Stacco dal lavoro che c'è questa presentazione a cui siamo invitati. Un famoso che è famoso a suo discapito, e gente di cui non mi frega un cazzo che manco so i nomi, ma sono famosi. Non c'ho la tv a casa, grazie a dio.
Esco, poi.
Al pub prima di entrare, aspettando amici, la cameriera mi fa un complimento poi esce, passa e sorride: va a prendere le cicche.
Non la vedo tornare, vorrei vederla tornare...
Dopo qualche giro ci serve lei, mi chiede come sto, io ricambio, lei dice bene, poi, come se rivolgergli la parola volesse dire addio: ecco che non me la rivedrò più.
La conversazione tra amici travisa come di norma: siti porno, hiv rodeo, irrumazio, o la più recente scoperta del donkey punch.
In più la news che cik s'è beccato 2 mesi di condizionale per aver rubato lattine da un distributore rotto.
La segretaria di dove lavoro ha un gran bel culo e porta bene gli anni.
Rci mi fa che ha visto un video dove Siffredi dice qualcosa su Tory black, e poi si passa ai viaggi, i cazzi, i mazzi. Che manco tory black so riconoscere. Non ce l'ho ben presente, ma il nome si, cazzo, il nome... però sono fuori dal mondo.
5 Euro un amaro? Come la birra...
Niente shot finale(che costerà 5, presumo).
Dopo la serata ho la gola a pezzi per le cicche, niente bozze, niente sbronza.
Qualche altra bevuta me la farei pure, ma manco per la botta, per sfuggire da qui.
Che c'è questa barriera relazionale, ...non l'ho mai capita.
Come un fottuto codice, perchè parlare chiaro è troppo semplice? Perchè io parlo chiaro?
------intemezzo pisciata-----nei cessi il logo della radio di scuola mia-----wsvd che è li a pisciare con me mi dice:dobbiamo andarcene/ma si è riscritto----
Poi una mia amica ribatte su un chiodo su cui non dovrebbe(da notare che siamo tra l'altro 1donna e 5maschi).
Che venga addirittura una ragazza a dirmi che sono un coglione, che potrei scopare molto e che "comunque scopi al di sotto delle tue opportunità" mi fa troppo girare il cazzo. Cazzo, fai l'amica. Sei un amica. Oppure portami le tue amiche, che abito vicino... ma queste sono solo cazzate dette al vento.
La cameriera da il bona, quest'altra che mi baca il cazzo invece perchè sono uno spastico, la cosa viene appoggiata generalmente, mentre Rci mi sostiene nel fatto che non è facile, manco si sono accorti che l'ho scialata or ora. Ma ora non era facile davvero. O lo era?
In realtà questo spasticume è colpa mia, che sono uno spento, magari non in questa situazione, ma generalmente.
Fotte sega, e lo dico: Mi fotte un cazzo! Non ho sbatti di ascoltare ore di cagate per... poi mi viene la scimmia, e smatto... cazzo...
Accartocciato dal suo(amica) far facile la cosa. Se la facessi facile anche io, sarebbe facile, forse.
Ma dovrei usare codice. Invece no, quindi alla fine smatto e molesto.
Poi lei tira fuori la ex(mia), che mi ha chiamato dicendo"che fai, non ti fai mai sentire"?
La chiama "la tua socia":
socia di sto cazzo. E mi girano anche i coglioni che poteva farmi una merda di telefonata se era qui ieri... ma in realtà lo sapevo, è che sono spento.
Posizione off. Palla al balzo: Negativo. Perchè poi, d'altronde, di seghe me ne faccio, e non è che sto a cercare una scopata/sega, anche se qualche volta(spesso) farebbe comodo, come se hai fame e vendono solo merda da mangiare in giro, prima o poi mangi. Saresti più furbo a mangiare subito, che poi magari trovi una via senza negozi... oppure muori di fame.
E' ancora presto.
Tutti abbandonano, mi danno uno strappo verso casa, faccio un salto al kebab per un ultima birra: Chiuso.
Qualche altra bevuta me la farei pure, ma manco per la botta, per sfuggire da qui.
Il paninaro(che ha birra a caro prezzo) vuol dire il fallimento, allora nulla, tornando a casa vedo una saracinesca di un negozio d'arte aperta, dei ragazzi dentro, vorrei andare li e dire "cazzo fate!? Posso entrare?" mi avvicino rallentando, ma andando sempre nella mia direzione. Poi nulla, a casa.
Una volta su vedo il vuoto del mio appartamento, che abito solo io, che sporco solo io. E sporco.
Le cicche spezzate ovunque, e quel pezzo di cellophane vuoto: la tristezza.
Questo non è per dire niente, che se c'avevo due canne, manco chiamavo nessuno e stavo a casa.
O forse è per dire molto(l'ultima frase potrebbe far intendere che la cosa ruota attorno alle trombette). O se c'avevo una donna a modo appresso, manco me ne fotteva troppo delle due canne(qui invece attorno al sesso o all' ammore?).
La vita si basa su priorità, e in quest'etica trasandata, ci si appiglia alle piccole cose(smentisco tutto quindi).
///apprezzare le piccole cose...blablablabla///
Questo fossilizzarsi non ha senso: mi rendo conto che è solo questione di momenti, di oggi, non è che la scialo poi tanto, ho solo ridotto i rapporti umani. Ridotto il futile, senò sarebbe come accendere sempre la tv quando non si ha un cazzo da fare.
E apprezzando le piccole cose, ti devi anche rendere conto della loro relatività.
Vale la pena di rischiare, si possono perdere solo piccole cose.
Ora qualcuno potrebbe intendere che si può perdere le cannette. In realtà non intendevo questo manco al cazzo.
Il punto focale è quella sensazione di risolutezza che sa di stagno: quelle sensazione di ripetizione(es:stare in casa a fumare cannette su cannette su cannette/vedere gente con cui non hai un cazzo da dire/tante altre cose), ci sono tante(ripetezione) piccole nuove cose, e sinceramente mi sono pure rotto il cazzo di scrivere, perchè tutto quello che ho scritto fino ad ora è una merda, e in quanto merda dovrei pulirla, ma la lascio, perchè se cago merda io che sono il prodotto di una società di merda, forse vuol dire che sta merda dovrà pure significare qualcosa.