mercoledì 30 dicembre 2009

Il rapporto con la botta è, nelle sue varie situazioni, mescolanza a differenti percentuali di "qui", "altrove", e "si potrebbe", oltre "a un domani" e a un "oggi".
Immagina.
Quando fora le nuvole ad alta velocità sorpassa l'arcobaleno, la puoi vedere che si alza anche dalla tua camera.
Ti tiene a braccetto.
Se fossi stato come Staaassss in una vita precedente, probabilmente avrei avuto una qualche dote, che non ho sfruttato.

-... Si tipo con domande come"perchè continui a fumare?"-
-Mi piace provare la morte a rate?-
-Ti è mai successo di assumere un acido per sbaglio?Tipo ti si scoglie in tasca, non so, e ti trovi tutto fatto in un momento dei più inopportuni, che ne so, a dover parlare assolutamente coi tuoi genitori di questioni importanti...-
-No-
-A me è successo ieri-
-Pesante-
-Si, bè, alla fine si può sopravviere-
Risate.
-Dai, gira un altra bozza-
-Allora, qui abbiamo due scelte, un avanzo di farfalla o la nuova ganja?-
-Vai di ganjone-

Fuori piove.
Sopra al letto con la musica bassa passa su tutta l'emozione accumulata nei giorni fino a questa pausa per distendersi in una fumeggiante fattanza.
Persino andare a pisciare può risultare difficoltoso.
Dopo due giorni passati esclusivamente sul letto, eccoli fuori.
-Dai, c'è un botto di gente...-
-Hei, ciao, com'è?-
-Bene bene...-
-Ciao!-
-Ciao..-

-Basta coi convenevoli, che due coglioni qui, sto diventando sociopatico mi sa, andiamo la dietro a farci una bozzetta-
-A volte sai, vorrei essere un tossico, così almeno hai la scusa valida per rintanarti in un angolino... noi invece ci facciamo solo le bozzette...-
-Macchissenefotte!-
La città è come sotto un influenza felice per questo natale.
Tutti affollano i locali, senza nulla da fare.
L'unico impegno concreto sembra bere.
Quando bere poi è la routine di tutte le sere.
Qui nell'angolo anche i nostri due consumano medie, mentre accendono la canna appena girata.
-Sai, le stelle... sono belle le stelle cazzo, quello cos'è?Il carro di sta minchia!?-
-Sarebbe figo fare una megaproiezione qui, sul lungarno, ti immagini?Coi sound in mezzo alla strada...-
-Già, e iniziano a nevicare delle superfiche dal cielo, che ansimano-
-Cazzo...-
-Ti ricordi quel vecchio pazzo?Zona palazzo pitti, presente?"Il sole vi vuole raggi"-
-Hahah già... bella quella frase, almeno lui sorrideva.. è una cosa importante...-

Il giorno dopo sono entrambi nelle rispettive case.
La notte non è più così accogliente.
O i tempi si sono troppo rallentati per fare qualcosa.
Finiscono le rispettive scorte di fumo nelle rispettive stanze.
Come in simbiosi.
"Questa è vacanza giusto?Si vorrebbe fare mille cose, secondo i pronostici, poi alla fine la devastazione prende il sopravvento"

Nella stanza, l'ultima sigaretta:
"Appena una cosa finisce, muore, e cioè che rimane, il lavoro concreto, è solo il corpo, la testimonianza oggettiva di un percorso soggettivo.
Un ricordo da riutilizzare o una realtà che resta sotto gli occhi senza più attirare l'attenzione, per non dire la concretizzazione di un imperfetta ricerca verso un ideale perfetto.
Probabilmente quest'imperfezione può racchiudere al suo interno il segreto della perfezione stessa; il segreto della molteplicità delle verità.
L'insieme di tutto questo se non si può chiamare perfezione si può chiamare almeno il tutto.Che cazzata intortare il cervello in cose non applicative, l'ho sempre pensato e mai attuato.Questo lato di creatività superflua... Ci rende animali stupidamente intelligenti... e intelligentemente stupidi... Pensare che da piccolo pur di mangiarmi le unghie mi ero convinto che era legato all' evoluzione della specie:rimuovere le parti ormai inutili.Mah, basta, sembra un discorso a metà tra gli hippies e tonio cartonio, si vede che devo andare a letto.Ma da qant'è che non scopo?"

mercoledì 23 dicembre 2009

House after house

Da ottobre 2008, non so bene che cosa è cambiato, il modo di pensare più in positivo sicuramente, ma è un fattore recente, ho avuto tutto il tempo di andare in depressione, di passare anche la fase di apatia, e ora mi sento quasi come se fossi ritornato un anno indietro, con delle aspettative vere.
Il punto è che ogni volta sembra di essere arrivati al punto, quando poi c'è un picco che sembra solo verso il basso, e sembra la svolta vera, quella da cui non ti riprendi, quella del negativismo, una volta che arriva la svolta vera, quella positiva, sembra la svolta della vita, ma la cosa è probabilmente ciclica, anche se mai uguale.
La cosa buffa è che degradare è graduale e dura a lungo, mentre il postivo arriva di un botto e spesso non dura molto.
Il positivo è un intuizione.
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Pensare che questa è l'ultima notte in questa casa.
Cioè, almeno ultima notte da coinquilino... poi ci sta che una sera magari ci ricapiti...
Dopo un anno e due mesi.
Mi ha fatto piacere conoscere questa gente, sono contento però di poter provare un esperienza ancora diversa, adesso.
La prima volta che comprai da fumare mi ricordo che feci i vari giri per trovare il tipo che lo vendeva.
Una volta comprato il fumo pensai che avrei dovuto comprare anche sigarette e cartine, oltre a trovare qualcosa per fare un filtro.
Dopo questa parte di attrezzamento c'era poi la parte esperienziale, ovvero saper rollare.
Pensai qualcosa del tipo:"cazzo, non è facile come pensavo, insomma, probabilmente con tutta questa prassi da sbrigare prima di fumare, non inizierò mai a farmi le canne."

sabato 19 dicembre 2009

Testimonianza di un ubriaco

L'altro giorno un mio conoscente contrario alle droghe mi ha spiegato come lui si sbronza appena possibile: "Eh, ma non puoi non sbronzarti, come fai?Non ti diverti...".
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Lo scritto che segue è stato buttato giù, ancora in sbronza, da un ragazzo cacciato fuori da un locale per una sciocchezza.
Non è stato corretto, ad eccezione dell'aver censurato il nome del locale e del tizio che fa la selezione.
Il tizio in questione è amico del coinquilino del ragazzo buttato fuori.(questo potrebbe aver causato problematiche di qualche tipo, boh)
In concomitanza alla stesura di questa testimonianza, la verve infuriata del malcapitato ha cercato su internet la mail del ragazzo della selezione e ha dato luogo quindi a una mail con testo molto corretto; dove dice che non tornerà mai più in quel posto e che un certo tipo di trattamento è inadeguato a un locale che finge di avere un l' atteggiamento che propongono.
E' stato possibile per lui essere il più corretto possibile e non offensivo proprio grazie alla creazione del primo testo dove ha sfogato parte della rabbia ( e grazie anche all' incazzatura sul momento con i vari responsabili che si è trovato davanti, fino ad arrivare, dopo estenuanti dialoghi a farsi rendere indietro almeno i soldi del biglietto.In vari tra i responsabili della discoteca hanno chesto al selezionatore di farlo rientrare, ma lui ha sempre negato.)
Questa mail, essendo stata scritta in un momento di poca lucidità, è stata inviata per motivi che solo uno psicopatico può comprendere, da un indirizzo non ufficiale creato al momento, ma il testo è firmato in fondo regolarmente, col nome vero(quindi massima onestà, solo cercare di non dare dati personali in giro per motivi legata a ragionamenti ignoti regolati dall alcol).
Non è stato possibile sapere la risposta, causa password dimenticata.
Tramite coinquilino il ragazzo ha saputo che la risposta è stata effettuata il giorno stesso, che gliene importi qualcosa è un dato che decidiamo di trascurare.

Dettagli di pubblicazione:
Nel testo sottostante, c'è un abuso della parola "Froci", sappiamo chiaramente che nella lingua comune la parola viene utilizzata in modo dispregiativo verso gli omosessuali, l'autore in questione non ha affatto un brutto rapporto con questi, anzi, non ragiona però dato il sopruso subito.
Prendiamo le distanze.
Noi siamo contrarissimi a tutte le forme di razzismo(cioè, siamo quasi degli hippies), e non scriveremmo mai un testo dove l'autore offende una classe di persone in termini razziali, non possiamo però toglierla dal testo sottostante, poichè parte integrante del documento, necessaria per mantenerne l'autenticità della figura del personaggio da noi trattato, spero che capirete la nostra concessione.E' semplicemente un personaggio di un racconto, con tutta la sua psicologia e tratti tipici che ne delineano le caratteristiche socio-lessicali, che parla in prima persona descrivendo i fatti.



"Non ci torno più in questo posto dimmerda"



Esco di casa già nella merda, non so se è più più colpa del fatto che mi sono sono stroncato due bottiglie di vino, o di sentimentalismi prima di uscire.
Arrivo nel locale e salto tutta la fila, questo vuol dire avere amici nel posto.
Entro e mi sembra tutto vuoto, una merda.
Usciamo a bere.
Rientriamo, nel locale fanno tutti i fighi, ma le bevute sono una merda paurosa, porcodio... voglio un black russian, voglio un cazzo di cocktails con la kalua.
Tutti i baristi mi dicono di andare nel privè.
Fortunatamente mi fanno entrare, e credo di riuscire ad avere, forse, quello che volevo.
Sfortunatamente mi avvicino a della gente al tavolo e facendo per offrirgli la bevuta, rovescio tutto.
Fattostà che dicono della merda del tipo"Non ti preoccupare"
Io invece mi preoccupo eccome, anche perchè quella merda mi era costata dieci euro, però vabè, li seguo fuori a fumare una sigaretta.
I figli di puttana dicono al buttafuori di non farmi più entrare.
Io inizio chiaramente a rompergli il cazzo, voglio dire, da privilegiato a buttato fuori?Per una stronzata così?Prima che inizi la serata?
Lui, il buttafuori, mi dice di continuo "Non mi toccare cazzo"
Io gli dico che fotte una sega a me di toccare lui, non sono mica un frocio, anche se il locale ne è pieno.
Voglio solo rientrare, ho il merda di timbro, ho pagato, ho speso in bevute all'interno, e vaffanculo.
Lui mi dice che devo andare all'altra entrata.
Io gli dico che non sono cretino.
Tra l'altro il gorilla prima mi aveva consigliato la strada per un tabacchi dimmerda che non ho mai trovato.
All'altra entrata, ****, il frocio che selezione, continua a scuotere la testa.
Quei froci che mi hanno buttato fuori per aver offerto una bevuta e averla versata per terra, cioè addosso ai loro preziosissimi abiti del cazzo, ma che vadano affanculo, voglio dire.
Le sere dove sono nella merda di solito faccio ben peggio di questo.
Ma si vede che sono proprio degli sfigati da due soldi.
Inizio a incazzarmi vero, gli dico che la serata dentro non è manco iniziata, balle astronomiche su quanto ho speso all'interno in bevute, e che comunque mi stanno rovinando sta cazzo di serata e sono incazzato nero, non me ne frega niente.
Arriva il proprietario che mi fa entrare a vedere il prezzo della serata, costa 20euro, io gli dico che non me ne frega un cazzo di fotterli, per la loro serata da froci, e riesco al volo, ma lo insulto anche dicendogli "che cazzo, allora sei proprio un coglione, senti, non mene frega un cazzo di quanto costa la serata, niente!Io chiamo il mio avvocato, perchè se ho versato la bevuta per offrirla addosso a due froci(...chissà cazzo gli ho raccontato..) insomma stasera ho speso una cifra assurda in questo posto di merda, non ci tornerò mai più e mi stai rovinando la sera, minimo mi devi rendere i soldi dell'entrata!"
Un buttafuori di merda mi dice"Ma non avevi speso 150 euro qua dentro?"
Io lo guardo perchè è un coglione vero e gli dico che cazzo, le bevute che minchia me ne frega, le ho bevute, no?Ma l'entrata, tu mi stai buttando fuori, devi rendermi dei soldi, capisci?
Il proprietario va a prendere 20 euro alla cassa, me li rende, io gli dico una cosa del tipo:"Ah, così risolvi eh, bella merda, bel modo di rovinare la serata alla gente, MAVVAFFANCULO!!!NON CI TORNO MAI PIU' IN QUESTO POSTO DIMMERDA!" e me ne vado via.
Ero sbronzo nella merda, si, ma il fatto non è questo, il fatto è un altro, che anche se sbronzo ( e poi c'era da vedere, perchè sarei stato di sicuro peggio dopo un paio d'ore), mi hanno buttato fuori perchè volendo offrire una bevuta, l'ho rovesciata addosso a chissà chi, nel privè, ma andatevene affanculo, va!Che sono venuto in questo posto stasera per due motivi tra i più semplici del mondo:
1Era vicino a casa
2Non avrei fatto fila.
Quindi non è per "l'esclusività etc etc cultura omosessuale, arte, e musica davvero dimmerda", non è per le vostre bevute che fanno ridere, qualcuno che sa fare due cocktails è meglio dei vostri baristi, non è per la figa, non è per nessuno di questi motivi, p**c, è solo perchè è accanto a casa e non sapevo cazzo fare.
Se poi la cosa intralcia il fatto che di venerdì mi bevo un paio di bottiglie di vino a cena, allora potevi anche non farmi entrare, perchè sappilo, non sono uno stronzo qualunque, da ubriaco sono una vera piaga, e mi viene da ridere pensare sia il motivo per cui mi hanno buttato fuori, quando avrei potuto stuprare una, sia il fatto che mi abbiano reso i soldi dell'entrata, perchè credo che tirare fuori voci degli avvocati di famiglia, gli abbia comunque fatti cagare addosso(sai com'è, non si sa mai lo stronzo che ti trovi davanti), e allora hanno pensato ad essere puliti.
Il fatto che solo aver rovesciato una bevuta su un tavolo, mi sia costato perdere la serata fuori al freddo invece, beh, contando il buon intento di offrirla, mi fa girare il cazzo come non mai, e col cazzo che ci torno in quel posto dimmerda.
E se pensate di fottermi solo perchè sono sbronzo, beh, avete proprio sbagliato soggetto.

venerdì 18 dicembre 2009

Eccomi qua, pronto per andare a dare l'esame di matematica, la cosa che più mi fa fatica studiare in assoluto.
Mentre mi lavo i denti prima di uscire di casa inizio a pensare... "vado... no, non vado... l'altra volta mi sentivo molto più preparato e l'ho bocciato..."
"Non vado e da domani la studio tutti i giorni... boooom!"
"Mah, vado dai"
Uscendo di casa incrocio quella puttana di merda della portinaia, diocristo, brutta, da fare schifo, vecchia, bigotta e male educata, ci fosse una volta che salutasse!
Decido tra me e me che andrò a dare l'esame solo solo se il treno non è troppo in ritardo, senò arrivare li, non sapere un cazzo ed entrare anche dopo...
Arrivo al passante ferroviario e i primi due treni per l'università sono stati soppressi.
Questo vuol dire inevitabilmente mezz'ora di ritardo, per poi fare l'ennesima figura di merda, dopo tre anni che lo boccio sto minchia di esame.
Speriamo di non arrivare al quarto.
Torno a casa, la portinaia è con una donna che ha in braccio un pupo, saluto la donna, nessuna delle due mi caga, parte un flash tra me e me, un paio di pugni ben assestati sul volto della troia.
Ma nella vita per bene sono per bene.
Rieccomi dentro casa.
Dopo dovrò andare al corso part time e fingere di aver dato l'esame, per giustificare l'entrata al pomeriggio.
L'ennesima disfatta.

Mezzi alternativi

"Il punto è che la questione è davvero grave"
Pensa Staaassss con una mano sporca di sperma dopo un video estremo.
E' fermamente convinto del fatto che il rapporto coi genitori abbia in qualche modo definito questo rapporto di amore/odio nei confronti della donna, una ricerca d'amore estrema fino a una negazione di tale vedendo nel corpo femminile solo un oggetto, da Dio a meno di zero.
Staaassss come avrete capito è definibile secondo i canoni della socialità in vigore una brutta persona, un malato per i più accondiscendenti.
Il suo squilibrio è inevitabilmente estremo verso il bianco o il nero, ha abbandonato la poesia che risiede nel mezzo, solo in alcuni momenti trova un armonia che non ha riscontro nel mondo a lui circostante.Per questo la affonda via in una colata di cinismo.
I suoi pensieri vanno verso il centro della terra, vorrebbe averne l'essenza per trovare la sua collocazione all'interno dell'intero ciclo del sistema vita, o forse è una palla che si sta raccontando da solo?
Staaassss accende una sigaretta e apre la finestra per vedere il cielo, non ci sono stelle e il freddo gli fa ghiacciare le ossa.
Guarda il muro nella stanza, e coglie ogni minima venatura dell'intonaco, ormai non è più bravo ad argomentare, a trovare le parole giuste, un tempo lo era, ma ora non è più in grado di dare forma verbale alle sue sinestesie sensoriali e concettuali.
I significati si fondono nelle sensazioni dentro di lui, e sa di essere sempre più distante da una socialità che gli appartiene sempre meno.
"Sempre più vicino al fulcro, al nucleo" Pensa.
Ha la sensazione di iniziare a far girare i neuroni nel verso giusto, benchè arrugginiti e con evidenti danni di connessioni.
Staaassss non è più stanco, e non gli importa molto dei fallimenti che colleziona in ogni ambito del suo agire, ad altro livello lui sta lavorando molto, a un livello impercepibile alla materia, inutile alla socialità, e lontano dalle logiche che portano a guadagnarsi da vivere.Questo non gli costa fatica, è una reazione istintiva, viscerale, quasi involontaria, come le contrazioni del suo cuore."Vivo involontariamente" gli passa tra le sinapsi "E anche se volessi vivere di mia spontanea volontà, non potrei, si può solo scegliere di morire di spontanea volonta, e senza poter semplicemente decidere di non far più battere il cuore, se questo non è assurdo... cos'è che è assurdo?"Ridacchia, come un pazzo.
Poi la sua attenzione vola su qualcosa di indefinito, non lo capisce neanche lui.
"Che due coglioni" pensa, con l'aspetto serioso concentra l' attenzione sulla sua costante tranquillità.
Anch'essa involontaria.
Saranno forse strascichi di un apatia non del tutto esaurita?
Si perde tra le trame delle mattonelle e gli scherzi che sempre più spesso gli gioca la vista.
"Sono sempre più allucinato, e non mi sto drogando" gli viene alla mente, dando a vedere il divertimento in un leggero spostamento degli angoli della bocca.
C'è un foglio di carta davanti a lui.
"Stanotte non dormo, analizzerò ogni dettaglio di questo foglio bianco, come se fossi un obiettivo macro."
"Dal micro al macro, per trovare le connessioni..."
Dopo mezz'ora è a fumare una sigaretta guardando il vento che muove gli alberi fuori dalla finestra, poi i suoi occhi si chiudono e cade in un sonno profondo dai sogni zootropici e ripetitivi.

giovedì 17 dicembre 2009

Cagare

"Ahh, cagare... che bella cosa" Pensa Staaassss mentre uno stronzo gli esce dal corpo e a contatto con l'acqua emette il tipico suono dello stronzo che cade nell'acqua."Il suono della liberazione" gli viene da pensare.
Poi con il contraccolpo uno schizzo d'acqua gli bagna il culo:
-Ma DIOCanEE-
E così anche oggi ce l'ha fatta a tornare a casa, dopo una dura giornata.
Sono le sei e mezzo di sera, uscito dall'università ha fatto un salto al suo bar di fiducia, scambiato quattro chiacchere con la signora che ci lavora, ed ora deve studiare per l'esame di domani.
Un esame che boccia da tre anni filati, lo scoglio di tutti i laureandi creativi del suo corso.
Ha sempre pensato che in fondo la matematica è si affascinante, però fare gli esercizi... insomma, non ha nulla a che fare con la creatività, ci sarà pure un motivo se le migliori scuole al mondo non trattano quest'argomento di cultura generale... poi probabilmente è pure un pò dislessico, dev'essere proprio una cosa a livello di conformazione celebrale... anche Einsten lo era, fattostà che non ha mai imparato le tabelline, bocciato a matematica più volte, e probabilmente se fosse stato un matematico standard, col cazzo che avrebbe inventato la teoria della relatività, o scoperto, mettetela un pò come vi pare...
"Pazienza" pensa, e gli vengono alla mente una serie interminabile di citazioni e modi di dire, da "Chi vivrà vedrà" fino a una che finisce con "siamo la merda saltellante del mondo", il tutto avviene in una frazione di secondo.
Staaassss potrebbe essere già diventato pazzo da un pezzo, questo è quello che crede.Ma non pensa che abbia importanza, non molta almeno.
Ha passato un periodo a combattere col cambiamento, con gli squilibri tra le varie parti del suo io, ma adesso è stranamente sereno, dopo dolori, depressione e apatia.
Una serenità guadagnata riconciliando senza accorgersene tutte le parti, perchè sono tutte parte di se stesso.
Ecco quindi che la pazzia che prima aveva combattuto ora è semplicemente parte di lui, che percentuale di lui?Non lo sa bene.
Una cosa però la sa, che la pazzia e il genio a tratti si sovrappongono, e anche se è una cosa che gli è venuta naturale arrivare qui, più che una scelta razionale, tanto vale lasciare che la sua mente vada così, tanto vale che provi il tutto per tutto.Magari pi partorirà qualcosa di geniale, o al limite smatterà del tutto, ma un giorno più avanti, e lui pensa al presente.
La giornata è quasi finita.
Se riuscirà a studiare o meno non lo sa.
Pensa agli aerei che volano, pensa ai pensieri che fa prima di dormire di volare sempre più in alto, fino ad uscire dalla terra, e poi dal sistema solare, e anche dalla via lattea, fino a vederla come un puntino bianco in lontananza, da quella distanza può facilmente concludere: "E ora che ci faccio qui?"
"Dovrei sognare di stare in un bosco, tra la natura e donne nude, anzi, dovrei sognare di fare la vita che faccio, che svolta sarebbe..."
La sua mente ritorna un attimo sulle donne nude e si sposta verso il paradiso dell'eden.
"Pensa agli arabi che si immaginano 72 vergini in paradiso, cioè, ce ne hanno da istruirle, cazzo, tutte vergini!E poi sono 72... un lavorone... nessuna saprà muoversi mentre chiava o fare un pompino... vabè, hanno l'eternità a disposizione per imparare... si, ci può anche stare... ma pensa un pò che pervertiti che sono!Insomma, nella realtà coprono le donne lasciando vedere si e no gli occhi e poi sognano di averne un numero improponibile, che neanche con 5 cazzi potrebbero soddisfare... che cosa malata..."

mercoledì 16 dicembre 2009

Senza scrivania

"Grazia a dio esistono le droghe" pensa Staaassss, e la cosa interessante è che non si droga da un bel pò di giorni.Ma la sua è una specie di dichiarazione assoluta.
Apre un porno e si fa una sega, una cosuccia da una ventina di minuti, poi accende la tele e vedendo barbara d'urso non può che pensare a cosa farebbe se ce l'avesse a portata di mano con una bella fiaschia di vino da 5 litri, la parola "inserzione anale" inizia a riecheggiare nella sua testa come un mantra, poi si accende una sigaretta mentre beve del caffè riscaldato sul momento.
Apre facebook e pensa che forse grazie alle nuove stronzate sulla privacy la sua prima ragazza potrebbe avere il profilo pubblico, "chissà come sta?sarà ancora figa?no?".
Il profilo è chiaramente pubblico, "Esibizionista", poi vede il tipo con cui sta adesso nelle foto.
"Minchiaaaaaaaaa quell'imbecille!?"
Gli verrebbe da ridere, ma emette solo un paio di insulti razziali, Staaassss non è cattivo, non è neanche razzista forse, è solo che nel suo pessimismo la cosa che ama di più è il cinismo.
Sbircia anche le foto di qualche altra sua ex "Anche lei è rimasta carina, ma come cazzo farà a scoparsi quel vecchio?E a lui gli tira?Prenderà il viagra?"
Fatto questo apre msn e scrive a una sua amica:-ho consultato tutti i miei coinquilini, allora veniamo da te a fare un bukkake, a dopo-
Poi si allontana dal pc dirigendosi a fare un interminabile pisciata.
"Per natale regalerò statuette del duomo a tutti quest'anno".
Staaassss pensa, è uno che pensa sempre, e che pensa per lo più cagate, ma non se ne rende conto, il progetto della sua vita è semplicemente realizzarsi, ma le rock star sono morte, e anche tutte le alternative che aveva considerato, ed ora è rimasto a piedi.
Per un attimo gli viene da pensare a una ragazza con cui è uscito tempo fa "Cazzo, dovrei sposarla e farci un figlio, aprirmi uno studio e andare a vivere su un colle fuori Firenze."
Gli viene un sorriso e pensa a una sborrata facciale del porno aperto prima.
-Diocaneeeee- urla nella stanza vuota, poi va in cucina e accende una sigaretta.
Sono le tre del mattino, e lui è sveglio da qualche ora.
I suoi ritmi vitali sono scompensati a tal punto da arrivare a scambiare il giorno con la notte.
"Poco male" pensa," vorrà dire che prima o poi piano piano riarriverò a svegliarmi di giorno, un ciclo..."
Ora però è costretto a dedicare la sua attenzione alle luci di natale, che brillano e inorridiscono le strade fuori dalla finesta.
-Voglio vivere cosìììììììì.. e poi come faceva stamminchia di canzone!?Diocane-
"Speriamo che venga la neve nella city, ma tanta neve, così che la gente non possa uscire di casa per comprare da mangiare e muoia, ah cazzo, esistono gli spazzaneve!Poco male, tanto vivi o meno checcazzo di differenza fa?"
Sotto sotto Staaassss è un romantico in declino, ma il suo romanticismo è difficile da capire, ed è un pervertito che ha lasciato la poesia nel culo di qualcuna con una penetrazione a tradimento.
Staaassss riesce a vivere senza lavorare grazie a una truffa assicurativa, a breve sarà di nuovo senza soldi, mentre finge di suonare una chitarra elettrica all'attacco del solo di Mother dei pink floyd, nudo davanti alla finestra aperta con la brina di gennaio.

No, quella era l'altra volta

Staaassss pensa di avere dei seri problemi mentre guarda il culo di una tipa che ha davanti uscendo dalla metro.
"Chissà se ora mi chiamasse qualcuno che mi dice che è morta mia mamma, dovrebbero farci un film"
Arriva a casa e si sdraia esanime sul letto, essendo a pancia in giù l'attrito del suo stesso corpo sul cazzo gli scatena nella testa una serie quasi illimitata di flash a sfondo sessuale, fino ad arrivare a ripercorrere tutte le scopate che si è fatto fino adesso, poi analizza le migliori, a questo punto si trova con un cazzo marmoreo.
"Diocristo da quanto non scopo" pensa, poi si mette su un fianco così da evitare sollecitazioni fisiologiche.
Riceve una telefonata da un tizio che avrebbe voluto non sentire mai, questo gli dice che entro quarantotto ore la sua casa sarebbe esplosa.
Dorme a lungo, poi esce di casa con il computer e sente l'esplosione.
"Pazienza" pensa.
Prende il primo treno a arriva a casa di sua madre.
Le racconta l'accaduto mangiando un buon piatto di lasagne.
Il giorno successivo esce di casa e prende a correre, corre fino a che ha fiato, poi cammina.
Ha camminato molto a sera, e decide di addormentarsi sul ciglio della strada.
Dopo una settimana di cammino si trova senza soldi, decide quindi di cercarsi un lavoro ma non lo trova.
Riprende a camminare e dopo una settimana senza cibo muore.

lunedì 14 dicembre 2009

Post useless band

Andavamo nella saletta praticamente davanti a casa mia, l'assurda regola di non fumare canne prima di suonare non l'avevamo certo imposta io e l'altro reduce.L'accordo col cantante quando si suonava era canne no alcol si, soprattutto in concerto.
Spesso eravamo sbronzi, o fatti, ma non era legato al provare, era il provare che a volte entrava in attività di routine.
Il secondo e ultimo concerto che facemmo fu organizzato da loro, quelli della saletta.
Era una saletta gratuita, gestita da brava gente, inutile dire che noi eravamo il gruppo più sconclusionato, giovane e con attitudine alla botta.
Ci trovammo a suonare in una sorta di centro di recupero dove ci dissero che non si poteva bere alcolici, noi già evidentemente sbronzi, rassicurammo tutti: Avremmo messo gli alcolici in bottiglie di plastica.
L'atteggiamento era sicuramente molto punk, ma questo non era studiato, veniva semplicemente da se, per il periodo che stavamo passando.
Allegramente spensierati, iniziammo il concerto, io scazzai subito il tempo di attacco della prima canzone e tutti si fermarono, ripartimmo.
Il palco era piuttosto piccolo, ed era pomeriggio.
L'ultima canzone era una nostra canzone, di cui avevo scritto io il testo, il cantante si dimenticò le parole e ripetemmo pertanto il primo pezzo.
Io mi rivolsi ai due tizi della saletta che stavano al mixer e gli dissi che mi dispiaceva che fossimo così messi, glielo dissi sincero, come ubriaco qual'ero, con una quasi serietà tra le ghigna, come si fa da sbronzi.
Lui che mi pareva invece piuttosto divertito mi disse che non dovevo preoccuparmi per loro, che era organizzato tutto per noi.
Io gli dissi che noi ci eravamo divertiti.
Ricordo venne mia madre a vedermi, dal fondo, verso la fine, mi ci incazzai, e con l' incazzatura riuscì a farla andare via mascherando la sbronza colossale, o forse questo è quello che mi ha lasciato credere lei.
Dopo quest'evento provammo altre volte in saletta, ma per cause legate (pensavo o forse è così davvero, ma questa è una riflessione molto ma molto a posteriori) ad altre cose il gruppo piano piano si sciolse.
Così dopo solo due concerti all'attivo, una sola traccia proprio riuscita solo in sala prove, la band inutile chiudeva il cerchio rispettando il suo nome più di quanto avessimo mai pensato.
Un momento di "gloria" ci fu davvero.
Il primo concerto fu un trionfo per noi, questo grazie alla massiccia operazione di propaganda fatta i giorni prima, volantini su tutti i muri di tutta la città, e dati a tutti la sera, mentre sbronzi cercavamo di far venire più gente possibile.Questa operazione è stata fatta da me e simo e basta, ma rese.
La flog era piena, e sembrava davvero fossero li per noi, anche perchè ballavano tutti mentre suonavamo, e dopo molta gente uscì.Eravamo carichi, seppur di alcol.
Comprammo un sacco di birre e chiaramente eravamo già sbronzi molto tempo prima di suonare, allagammo i camerini di birra, e ci caddero dentro anche i jack.
Nei camerini c'erano le scritte lasciate da band affermate che ascoltavamo anche noi, non potemmo fare a meno di lasciare un enorme scritta indelebile col logo e il nome della band.Era da poco entrata in vigore la legge che vietava di fumare, ma prima del concerto, noi dei gruppi potevamo fumare dentro.Sembrava una cosa di vip, e fumammo anche dopo chiaramente, ma nei camerini.
Non ci avevano fatto fare il sound check, dato che non eravamo la band principale, ma quella serata era la nostra, per questo sulla videocassetta ci sono quaranta minuti prima iniziare a suonare che passai a settare il suono della chitarra sull'ampli.
Ricordo che venne un tizio a dirmi di iniziare, mi lamentai del sound check mancato e me ne fottei.
Ci furono vari inconvenienti, tipo il cantante che inciampò nel filo del basso, scazzi un pò da parte di tutti e le canzoni che cantai io con qualche stecca, ma rivedendo dopo la cassetta, continuo a sostenere che le mie stecche furono una bazzecola rispetto a quelle del cantante, e che comunque quello era il suo ruolo.
Vedere, con una sbronza colossale, una folla che balla mentre canti redemption song e suoni la chitarra, non ha prezzo, qualunque sia il modo in cui la canti, se la gente balla.
Quindi questi da parte mia diciamo che sono i punti salienti, tralasciando quelle a posteriori dei litigi coi membri della band, che comunque avevano altre motivazioni.
Io e Simo rimanemmo convinti per un bel pezzo che non sarebbe mai morta la nostra band inutile, ma probabilmente sarebbe morta se avesse raggiunto (cosa improbabile) un utilità commerciale.
Inutile per noi, o almeno per me ( sicuro però di poter parlare anche a nome di simo) non è stata affatto.
Come band lo era eccome, ma forse per una sera ha divertito qualcuno, anche solo i sorrisi dei tipi della saletta al secondo concerto hanno una loro valenza, in un certo senso.
Ora nessuno di noi ascolta più quel genere o pensa in maniera seria di suonare a quel modo, con un gruppo, ma aver tirato fuori dopo tanto tempo la cosa, mi riporta alla mente la sensazione del salire sul palco, con le urla dei tuoi amici sotto, e benchè notevolmente alterato, riesci a capire anche in quel momento la valenza della cosa, anzi, forse lo si capisce meglio per certi aspetti.
Sprizzi di autorealizzazione in un perido dove l'uscita dalla prima parte scanzonata della vita sembrava ancora una riscossa, una ribalta sfacciata.
Oggi si fa sempre tutto più rabbioso e labirintico nella realizzazione, e iniziamo anche a capirci un qualcosa di come gira tutto sto sistema che abbiamo attorno, nel quale ci siamo trovati, siamo più focalizzati?Meno?Dipende dal punto di vista.
Certo, ti rendi conto che la società è davvero peggio di come te la aspettavi, e che migliorare le cose è davvero un opera mastodontica, ma ogni periodo ha il suo senso, si fa un passo alla volta, e sempre avanti.
Prendiamo un foglio, bianco, decidiamo di accartocciarlo, e qualcuno dirà: "cazzo, hai sprecato un foglio bianco, sai quante cose potevi farci sopra?", un critico più fine potrebbe dire: "bella scultura, invece che stare come tutti a disegnare sul foglio..."
In queste righe mi piacerebbe poter celare un significato sublime, che va oltre, ma non ce l'ho.
Sullo stesso foglio un pò disegno un pò accartoccio.
L'unica cosa sicura è che verrà fuori qualcosa.
Questo è l'importante.

domenica 13 dicembre 2009

Sembra sempre di vivere in una perenne depressione quando la gente di questo posto ti chiede come va, se stai bene e dissociato non sprechi umori, che io faccia qualcosa di inaspettato e grave?ma chi l'ha detto che il mio punto di vista si sia arenato qua?Ho avuto modo di appurare che questo contesto non mi interessa.Le relazioni nella city con la gente di qui, non si sono deteriorare, sono solo diventate trasparenti, per la maggior parte, colpa loro, mia?C'è davvero l'ombra di qualcosa di importante nella questione?
Ho sbirciato attraverso altri punti di vista e anche non avendo mai utilizzato le loro lenti, le ho capite, perchè è importante capire il contesto che, ma la colorazione che mi propongono i miei occhi ha un diverso taglio, e sempre da un diverso punto, il voler cavalcare un onda distante nel tempo, è ora cavalcare le giornate stesse, così come sono, come posso farle.La colazione sostanziosa la domenica verso l'una.L'aria fredda e ferma nell'umidità esterna.
E' natale, quasi.

sabato 12 dicembre 2009

Forniti

L'esuberanza della classe tipo.
Il sogno dell'epoca moderna racchiuso in ore di reclusione sottopagati agli albori della carriera.
Prima di questa fase risiede sicuramente la nostra.
La nostra di noi coinquilini.
Diversi tra noi, e diversamente simili, il che vuol dire tra noi per aspetti diversi ognuno con l'altro.
Una sorta di intreccio di similitudini.
Più che similitudini direi similarietà, però a livello concettuale, diciamo quasi filosofico o di pensiero sociologico, in tal caso la similitudine può essere considerata tale.
Inutile dire della trona che contengo a questo momento.
Iniziamo quindi a esplicare.
L'aiuto di un cicchino aiuterà questa faticosa attività celebrale.
Dalla sala alla cucina, ma immagino non ve ne siate neanche accorti.
Il tabagismo è uno di quei vizi da stonzi, ma ah, cioè intendetemi.. un volta che il vizio è tale, diventa necessità, è come adempiere a un bisogno fondamentale, può essere considerato una schiavitù, ma anche un aumento delle gratificazioni, insomma, chi dice che in realtà smettere!?''vabè argomentazione inflazionata oltre i limiti.
Torando alla cosa...
Insomma, come ve la prendereste voi se vi foste scostati un attimo dalla lettura e la vostra ex ragazza vi avesse comunicato che se volevate, data la mancanza di gente che segue la scena drum & bass nella realtà milanese, potevate andare a vedere un film come in una cazzo di reunion di gente che non avete mai visto, con magari un tizio che voci dicono la sua ragazza presente anch'essa gli infila bastoni nel culo, e in più la vostra ex- ragazza(proprietaria di casa) con magari il suo tipo(che di lei non me ne fotte un cazzo, e manco del tipo, e manco della sfilza di gente che BOHH H), un paio di amiche e bla bla bla, il corredo è completo.
Insomma, parliamoci chiaro, qui c'è una palata colossale, un misto di bevande raffinate e care, bevande buone e a basso prezzo e un has*i*h di strana qualità simile al pappagallo, o a varietà equivalenti.
Insomma, non tira l'aria giusta qui nella city.
Ecco che estraggo una sigaretta dal pacchetto e penso "cazzo, sono stato a parlare un quarto d'ora con la tabaccaia, si, le sigarette sono aumentate, cazzo, ho quasi finito un pacchetto intero oggi, cazzo, se esco devo comprarne un altro, cazzo, quattro euro e dieci, cazzo, si va verso i cinque, cazzo, non voglio pagare un pacchetto cinque euro, cazzo!" alchè rientro in me.
Andare in locali frequentati solo da omosessuali bendisposti non è affatto quello che fa al caso mio, anche se l'insistenza del mio coinquilino verso quelle quattro fiche non coperte da concorrenza.. poi c'è l'altro fattore, quello che a Firenze nessuno avrebbe disdegnato, anzi, nessuno avrebbe avuto dubbi se andarci o meno, e un corale consenso avrebbe puntato per la serata drum & bass.
Il problema è che a location è differente, così come la mentalità, la frequentazione etc etc...
Non voglio dire sia meglio o peggio, anche se un giudizio in riguardo ce l'avrei, però mantenendomi sul neutrale direi solo che le usanze, la mentalità è diversa, e la mentalità(non vorrei esagerare nel dire questo) segue delle cose simili a valori, se non dei valori veri e propri.
Ogni cultura ha i suoi valori.
Ma non voglio addentrarmi troppo nell'argomento.
Mettiamola così, è presto, sono sbronzo e fattissimo, nessuno vuole venire alla serata dove voglio andare io.
Tutto è relativo.
Arriva una chiamata "Ah fra cosa fai... ma sei già ubriaco?No sento che sbiascichi"
"non lo so... cioè no a questi libvelli, insomma, io volevo (...)Ballare(...)
taglio per non falrla lunga, insomma, dieci minuti per far sapere le mie intenzioni, un branco di dormienti che non risponde, una serata piena di froci da un lato, la possibilità di trascinare qualcuno alla drum & bass, un invito evitabile etc etc etc...
Vodka?
Una canna?

domenica 6 dicembre 2009

tra domani e stasera

Eravamo rimasti alla botta.
Per ricollegarci al dicorso precedente.
Ma riccollegarci chi?
Ricollegarmi.
Insomma, alta.
-Lei si, ti faceva le smorfie con la bocca-
Questa è la conclusione, l'afflusso del sangue nel corpo, cambiando la prospettiva di ragionamento:inevitabile.
-Fa così con tutti, fa quei versi a tutti...-
Se il mondo girasse così, saremmo a cavallo, e andremmo forte.
Ma sono bravo e non molesto, stasera.
Quest'alcol parla sincero, e se la botta spesso considerata ormai emotivamente animale a se stante, a volte si inalbera sulla schiettezza sessuale senza risultato, mentre oggi è buona, come un amante.
Fine serata.
Dopo una vita al cazzo di kebab di sta' minchia, mi sta per passare avanti una sega di coppietta o giù di li che è arrivata dopo di me:
-Scusa, c'ero prima io-
Tra la sbronza e il suo italiano incomprensibile non capisco un cazzo:
-Guarda, sono qui dalle due e mezzo!-
-Due e mezza no, masimo tre e cinqu-
-Sto cazzo, tre meno un quarto MINIMO!-
-Aspeta, ora fascio loro..-
-Guarda, allora me ne vado-
-Se vai, tu no trova panino come queto, va pure-
-Guardo, sto cazzo!Devo farmi venti chilometri ciccio!-
Inspiegabilemente arriva il kebab al volo, e mentre lo finisco sul motorino esce la coppietta col kebab appena fatto.
Arrivo a casa, al solito il mio fegato non proferisce parola, il vigliacco darà il compito allo stomaco e ai polmoni, ma domani.
Sotto sotto se la ride anche la testa che mi dice a metà tra lo scherzo e il deterrente: oltre i 30 è tutto bonus.

mercoledì 2 dicembre 2009

Sogno affetto da problemi

667esimo post, oltre il diavolo.

Svegliarsi, com'è faticoso svegliarsi, quando la realtà subentra schietta e fa partire la tua giornata.
"Diocane!" ti viene da pensare, voglio sognare un altra ora, un altra ora... e alla fine ti alzi alle undici, non vai a lezione e per di più devi fare quello che avresti dovuto fare il giorno prima.
Ma prima che queste cose si palesassero, prima del vivere di oggi c'era qualcos'altro:
Eccoci qua, nella nostra casa di campagna.Quale casa di campagna?Quella che abbiamo appena comprato!C'è l'orto, cazzi, mazzi e spazi enormi, con tanto di una stradina che porta verso la città (molto ma molto lontana).
Devo partire, andare lontano, ma tornerò, tornerò per questa terra, vicino alla terra, perchè sussurra consigli.
Suona la prima sveglia e mi riaddormento nella colonica, la stanza è uguale a quella che divido nella realtà col mio coinquilino, solo che al suo posto dorme mio fratello.
Sento un ronzio e mi sveglio nel sogno, dico a mio fratello di smetterla di farmi scherzi del cazzo, quando mi accorgo che mi stò tagliando un orecchio con un frullatore richiudibile tipo bicchieri da campeggio.
La cosa è palese, mentre dormo il mio subconsicio è libero di agire e lui mi vuole morto.
Per dare un taglio a questa cosa tolgo tutti gli oggetti taglienti dalla stanza, ma fuori ho un ampia collezione di oggetti per di più di design, taglienti.
Mia madre mi dice che devo stare più tranquillo per la vita e non stressarmi troppo.
Io sento i polmoni pesanti e incatramati, con quest'infiammazione maledetta, anche questo è uno sfogo del nichilismo autodistruttivo.Penso che una volta risolto il problema dei tentati suicidi notturmi forse smetterò anche di fumare sigarette.
Devo combattere contro me stesso, vado a letto di nuovo e mi ritrovo a svegliarmi nella casetta degli attrezzi prima di campi a coltivazione alta almeno un metro e mezzo.Ho un coltello piantato altezza orecchio, come a continuare il lavoro.
"Merda" mi viene da pensare, "non è bastato togliere gli oggetti di camera?Sono pure sonnanbulo e vago, cazzo!" poi vedo l'uomo di mia madre che lavora poco più in la a tagliare dei rovi, il posto è magico, i contadini che passano hanno la storia scritta tra le pieghe del volto bruciato dal sole.
Ed ecco che mi sveglio sul serio, coi polmoni accartocciati, a un orario improponibile, rincoglionito inspiegabilmente da qualche birra della sera prima.
Il frullatore richiudibile è un pò quello che mi farò metaforicamente se non finisco queste tavole del cazzo.
Se voglio davvero concludere qualcosa devo chiudermi in casa.
Dio, dov'è finita la ganja?