi mio padre mi ha detto:"Vedi, prendo gli psicolfarmaci così non vado mai nè troppo giù... ma mai troppo su"-
-Deve essere proprio così a prenderli.- Reagisce Staaassss.
Mica è antidepressivo fumare quindi... cioè, l'uso intenso causa un filo di apatia eh...
pensa tra se e se, stamattina ha laciato una bozza, spenta a metà, per il ritardo. Ritrovarla appena entrato è stato come lasciare un avanzo mangiabile nel frigo e tornare a tarda notte.
La bozza guarda gli occhi sorridenti dal bordo del lavandino.
La lingua prude nel punto affetto all'immagazzinamento del fumo.
Aspira ed espira lentamente il primo tiro.
...
Dopo gira un altra bozza e si mette a letto.
Svegliato un pò intontito qualche ora dopo è al kebab che si guarda nello specchio mentre mangia.
Tornando a casa, gli scoccia un pò essersene fregato di iscriversi alla lista per quell' evento del cazzo, esclusività di minchia, ma chissenefotte, solo che ora non c'ho una sega da fare... stè stronzate... In casa prende il fumo, è poco più di una bozza, ne screma metà, facendo il parsimonioso nel caso casa.
In effetti la voglia di fare qualcosa è sotto zero per lui, questa sera. Sente però che dovrebbe dare un segno di vita attiva, di divertimento in modalità classica. Sto slacciando i contatti col mondo ? , poi si rende conto della cazzata. In effetti il deterioramento della sua vita nottura è evidente, poichè questa avviene in casa, perdura fino al mattino talvolta, tutto fatto a suonare, davanti qualche film o documentario sul controllo mondiale.
La vita a sfondamento solitario dà sempre le sue soddisfazioni.
Si ricorda che la settimana prossima sarà una di quelle dove probabilmente tornerà al mattino tutte le sere.
Mah...



Guardando alla vita di Staaassss, il critico o lettore di un certo livello potrà notare il forte legame con il movimento della pornografia legale e di libera fruizione; nonché l'affezione del protagonista da innumerevoli malattie cyberpunk.
Il porno-trash scardina la linea dal filone classico della storia, portando con il materialismo dei gesti in una cultura materialistica con forti legami pop ma meramente nichilista.
La morte del protagonista nelle prime storie è lo stratagemma per purgare preventivamente un personaggio di merda. La comunità ecclesiastica avrà un nonchè da concordare per il non utilizzo del preservativo all'interno dei racconti.
La parabola della ragazza incinta fa la sua apparizione non come presagio di sventura ultimo, ma come alloro di pace verso la presa di coscienza del peccato originale.
Detto questo è bene smentirlo immediatamente, riconducendo il testo a quella linea di persone che scrivono senza essere dei veri e propri scrittori, così facendo ammorbano il web, rendendo possibile la loro libera espressione.
L'egoismo di queste persone verso la comunità modiale è mostrato dal pensare che si possa dire, come si crede, quello che si vuole. Al costo di produrre merda. Come se cagare fosse la loro attività prediletta.
Rismentisco quindi anche le ultime righe, per coerenza verso la prima parte smentita, mettendo al posto di queste le anticipazioni su: "Regala una borsa alla tua donna"
La rubrica sarà curata direttamente dalla redazione di un noto allegato a un quotidiano, l'allegato in questione parla in effetti solo dell' universo femmile, cogliamo l'occasione per infilare, per inserire, tra un metodo per mestruazioni creative e l'ultimo pettegolezzo su Cosa Lady Gaga ha tolto dalla borsa per metterselo in culo, consigli sulla corretta angolazione per provocare un ultimo orgasmo multiplo alla donna tramite una torsione del maschio durante il salto della quaglia.

giovedì 8 aprile 2010

Bassa lega.

-Ammiraglio! Viri verso prua, agevolmente!-
-Dov'è il mozzo?-
-Di la, tutto imbottito di paracetamolo e benzodiazepine, le ha fatte andare giù con un manhattan.-
-Lei, lei! Si svegli per dio! Torni agli incarichi!-
-COoosa? Cioè, checcazzo? "Voglio viveree cosììì col vento in poppaa"-
Il mozzo è fuori uso.
A questo punto, mentre i due si prendono a pugni sul naso, entra in scena un pirata zoppo, dalla gamba di vetro.
-Diocan! Ha finito di piantare grane, sta gambaccia scheggiosa, ora la svolto troppo, come ai vecchi tempi! Bukkakee!-
Porta avanti due troie asiatiche che deve aver nascosto nella stiva prima di salpare, -Troie! Questo è vetro di murano!-probabilmente le ha drogate con molte dosi di lexotan; sono tutte rintontite e lui coglie l'occasione per agitarle la cappella in faccia, queste vedono che sventola dei soldi con l' altra mano, quella con cui non tiene la cappella, alchè iniziano a leccare e succhiare come pulcini a cui la chioccia tiene un verme a mezz' aria.
-Perdio! Barbasbroda, quante volte te lo devo dire! Niente troie asiatiche su questa barca! Solo ebony o bambine under 13, che poi cazzo... abbi l'accortezza di portarne per tutti almeno, costano mezzo boccale di adelscroten l'una, ste troie di bassa lega...-
-Scusi ammiraglio, è che ieri sera ho avuto proprio una brutta sbronza, oggi avevo bisogno di motivazione... sa com'è... mica le ho prese per scopare eh... cioè, le tengo qua, che mi danno due impulsi nervosi mentre giro e gliene dò di timone... ma comunque c'ho pensato a voi altri stronzi! Ecco, questa è bambella columbiana, la fa mia nuora... ha una mezza coltivazione laggiù, con tanto di schiavi su cui può sparare a tempo perso!-
L'ammiraglio non ci pensa due volte e tira su la raglia improponibilmente grossa stesa dal pirata. Tutta d'un fiato.
-Dioomerdaaa! Figlio di un cane schifoso!-
-Hahahahah- la risata è corale, ammiraglio escluso.
Questi scherzi stile leva non erano più molto frequenti da quando iniziavano ad innaffiarsi di metadrina sin dall'ora di pranzo, ma il vecchio pirata era solito fare il merda. Quella che aveva steso era probabilmente una raglia di veleno per topi. Unico rimedio per non morire entro pochi secondi era un iniezione di silicio direttamente nel cervello. Per questo il pirata era un uomo d'onore però, infatti mica lasciava morire la gente per scherzi di minchia.
-Scusate un secondo bimbe gialle...- Scostò un attimo le troie dal suo uccello e si mise a cercare con le mani il punto di sutura tra le due parti del cranio dell' ammiraglio. Siringò una quantità di silicio tale che avrebbe steso un commodore 64.
Le due troie gli si riattaccarono al cazzo dopo aver visto la scena senza troppo interesse, una prendendo a leccargli la cappella in maniera circolare, l'altra succhiandogli una palla.
-Diomaiale, te con questi scherzi di minchia! Però devo ammetterlo eh, per un attimo ho pensato che mi volevi steccare! Avanti ciurma!-

mercoledì 7 aprile 2010

Dio Tabacco

Staaassss guarda le piastrelle del cesso, fanno cagare, con quel nero tra un interstizio e un altro...
Sente la febbre. E' molto tentato di uscire, pensa da quanto tempo è che non esce a figa. E quella chiamata, oggi, ora "andiamo a bere qualcosa al...." ... sembra proprio studiata ad hoc. La sua ultima relazione è finita da un ora e mezzo. Ha avuto il tempo di pranzare e misurarsi la febbre. Oltre che riaccendere una sigaretta. Una e mezzo in realtà, mezza con lei. Pensa che gli mancheranno due cose fondamentalmente: il fatto di avere qualcuno che dispensi affetto (e quindi positività) quotidianamente, e il lato sessuale (anche se era di una certa carenza).
Pensa che potrebbe stare a secco una vita. O che potrebbe chiavare anche subito, con mille ragazze diverse. La prima ipotesi è chiaramente la più plausibile. La febbre, proprio adesso... e se si ammala è fottuto, fottuto. Ha talmente tante cose da fare nei prossimi giorni... nella prossima settimana e mezzo!
Lei gli aveva portato delle medicine, poi la proposta di cenare insieme, lui ha declinato, poi sapendo che lei non aveva niente in casa, le ha detto che si, si poteva fare. Così questa ha iniziato a spiegare perchè non aveva niente in casa, e delle problematiche nel fare la spesa e ha declinato. Per un attimo lui pensò di dirle "Ora non stiamo più insieme, non sono più tenuto a sentire queste cazzate", ma probabilmente sarebbe stata solo una vendetta fuori luogo.
Subito dopo ecco la sigaretta, accompagnata da una buona canzone. Dopo ancora, il riepilogo della sua situazione a livello meramente sessuale, contando dalla prima fino a lei.
Ripensa a tutto questo, mentre cala una pasticca di tachipirina.
Lei lo ricontatta e gli spiega in maniera molto dettagliata tutto a riguardo della medicina che gli ha dato.
Si ritrova fuori, si rende conto che il suo ex coinquilino è davvero una brava persona, che lo ha sempre pensato, è che adesso il fatto che ha votato lega è ancora più irrilevante. Immagina che anche lui sarebbe un pò schifato dal programma di Paragone. O forse no, ma in fondo è tutto un teatrino e importa poco. L'altro ex coinquilino è al banco, già un pò sbronzo e su di giri per la coca.
Anche lui è un bravo ragazzo, solo che ha proprio un brutto rapporto coi soldi. Gli racconta di spese in alcolici prelibati, di serate e vip, senza lasciare spazio a Staaassss per parlare. E' pippato e molto, classico. Poi entrano Maccio e Ballerina nel locale, lui gli si getta contro ad attaccare briga.
Torna a casa col coinquilino sano, quello non radical chich. Gli fa vedere la casa nuova, poi lui va a farsi un giro a piedi fino a casa." Un bravo ragazzo, davvero" gli viene da pensare a Staaassss, che guarda lo stato della sua ultima lei, che gli compare sul pc senza volerlo, aveva lasciato tutto aperto, è qualcosa che avrebbe preferito non avesse scritto, avrebbe preferito qualcosa del tipo "Afflitta e in fase di suicidio", poi gli viene in mente la faccia di lei che per una volta ci dava dentro a scopare, cazzo, da quella volta ci sarebbe stato un notevole miglioramento. Se solo non fosse stata l'ultima. Così era stato anche per l'ultima ragazza frequentata subito prima.
"Possibile che le migliori chiavate me le debba fare così con ragazze con cui chiavo una volta sola, ultimamente?Che quelle che frequento invece chiavano bene solo l'ultima volta?Come se c'è una chiavata buona e basta per ogni ragazza. Cazzo, a sedici anni erano tutte chiavate buone, ed erano innumerevoli in una notte." Questi sono i pensieri di Staaassss che deve ancora preparare e ricercare delle cose per domani, ha dato la sua parola. Manco ha voglia di pornografia. La pornografia ricalca troppo l'umore, e un umore così ora come ora lo prende alla sprovvista e non sa su che categoria buttarsi, con la febbre che risale... Accende un altra sigaretta ancora, la terza e mezzo da quando aveva smesso manco ventiquattro ore prima, e così probabilmente smette sul serio di smettere di fumare.

martedì 6 aprile 2010

Staaassss muore ogni giorno, per poi svegliarsi.

Staaassss sente la testa pesante, ha passato una giornata a dormire, come ieri d'altronde.
Solo che oggi ci ha dato un taglio con le seghe.
Staaassss sente la sofferenza della sua gola a questa ultima sigaretta, dopo l'impatto con una specie di pastone di riso, salsiccia, patate, piselli, uova, ed altro.
Guarda l'ultimo episodio di una serie tv, si trastulla l'uccello nei pantaloni senza un fine masturbatorio.
Sente la testa pesante e la fronte calda. Forse è febbre, forse non avrebbe dovuto andare a letto oggi pomeriggio senza asciugarsi i capelli. "Una vita tutta per me" pensa Staaassss.
Segue una serie di telefonate a sfondo familiare, con vari familiari differenti.
Sono tutti preoccupati per qualcosa che non capiscono bene. Non capiscono che a breve potrebbe essere l'eroina il problema, e si preoccupano di realtà inferiori a questa. Staaassss lo sa e ne cavalca il peso, sperando che vada tutto bene. Lui non è uno di quelli che spera, in realtà; lascia che le cose facciano il loro corso. Da il suo contributo e lascia che a scegliere sia chi ne ha il potere, poi si vedrà.
Staaassss apre lo sportello nel cesso sopra la vasca, tira fuori una fiala e segue la voce di sua madre:"Prendi tre pasticche di mercorius se hai il mal di gola", non che gliene fotta dell'omeopatia, già di suo cerca di convincersi che non sta male, senza curarsi; il principio è simile.
Mette su il nuovo disco di flying lotus, appena scaricato.
Ha voglia di dormire. Dormire ancora. Così come ha trascorso buona parte di questa giornata, ma gli tocca mandare sta cazzo di mail, è un voto in più, e ha un pò da scrivere, lo sa che deve, ma rimanda. La testa continua a pulsargli al centro della fronte.
Proprio bello questo disco, pensa, poi si allontana con la mente, vuole fare un sogno lucido, perchè non riesce a farli a comando? Oggi ha sognato di stare a cena con Maccio Capatonda e la bionda che era vj di all music, quella che ha recitato in "intralci". Il punto è che Staaassss stava con lei nel sogno, solo che era sporco e doveva lavarsi prima di scopare, poi vabè, lei nelle effusioni non nota nulla e lui se ne frega, solo che per prendere i gelati a fine cena è costretto insieme a Maccio a salire su un autobus fino a un altra sede del ristorante, "cosa alquanto strana" ha anche pensato nel sogno, però non si è accorto che stava sognando. E' stato svegliato da un amica "Ciao, sei a Firenze?" "No, stavo dormendo..." ma tagliamo.
Viene poi svegliato verso le nove di sera dalla sua ragazza, poi ancora da sua madre.
Sembra che Staaassss si svegli solo per rispondere al telefono.
Ma torniamo al presente, è sveglio e ha da fare(con ritardo incommensurabile).
Praticamente è un potenziale fallito.